I due attori francesi firmano a quattro mani un documentario molto interessante sul nostro 'Domani', pieno di concretezza e positività
L’apocalisse può attendere
E in Domani è una gioia scoprirlo, non si crede ai propri occhi, eppure è vero, sta succedendo proprio adesso. Si squadernano davanti ai nostri occhi i cinque capitoletti (agricoltura, energia, economia, democrazia, istruzione) di cui il docufilm si compone. Cyril Dion e Mélanie Laurent hanno visitato 10 paesi, in ognuno dei quali hanno trovato donne e uomini che si sono uniti spontaneamente per costruire un mondo migliore adesso, a partire dal piccolo che ognuno può fare. E sta funzionando grazie alla comunità, senza burocrazie. Dall’India alla Normandia. La stessa logica comunitarista è stata adoperata per la realizzazione del film, prodotto grazie alla raccolta fondi messa in atto dai due registi tramite la piattaforma KissKissBankBank: vi hanno contribuito 10.266 persone, e i 200 mila euro che ci si aspettava di raccogliere in due mesi sono stati raggiunti in due giorni.
Gli applausi e i “bravi” a fine proiezione sono sgorgati spontanei, quasi ne fossero la prosecuzione. Al bando le fumose teorie per un mondo migliore: il nostro Domani passa per il basilico sotto ai pomodori.
Di seguito il trailer di Domani, al cinema dal 6 ottobre: