Once Upon A Spy, il film mai realizzato di James Bond, avrebbe contenuto l’omicidio più scioccante della saga
23/11/2015 news di Redazione Il Cineocchio
Lo rivela Peter Morgan, la cui sceneggiatura è stata ritenuta eccessiva da Sam Mendes e dai produttori
L’enorme successo di Skyfall ha dimostrato che il franchise di James Bond aveva ancora un sacco di benzina nel serbatoio, e ha cambiato anche il corso della serie, che ha spinto verso l’approfondimento della storia personale del protagonista. Tuttavia, le cose sarebbero potute andare in modo molto diverso se la produzione avesse deciso di seguire lo script originale dello sceneggiatore Peter Morgan (The Queen, Frost/Nixon).
Digital Spy infatti, scavando tra le pagine di “Some Kind of Hero: The Remarkable Story of the James Bond Films” di Matthew Field e Ajay Chowdhury, svela l’ambientazione da Guerra Fredda di Once Upon A Spy, la sceneggiatura scritta da Morgan che è stata respinta dai produttori e da Sam Mendes. Ma le sue meccaniche sono piuttosto interessanti.
La storia avrebbe dovuto girare intorno a M, partendo dalla Berlino del periodo della Guerra Fredda, in cui la donna ebbe una relazione con un agente del KGB. Trent’anni dopo, il frutto di questa unione, divenuto un oligarca corrotto, torna per ricattarla. M avrebbe poi ordinato a Bond di eliminare l’uomo che le stava causando problemi, ma un colpo di scena costringe 007 ad uccidere M nel momento clou. Decisamente troppo. E’ quindi piuttosto facile capire perché coloro che erano coinvolti nel film abbiano tentennato.
Detto questo, alcune cose sono però rimaste quando Neal Purvis e Robert Wade sono saliti a bordo per sceneggiare Skyfall. La loro prima stesura, intitolata Nothing Is Forever, prevedeva ancora la morte di M, ma introduceva Raoul Sousa (poi Raoul Silva), che organizza un attentato alla metropolitana di Barcellona con M costretta a fuggire in una casa sicura, dove poi verrà uccisa. In Skyfall, è invece la casa d’infanzia di James Bond ad essere il luogo della morte della donna. E il Mallory di Ralph Fiennes, originariamente chiamato Mallender, prende il suo posto.
La premessa iniziale di Morgan era senza dubbio interessante, e anche se oggi Bond è più oscuro che mai, forse era davvero troppo eccessiva per essere realizzata.
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Fonte: IndieWire