Differenze, similitudini e approfondimenti sull'adattamento della celebre saga fantasy di Stephen King che vede protagonisti Idris Elba e Matthew McConaughey
La Torre Nera (The Dark Tower – la nostra recensione), adattamento/aggiornamento cinematografico della saga fantasy best seller firmata da Stephen King, vede protagonisti il giovanissimo Tom Taylor (Doctor Foster) e gli esperti Idris Elba (Luther) e Matthew McConaughey (Interstellar).
La versione cinematografica tratta dalla celebre serie di libri kinghiana, nel cui cast figurano anche Fran Kranz, Jackie Earle Haley ed Abbey Lee, arriva nelle sale italiche il 10 agosto e in attesa dunque di vederlo sul grande schermo, scopriamo insieme le 10 cose da sapere sulla versione cinematografica di La Torre Nera e sulle eventuali relazioni con l’originale cartaceo:
14) Non si tratta di un adattamento pedissequo dei romanzi di Stephen King. La longeva serie del maestro dell’horror, da cui è stata peraltro liberamente già tratta una versione in fumetti ad opera della Marvel, costituisce una mole di materiale a cui attingere tutt’altro che indifferente, quindi non stupisce che si stia ragionando su un ampio franchise destinato al piccolo e al grande schermo (è in lavorazione una serie TV, sempre con Idris Elba). Inoltre, è necessario non trascurare che ci sono molti aspetti dei volumi kinghiani che non funzionerebbero su pellicola, basti pensare alle moltissime sottotrame di cui è costellata la prosa dello scrittore americano (ne esiste perfino una in cui lui stesso è protagonista!). Se dunque è probabile che una trasposizione diretta non regga più di tanto la struttura machiavellica, a che cosa ci troveremo davanti?
12) È ambientato nel Medio-Mondo e nella New York “dei nostri giorni”. È necessario anzitutto specificare che, visto il periodo in cui sono stati scritti – soprattutto i primi 4 libri – è comprensibile il lasso di tempo in cui sono collocate le peregrinazioni del Pistolero e dei suoi compagni, ossia tra gli anni ’60 e i ’90; il capostipite della saga, L’ultimo Cavaliere (The Dark Tower: The Gunslinger) fu pubblicato nel 1982, mentre gli ultimi tra il 2003 e 2004. Nel film tuttavia ci sarà una lieve ridislocazione temporale e la storia si svolgerà ai giorni nostri, seppure dalle foto diffuse sinora non sia immediato comprendere se si tratti esattamente del nostro presente (appaiono dei taxi blu a New York per esempio …). Questo altresì non è certo un aspetto nuovo rispetto all’originale cartaceo, in cui esistono innumerevoli universi alternativi caratterizzati da aspetti lievemente differenti gli uni con gli altri. Passando invece a cosa sia il Medio-Mondo, si tratta della dimensione di Roland, in cui esistono reliquie dal nostro, ma che sono state obliate in una realtà dominata dalla guerra. Il protagonista, nello specifico, è un discendente diretto di Arthur Eld (una sorta di Re Artù alternativo), anche se come Gunslinger, non possiede una spada, ma due revolver. È l’ultimo della sua stirpe.
10) Quali sono i terribili piani dell’Uomo in Nero? Il villain si nasconde in un luogo chiamato Devar-toi all’inizio del film, una comunità utopica/prigione in una dimensione alternativa in cui chi ha poteri psichici viene rapito con il fine ultimo di usarlo per distruggere la Torre Nera, smembrando così i legami della materia che tengono uniti insieme i differenti universi. Se dovessero riuscirvi, ogni mondo esistente sarebbe eliminato e si scatenerebbe un’oscurità capace di consumare ogni cosa. Non appena l’Uomo in Nero scopre dell’esistenza di Jake – colui che forse hai i maggiori poteri mai visti -, si avventura a New York per condurlo con sé nella sua dimensione e portare a compimento il suo compito.
8) Stephen King ha aiutato a stendere il copione. Lo scrittore non è un grande fan degli adattamenti delle sue opere, che spesso non sono state particolarmente entusiasmanti (leggete la nostra riflessione Perchè gli adattamenti cinematografici dei romanzi di Stephen King spesso non funzionano?), ma Arcel, che ha scritto la sceneggiatura con Akiva Goldsman, stavolta ha lavorato a stretto contatto con l’autore, sottoponendogli lo script, che lui stesso ha rivisto in più punti. Ciò ha incluso il netto ridimensionamento dei dialoghi di Roland, nei libri tutt’altro che chiacchierone e più propenso all’azione. Il fatto che King abbia dato al film la propria benedizione dovrebbero tranquillizzare non poco gli estimatori degli originali e non solo: dacché si tratta di un sequel rispetto alla storia primigena, e non di un adattamento, può ancor più rappresentare un fattore di interesse. In caso invece di spettatori totalmente nuovi alle vicende contenute nella serie kinghiana, La Torre Nera è facilmente accessibile e godibile da tutti.
6) Chi o cosa è il Re Rosso e cosa vuole? Quesiti che per anni i più assidui lettori della saga si sono posti, quando infine gli viene data una risposta è assai deludente. L’unico obiettivo del Crimson King era quello di porre fine alla realtà in modo da poter governare sull’oscurità, scatenata dalla distruzione della Torre Nera. La versione filmica prenderà un’affine direzione nell’affrontare il personaggio, che è stato definito “una folle entità divina che verrà risuscitata per governare il caos di questi mondi collassati”, se la missione dell’Uomo in Nero avesse successo. Potrebbe comunque risultare una qualche miglioria al non proprio brillantissimo originale libresco.
4) Sono presenti riferimenti a numerose opere letterarie di King. I personaggi dei libri della serie sono spesso apparsi in altre storie del Re del brivido (uno dei cattivi della saga è anche il principale antagonista di L’ombra dello scorpione) e viceversa. La Sony ha anche diffuso un filmato che li rivela tutti).
2) Precedenti tentativi di adattamento. Inizialmente i libri erano stati adattati da Carlton Cuse, Damon Lindelof e J. J. Abrams (già dietro alla serie Lost). Poi, nel 2010, Ron Howard, Akiva Goldsman e Brian Grazer – il trio dietro Il Codice Da Vinci – avevano pianificato una trilogia per la Universal interpretata da Javier Bardem come Roland, unitamente a svariate stagioni televisive che avrebbero fatto da ponte tra un film e il successivo.
1) La spiegazione della breve durata del film. All’annuncio che la versione per il cinema durerà solo 95′, molti fan si sono preoccupati. Arcel ha rassicurato tutti dicendo: “Il motivo per cui molti si sono preoccupati è che pensano che stiamo cercando di mettere tutto quanto in questo film. Ma non è così. Questo è idealmente il primo film, è un’introduzione a questo mondo e ai suoi personaggi.”
Di seguito il secondo trailer ufficiale italiano: