Titolo originale: Alien: Earth , uscita: 12-08-2025. Stagioni: 1.
Alien: Pianeta Terra, Noah Hawley parla delle ispirazioni per la serie
13/08/2025 news di Stella Delmattino
Lo showrunner ha motivato ogni sua scelta

Cosa ottieni quando unisci Peter Pan, Nikola Tesla e uno xenomorfo? La visione di Noah Hawley per il primo adattamento televisivo di Alien.
Scrittore, regista e produttore, Hawley è noto per il suo approccio unico alle trasposizioni. Autore di sei romanzi e di numerosi progetti originali per cinema e TV, il creatore newyorkese trapiantato ad Austin ha raggiunto la fama con Fargo, antologia FX ispirata al cult dei fratelli Coen. La serie non riprende personaggi o trame del film del 1996, ma ne cattura lo spirito, diventando un omaggio brillante all’opera dei Coen. Lo stesso “trucco” lo ha replicato con Legion, rivisitazione psichedelica dell’universo X-Men. Ora FX gli affida una nuova sfida: reinventare l’universo di Alien con Alien: Pianeta Terra (la recensione).
Nel corso di una intervista a DenofGeek, ha parlato da dove si parte per creare una storia nuova in un franchise sci-fi/horror nato nel 1979 da Ridley Scott
“Parto dalle sensazioni. Cosa ho provato riguardo al film originale? Non lo riguardo, cerco solo di ricordare ciò che mi è rimasto davvero impresso dei primi due film. E poi il mio obiettivo è ricreare quelle stesse sensazioni in voi, raccontandovi però una storia completamente diversa.”
Oltre alle emozioni, per completare la prima stagione da otto episodi Hawley ha attinto a fonti di ispirazione sorprendenti.
Peter Pan
Le cinque megacorporazioni della Terra in Alien: Pianeta Terra sono ossessionate dall’eterna giovinezza. La Prodigy Corporation di Boy Kavalier (Samuel Blenkin) ha sede su un’isola thailandese chiamata “Neverland” e ospita cervelli di bambini terminali trapiantati in corpi sintetici, battezzati con i nomi dei “Bambini Perduti” di J.M. Barrie.
“Avevo questo istinto di vedere Peter Pan come una classica metafora sull’infanzia e la crescita. Poi, approfondendo, ho capito: oh, questa è una storia dell’orrore. È davvero oscura, amico.”
Per Hawley, Peter Pan è “quasi un sociopatico” e cita un passaggio in cui, credendo che “ogni volta che respiri muore un adulto”, accelera il respiro per uccidere più in fretta.
Steven Spielberg
Non sorprende che accanto a Peter Pan compaiano influenze spielberghiane. Hawley le vede soprattutto in Wendy (Sydney Chandler), ibrido umano-sintetico protagonista.
“Ha il suo tricheco portafortuna e il tagliacarte sulla schiena. Mio figlio ha 12 anni e ancora va in giardino a combattere mostri con un bastone o qualsiasi cosa abbia in mano. Mi sembrava ci dovesse essere una certa dose di Spielberg in tutto questo – nella scala, nelle astronavi che si schiantano e nell’investire emotivamente nei personaggi. Ma trovare il giusto equilibrio è stato davvero interessante.”
Nikola Tesla e la “Guerra delle correnti”
In Alien: Pianeta Terra, il futuro geopolitico ricorda il passato: una corsa agli armamenti tecnologici tra cinque megacorporazioni, con Weyland-Yutani in prima linea. L’obiettivo non è solo l’esplorazione spaziale, ma l’immortalità a scopo di profitto.
“Pensate due o tre passi avanti rispetto a dove siamo adesso. Stanno già lavorando all’idea che non abbiamo più bisogno di valute nazionali. Dovremmo avere solo criptovalute, valute private. Renderà molte persone davvero ricche, ma come concetto strutturale per una società non è la versione migliore possibile del mondo.”
Hawley paragona la situazione alla competizione tra Edison, Tesla e Westinghouse per il controllo dell’elettricità nel XIX secolo:
“Mi piaceva molto l’idea di scegliere un momento storico in cui avevi Edison, Tesla e Westinghouse, e c’era questa nuova tecnologia, l’elettricità, e uno di loro avrebbe dovuto controllarla. Erano tutti in competizione: quale versione della lampadina vincerà? Quale sarà in corrente alternata o continua?”
H.R. Giger (ovviamente)
Il punto di partenza rimane Alien e il design biomeccanico di H.R. Giger.
“Una delle cose che rendevano così terrificante la creatura xenomorfa di Giger era il fatto che non rimaneva mai in uno stato solo. Prima è un uovo da cui esce un facehugger e pensi: ‘Basta, è la cosa peggiore che abbia mai visto!’. Poi depone un uovo in te che ti esplode dal petto uccidendoti e dici: ‘Ora basta davvero!’. Poi cresce fino a 3 metri con due bocche.”
Hawley ha applicato questo principio alla creazione di nuove creature extraterrestri per Alien: Pianeta Terra:
“Se abbiamo una nuova creatura, qual è la sua caratteristica più ripugnante? E allora costruiamo il design attorno a quella funzione. Voglio ricreare quella sensazione in voi, e l’unico modo per farlo è introdurre altre creature. Non avete idea di cosa mangino o di come si riproducano. Stavo solo cercando di risolvere una sfida pratica per me stesso.”
Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano di Alien: Pianeta Terra, su Disney+ dal 13 agosto:
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