Steven E. de Souza: “Per Die Hard 2 avevamo girato un secondo incidente aereo meno catastrofico”
16/03/2017 news di Redazione Il Cineocchio
Lo sceneggiatore ha rivelato che la Fox temeva le reazioni negative del pubblico
In 58 minuti per morire – Die Harder (Die Hard 2) John McClane (Bruce Willis) si trova intrappolato in un edificio più grande, l’aeroporto di Dulles, con centinaia di altre persone in pericolo rispetto alla situazione originale vista in Trappola di cristallo. Per mostrare quanto i nuovi terroristi siano ancora più letali dei ladri del Nakatomi, il Col. Stuart (William Sadler) fa schiantare un aereo pieno di passeggeri quando le sue richieste non vengono soddisfatte.
Lo sceneggiatore Steven E. de Souza ha ora rivelato che la 20th Century Fox aveva filmato una seconda sequenza dell’incidente aereo. Perché?
Parlando ad una proiezione per il 30° anniversario del suo film L’implacabile (The Running Man), de Souza ha rivelato che lo studio volle mettersi al riparo da eventuali danni collaterali di immagine, e in tal modo ordinò che venisse realizzato un secondo incidente aereo in cui molte meno persone innocenti sarebbero morte, per ogni evenienza.
In effetti, lo studio ha insistito. Hanno detto, ‘Non si può uccidere tutta quella gente. Perderemo il pubblico. Deve essere un aereo della UPS.’ Spesero davvero dei soldi e girarono scene di un modellino di un aereo della UPS che si schiantava come opzione di ripiego nel caso in cui il pubblico avesse lasciato il cinema quando l’aeroplano si schianta dopo che hanno messo la cintura di sicurezza all’orsacchiotto della bambina. Solo due persone morivano, e veniva persi per sempre un sacco di pacchetti.
E’ sorprendente che questi filmati alternativi non siano mai comparsi in alcuna edizione DVD o Blu-Ray del film. In ogni caso, il pubblico presente ai test screening ha garantito che la versione di Die Hard 2 che tutti noi conosciamo oggi arrivasse sul grande schermo.
Per fortuna il pubblico ha amato quella parte durante le proiezioni test e l’abbiamo mantenuta. Per un po’ di tempo, se non contiamo George Lucas che fa saltare in aria il pianeta della Principessa Leia, quella è stata la pellicola con il body count più alto della storia a causa del disastro aereo con persone immaginarie in esso.
C’era una ragione importante per cui de Souza ha voluto mostrare un tale incidente di massa. Die Hard presentava McClane come un eroe di tutti i giorni. Essendo sopravvissuto al Nakatomi ha reso più difficile credere che il protagonista potesse finire in qualche pericolo reale nelle avventure future. Se il trionfo di McClane è un dato di fatto, avrebbe potuto tuttavia ancora lottare e fallire nel tentativo di salvare altre vite.
Da allora è diventato un supereroe nei sequel. In effetti, nel primo seguito, è per cercare di ottenere quel tipo di vulnerabilità che ho fatto cadere l’aereo. Sapevamo che sarebbe sopravvissuto al primo film, ma ho dovuto fargli vivere dei fallimenti colossali. È per questo che ho inventato il suo disperato tentativo di segnalare l’aereo.
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Fonte: \Film