Il regista firma quello che vuole essere il punto della situazione sul terribile caso di Emanuela Orlandi e in occasione dell’uscita del film abbiamo incontrato i protagonisti Riccardo Scamarcio, Valentina Lodovini e Greta Scarano
La verità sta in cielo, o meglio, in Vaticano
Il 22 giugno 1983 ha inizio uno dei casi più oscuri e torbidi della storia vaticana: la quindicenne Emanuela Orlandi, figlia di un messo pontificio e cittadina vaticana, viene sottratta agli affetti familiari da ignoti, e di lei non si avranno mai più notizie. Rapimento perpetrato sul territorio italiano, all’uscita della scuola di musica di Emanuela nei pressi della basilica di Sant’Apollinare, nel pieno centro di Roma. Sulle prime gli inquirenti pensano o vogliono pensare a una fuga adolescenziale. Molte sono le piste e i depistaggi ma, come si acclarerà, la povera ragazza è stata la vittima sacrificale di intrighi ben più grandi di lei e della sua famiglia. Dopo il fallito attentato a Giovanni Paolo II del 1981, si cercava un altro modo per metterlo in ombra, uno scandalo, qualcosa che ne intaccasse l’aura. Uno dei motivi era il sostegno finanziario che il papa tramite l’arcivescovo Paul Marcinkus forniva a Solidarność, il sindacato cattolico dei lavoratori polacchi, il quale in capo a sei anni avrebbe inferto la stoccata definitiva al partito comunista della Polonia. C’erano poi i miliardi di debiti che il Vaticano aveva contratto su più fronti. La sparizione di una ragazzina vicina al pontefice sembrava ai suoi misteriosi nemici il colpo adeguato per minarne la forza granitica. Gli interessi erano dunque molteplici, e passavano tutti dallo IOR, la banca di Stato vaticana, di cui Marcinkus era monarca assoluto. Il film di Roberto Faenza si focalizza sulle vicende di colui che ebbe sicuramente un ruolo nei primi trasbordi di Emanuela: il boss dei Testaccini Enrico De Pedis, detto Renatino (Riccardo Scamarcio), così come ricordate dalla sua amante Sabrina Minardi (Greta Scarano) alla giornalista RAI Raffaella Notariale (Valentina Lodovini); il tutto nel quadro più ampio dell’inchiesta portata avanti dalla giornalista BBC Maria (Maya Sansa, non presente alla conferenza stampa successiva alla visione), la quale è anche protagonista del libro di Vito Bruschini La verità sul caso Orlandi, da cui è stata tratta la sceneggiatura del film.
Non ci resta che lasciarvi con il trailer di La Verità sta in Cielo: