Titolo originale: Stranger Things , uscita: 15-07-2016. Stagioni: 5.
Jamie Campbell Bower: “Il Sig. Cos’é in Stranger Things 5 ispirato anche a Jim Jones”
28/12/2025 trailer news di Stella Delmattino
L'attore ha parlato del lavoro di preparazione al ruolo del cattivo nella serie

Jamie Campbell Bower è ormai abituato a interpretare il “grande cattivo”, che si chiami Vecna, Uno o Henry Creel. Ma nel Volume 2 della quinta stagione di Stranger Things, l’attore spinge il personaggio ancora oltre, dando vita forse alla sua incarnazione più inquietante: Mr. WhatsIt / Sig. Cos’é, una figura con evidenti tratti da leader di una setta.
Parlando apertamente del processo creativo con Variety, Bower ha rivelato una fonte di ispirazione precisa e disturbante:
“Jim Jones è stato uno dei primi riferimenti per me.”
L’attore cita il leader del culto del Peoples Temple, responsabile nel novembre del 1978 del suicidio di massa di oltre 900 seguaci a Jonestown, in Guyana:
“Era sulla moodboard, anche per quanto riguarda certe frasi che dice quando tutti i ragazzi sono davanti a lui. Ci sono stati momenti in cui mi chiedevo: ‘Dico la parola tu o uso noi? Ora siamo una famiglia’. È davvero sinistro. Può cancellare completamente l’idea di autonomia, quindi sì, doveva esserci per forza quel livello di ‘cult leader-esqueness’.”
Pur non avendo l’aspetto mostruoso di Vecna, il Sig. Cos’é è stato altrettanto – se non più – difficile da interpretare:
“È stato terrificante affrontare questo personaggio. C’era moltissima paura nel recitarlo.”
Bower ha spiegato che l’approccio alla Stagione 5 è stato profondamente diverso rispetto alla Stagione 4, dove il focus era sulla costruzione dei ricordi di Henry:
“Quello che avete visto nella Stagione 4 è successo davvero. Qui invece la domanda è: quanto posso essere gentile con questi poveri bambini per farli sentire al sicuro in questo mondo? E quanta parte della mia esperienza sto seppellendo sotto tutto questo?”
E aggiunge:
“È sempre terrificante quando sei seduto di fronte a un altro attore e le tue vere intenzioni sono così profondamente nascoste. C’è un livello di vera disonestà in questo, ed è spaventoso. È molto difficile, soprattutto quando lavori con dei bambini.”
In passato, Bower aveva parlato dell’umanità che cercava in Vecna. Ora, con il personaggio sempre più oscuro e violento, quella componente è più difficile da raggiungere, ma non è scomparsa del tutto:
“C’è sicuramente un’umanità che riesco ancora a vedere. Quanto di questo emerga in questo volume è aperto all’interpretazione: c’è sicuramente trauma ed esperienza, ma non sono ancora stati esplorati fino in fondo.”
Avendo visto in anteprima lo spettacolo prequel Stranger Things: The First Shadow, Bower sapeva che un evento accaduto a Henry all’età di otto anni, in una grotta, era stato un momento “monumentale” e definitivo per la sua vita. Per questo motivo ha insistito con i creatori della serie per ottenere più dettagli sul passato del personaggio:
“Ho davvero dovuto tirare fuori queste informazioni da Matt e Ross Duffer. Non erano molto propensi a condividerle, perché volevano proteggerle, ma per me era fondamentale sapere cosa fosse successo e perché.”
© Riproduzione riservata



