L'attore ha ripensato ad alcune sue estrose performance del passato e parlato della nuova collaborazione con il regista Paul Schrader
“La mia vita è regolare,” dichiara Nicolas Cage in una recente intervista. “Vivo momenti emozionanti. Ma ci sono molti più giorni che sono banali e gentili e tranquilli”. Perdonateci se ‘gentile’ e ‘tranquillo’ non sono esattamente le prime parole che vengono in mente quando si pensa a Cage – specialmente quando il suo co-protagonista in Il Mistero dei Templari Justin Bartha descrive una particolare cena annaffiata a alcol simile a “una cerimonia voodoo rock ‘n’ roll con un esilarante vampiro con indosso una giacca di coccodrillo arancione … e il cranio in fiamme.”
Lontano dalle sue bizzarrie alimentari, Cage fu protagonista di una memorabile performance durante un’intervista con Terry Wogan nel 1990 (la trovate in fondo). “Sono orgoglioso di questo ora, guardando indietro. Sapevo che avrei corso un rischio, ma diamine, stavo promuovendo un film intitolato Cuore Selvaggio, così ho pensato che dovevo vivere la parte. E’ stato del tutto spontaneo: stavo solo improvvisando, sentendo l’energia nel pubblico e cercando di essere il più divertente e punk-rock che fosse possibile. Non credo che il signor Wogan si sia troppo divertito, ma credo che più tardi, proseguendo nella sua illustre carriera, sia stato anche lui in qualche modo orgoglioso”.
Il mese prossimo, Dog Eat Dog (QUI la nostra recensione) vedrà Cage riunirsi con il regista Paul Schrader per un thriller in cui rapisce un bambino (di nuovo), impersona Humphrey Bogart e colpisce a pugni un rappresentante della legge più volte al rallentatore. In breve, sembra il film perfetto per Cage: “Abbiamo voluto riflettere il modo in cui sta evolvendo la cultura – YouTube, soglia di attenzione ridotta, l’impatto di Tarantino – e fare un film con l’ethos, ‘Non fare niente di noioso. Mantenerlo divertente. Tenerlo in movimento.'” E Cage non è certo un tipo noioso.