Il regista dei primi due film non è stato morbido
La saga di Mamma, ho perso l’aereo è da decenni un pilastro delle feste natalizie, ma secondo il regista che ne ha definito l’identità, la serie ha perso rapidamente la strada una volta abbandonato il team creativo originale.
Chris Columbus, che ha diretto Mamma, ho perso l’aereo e Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, ha recentemente espresso opinioni molto nette sul declino del franchise, senza usare mezzi termini.
Parlando durante una proiezione all’Academy Museum, Columbus ha riflettuto su come il marchio sia stato ripreso più volte negli anni, spesso senza comprenderne davvero l’essenza. Il momento di rottura, secondo lui, è stato chiarissimo:
“È stato rivisitato con sequel davvero pessimi. Mi dispiace insultare qualcuno, ma li hanno fottutamente sbagliati. È iniziato con Mamma, ho perso l’aereo 3 e da lì è stato un continuo peggioramento; Mamma, ho perso l’aereo 3 è più o meno il migliore tra i film brutti.”
Columbus ha diretto solo i primi due capitoli, entrambi interpretati da Macaulay Culkin nei panni di Kevin McCallister, che restano ancora oggi quelli più amati e rivisti ogni dicembre. Dopo di essi, la saga è proseguita con Mamma, ho perso l’aereo 3, Mamma, ho perso l’aereo 4 (2002), Mamma, ho perso l’aereo – Vacanze di Natale (2012) e Home Sweet Home Alone (2021). Nessuno di questi è riuscito a ricreare lo stesso fascino, la stessa magia o la stessa longevità culturale.
Uno dei problemi principali, secondo Columbus, riguarda la gestione della comicità fisica. I film originali facevano largo uso di effetti pratici, stunt reali e una sensazione tangibile di dolore, elementi che rendevano credibili e divertenti le trappole di Kevin.
I capitoli successivi, invece, hanno puntato su cavi, artifici e soluzioni finte, svuotando l’impatto delle gag e rendendo il caos meno autentico. Questo cambiamento, secondo il regista, ha eliminato proprio ciò che rendeva memorabili le sequenze slapstick originali.
Curiosamente, negli anni è emersa almeno un’idea per un possibile sequel “legacy” che ha incontrato il favore dei fan. Lo stesso Culkin aveva raccontato una sua proposta, ribaltando il concetto originale:
“Sto lavorando tantissimo e non presto abbastanza attenzione, e mio figlio comincia a risentirne. Poi resto chiuso fuori casa. Lui non mi fa entrare… ed è lui a piazzare le trappole contro di me.”
Un’idea semplice, ma fondata sui personaggi più che sui gimmick, proprio ciò che molti ritengono manchi ai sequel moderni. Che questa proposta possa mai diventare realtà resta incerto, ma per Columbus Mamma, ho perso l’aereo funzionava quando era concreto, fisico e realizzato con cura, non quando veniva riciclato senza comprendere perché l’originale avesse colpito nel segno.
Secondo il regista, l’errore più grande è stato dimenticare cosa rendesse l’avventura di Kevin McCallister così reale e irresistibile fin dall’inizio.