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Tony Todd su Final Destination: “Vi spiego perchè non vedremo altri sequel”

07/01/2019 news di Redazione Il Cineocchio

L'attore, interprete di un personaggio ricorrente nella saga horror ferma dal 2011, ha parlato di eventuali nuovi film, mostrando poco ottimismo e spiegando le sue ragioni

Tony Todd in Final Destination (2000)

In molti sapranno senz’altro che Tony Todd, dopo Candyman, ha partecipato anche a un’altra fortunata saga horror, quella di Final Destination. Nei panni dell’impresario di pompe funebri che si presentava per spiegare che ‘non si può ingannare la morte’, i sequel hanno sempre avuto bisogno di lui (non ha partecipato al quarto film e prestava solo la voce fuori campo nel terzo) per spiegare la questione a un nuovo gruppo di vittime.

Final Destination 2 (2003)Nel corso di una nuova intervista, l’attore, mostrandosi al contempo stupito, ha spiegato perchè – a suo parere – i fan non vedranno quasi sicuramente mai un sesto capitolo:

Sono [sorpreso], ma so perché non c’è stato [un altro seguito]. Sono davvero film costosi da girare. Prendiamo uno qualsiasi degli incidenti, come ad esempio l’intero incidente stradale di Final Destination 2, per il quale ci sono volute cinque settimane di riprese e almeno 20 milioni di dollari. In sostanza, ci sono altri film come quelli di Annabelle, che si concentrano solamente su una bambola, che possono essere girati con molto meno e fanno comunque soldi. Sono abbastanza sicuro che quel treno abbia lasciato la stazione, ma chi lo sa? Non si sa mai. E’ stato bello prendervi parte. 

I film della saga sono stati redditizi (circa 650 milioni di dollari incassati complessivamente, a fronte di un budget totale di circa 150 milioni), ma se il margine di profitto è maggiore per la serie di Conjuring e spin-off vari o per i titoli della Blumhouse, è sicuramente là che stazionerà Hollywood, come non a caso sta facendo dal 2011, anno di uscita di Final Destination 5.

Di seguito una clip originale con cameo da Final Destination 5:

Fonte: BD

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