Vin Diesel ritorna protagonista in un terzo capitolo incredibile, ma non in senso positivo
Sono passati 15 anni dall’ultima volta che abbiamo visto Vin Diesel (le 30 cosa da sapere sull’attore) in xXx nei panni dell’agente segreto / amante del brivido estremo / indossatore d’eccentriche pellicce Xander Cage e, da allora, la serie è maturata ben poco. xXx: il Ritorno di Xander Cage (xXx: Return of Xander Cage) infila una sequenza ridicola dopo l’altra, dando molto poco tempo per pensare alle assurdità che appaiono sullo schermo, il che è una buona cosa, poichè il film sembra esser stato scritto da un infante.
Il punto è: per fortuna quel bambino è grande amico della nerboruta star, quindi tutto bene.
Il programma xXx, che recluta i più temerari per trasformarli in spie che danno la caccia ai peggiori terroristi, non può più permettersi tuttavia che la prolungata pensione di uno dei suoi migliori membri, dacché si rivela essenziale per inseguire e catturare alcuni estremisti nemici del Governo, capeggiati dal rapace Donnie Yen (Rogue One: a Star Wars Story). A comunicarci che il suo personaggio rientra nelle fila dei malviventi è, caratterizzazione piuttosto elementare a dirla tutta, il fatto che nella sua prima scena indossi una giacca di pelle e fumi una sigaretta, pratica salutare a cui segue un salto di 30 metri attraverso una finestra blindata nella sede dell’NSA, l’eliminazione di un mucchio di agenti addestratissimi e il furto di un grosso telecomando capace di spegnere ogni satellite in orbita e farlo inesorabilmente precipitare sulla Terra. Questo è qualcosa che l’NSA non vuole che accada, così Cage è costretto a tornare in campo.
La trama di xXx: il ritorno di Xander Cage può sembrare noiosamente scontata e semplice (ovviamente quanto sopra non corrisponde a completa verità), ma questo finisce per contare a malapena, poiché la storia è in realtà più o meno un esile filo che serve soltanto a legare gli stunt di una sequenza coi successivi. C’è da dire che non c’è quasi mai un momento di noia nel film – anche una scena potenzialmente lenta con tre persone che parlano intorno a un tavolo in un bar viene aiutata dall’innesco di un gioco della ‘patata bollente’ con il passaggio di mano in mano di una – e più – granate, prima che l’idillio venga interrotto e Vin e i suoi nuovi amici continuino la loro discussione in sella a due moto da cross con le quali si destreggiano tra altissime onde in mare …
Il cast di xXx: il ritorno di Xander Cage è incredibilmente ‘vario’ (aka multietnico e multigender) e, per coincidenza (o opportunisticamente, a seconda di come vogliate vederla), riesce ad attingere talenti dai principali mercati cinematografici del mondo, tra cui Regno Unito, India, Cina, Thailandia e Australia. Ci sono anche vari gradi di recitazione in ballo, dalla candidata agli Oscar Toni Collette all’inespressivo campione UFC Michael Bisping, dall’avvenente Deepika Padukone, pronta per il grande salto in Occidente, fino al maldestramente sfruttato (come già peraltro in Fast & Furious 7) Tony Jaa. Anche il calciatore brasiliano Neymar fa il suo debutto nella ‘toccante’ scena di una colazione in compagnia di Samuel L. Jackson, al culmine del quale l’attaccante sventa una rapina calciando con forza un fermatovagliolo in testa ad un uomo armato.
Ci sono pochissime pellicole in cui una sequenza del genere potrebbe verificarsi, per di più senza risultare la cosa più grottesca in tutto il lungometraggio. In qualche modo però, nel mondo di xXx, ciò può semplicemente accadere e tutti continuano a vivere tranquilli le loro vite. Per quanto riguarda Vin Diesel, si ritaglia la parte più consistente di battute stucchevoli e di scenari, che è una fortuna visto che solo lui potrebbe farla franca dopo essere stato in una stanza piena di donne praticamente nude, aver fatto sesso con le suddette dopo aver appena sottolineato “Le cose che mi tocca fare per il mio paese …“, quindi lasciarle mentre ancora dormono la mattina seguente e presumibilmente non richiamarle mai più.
In definitiva, probabilmente ex ante lo spettatore ha ben chiaro se andare a vedere o meno xXx: il Ritorno di Xander Cage; dipende tutto dalla sua disponibilità ad accettare trame, dialoghi e situazioni interamente farsesche e prive di senso solo perché veicolate dal disumano carisma di Vin Diesel. E’ una sorta di ritorno al tipo di film d’azione che ha dato origine al primo film all’inizio degli anni zero. Potrebbe capitarvi di sentire allo stesso modo alcuni lamentarsene e altri gioirne.
Probabilmente non è qualcosa che ci si sarebbe aspettati di vedere ancora nel 2017, ma se siete disposti a comprare il suo marchio di fabbrica ‘alla mano’, potreste finire con l’apprezzare il viaggio indietro nel tempo.
Di seguito il trailer ufficiale italiano di xXx: il ritorno di Xander Cage: