L'autore di World War Z è intervenuto piuttosto duramente per commentare la situazione attuale (specie degli Stati Uniti)
Mentre il COVID-19 sta seminando preoccupazione e panico tra i diversi paesi e le popolazioni del mondo, stiamo vedendo come ciascuno Stato stia affrontando l’emergenza in modo differente. Se la Cina – da cui tutto ha avuto origine – ha agito velocemente e duramente, Corea del Sud e Italia hanno aspettato forse un po’ troppo per prendere provvedimenti seri in merito. Epidemie e pandemie non sono purtroppo una novità per l’umanità, eppure apparentemente siamo stati colti decisamente alla sprovvista dalla velocità e dalla diffusione del coronavirus. Ma come è successo?
Lo scrittore americano Max Brooks (Manuale per sopravvivere agli zombi), che ha ambientato il suo romanzo di zombi World War Z in un contesto credibile (motivo per cui il libro è molto meglio del film), ha scelto Reddit per spiegare come mai, a suo parere, il mondo è così impreparato per questo tipo di eventi:
Quelle di Max Brooks sono parole forse retoriche, ma non del tutto campate per aria. Siamo molto bravi nell’elaborazione delle minacce immediate, ma scarsi nel valutare quelle solo teoriche o ‘lente’ (da cui anche la pronta mancanza di risposta a qualcosa come i cambiamenti climatici). È solo quando i buoi sono scappati che decidiamo di chiudere la stalla, come dice un saggio detto popolare (e spesso nemmeno allora, visto quello che sta accadendo in Europa …). Auguriamoci soltanto che questa lotta contro il coronavirus insegni davvero qualcosa per il post-pandemia ai nostri governi, affinché le vite umane spese e i sacrifici non restino sprecati in attesa della prossima emergenza.
Di seguito la clip originale dello scoppio del panico e dei disordini da World War Z: