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Voto: 7/10 Titolo originale: The Last of Us , uscita: 15-01-2023. Stagioni: 1.

The Last of Us, stagione 1: la recensione della serie con Pedro Pascal (su Sky)

15/01/2023 recensione serie tv di Marco Tedesco

Neil Druckmann e Craig Mazin traducono per il piccolo schermo la saga di videogame survival horror, evitando le tipiche trappole insite in questo tipo di operazioni

the last of us serie 2023 pedro e bella

Nel vasto panorama degli adattamenti di videogiochi, con la crescita delle ambizioni si ripropone ormai un problema molto specifico: come tradurre adeguatamente un prodotto che è stato a sua volta chiaramente ispirato da film e televisione?

Quando The Last of Us uscì per PlayStation nel 2013, in molti si meravigliarono della sua verosimiglianza cinematografica. Il gioco aggiornava infatti l’estetica assai familiare di una apocalisse zombie innestandovi una serie di intelligenti trovate scientifiche; l’universo del gioco è invaso da un’infezione fungina che trasforma le sue vittime in mostri violenti e senza cervello.

Ma ciò che ha reso The Last of Us ancora più coinvolgente è stato il modo in cui ha coinvolto i giocatori nelle azioni moralmente dubbie del protagonista. Un’esperienza inaspettatamente emotiva per chi l’ha provata.

A dieci anni di distanza, quel gioco ha generato un sequel, un remake, una cosiddetta versione rimasterizzata e ora anche una serie televisiva di prestigio della HBO scritta da uno dei creatori dell’originale, Neil Druckmann, e da Craig Mazin, autore della splendida miniserie Chernobyl del 2019 (la recensione).

the last of us poster serie 2023La narrazione di base segue il viaggio di un sopravvissuto, il tormentato Joel (qui interpretato da Pedro Pascal), e della coraggiosa e indoma Ellie (Bella Ramsey), una ragazzina che lui trasporta attraverso gli Stati Uniti nella speranza che lei abbia la cura per la devastante infezione che si è diffusa globalmente.

La storia è avvincente, ma è innegabilmente debitrice dei cliché distopici che si possono ritrovare in opere come La notte dei morti viventi, I Figli degli Uomini o The Road. Senza un controller tra le mani e l’elemento partecipativo unico che ne deriva, in molti potrebbero quindi temere che questa interpretazione dal vivo non abbia abbastanza ‘ciccia’ da addentare intorno alle ossa.

Beh, non si può che essere felici di venire presto smentiti da questo timore non ingiustificato. Molti dettagli della trama di The Last of Us possono sembrare convenzionali, ma i 9 episodi della serie offrono comunque un ricco stufato di genere, restituendo quel tipo di sapore ad alto budget che distingue le produzioni ‘importanti’ di HBO dalle loro controparti pensate direttamente per lo streaming.

Lo show ha una certa riverenza per la struttura della controparte per console, ma non è ostacolato da questa necessaria devozione. Apporta modifiche dove necessario, sia per evitare temi obsoleti sia per svincolarsi dalla linearità di un videogioco, che per sua natura funzionalmente richiede al giocatore di essere ‘spinto’ in una certa direzione, come su binari invisibili.

In The Last of Us, come in tutti i videogiochi, ogni particolare livello è preprogrammato; non si possono aprire tutte le porte o percorrere tutte le strade secondarie, per quanto il design generale possa sembrare dettagliato. Anche lo show è limitato dalla struttura episodica televisiva, ma Craig Mazin e Neil Druckmann si sforzano di creare un universo narrativo esteso.

Le interpretazioni di Pedro Pascal e Bella Ramsey sono notevoli, e il successo generale di The Last of Us si basa sulla loro chimica crescente, mentre i loro personaggi si evolvono da estranei a disagio a padre e figlia surrogati. Tuttavia, alcuni dei migliori colpi di scena della serie vanno oltre il viaggio di Joel ed Ellie attraverso una nazione in rovina.

the last of us serie hboQuesto è particolarmente vero nel terzo episodio, una parentesi per lo più autoconclusiva che si concentra su uno degli alleati di Joel, Bill (Nick Offerman), e sulla sua relazione con un altro sopravvissuto di nome Frank (Murray Bartlett).

La sottotrama è l’esempio più lampante della volontà della serie di distaccarsi dal materiale di partenza, prendendo un personaggio secondario del videogioco, reinventando completamente la sua storia e dandogli poi spazio narrativo per respirare, il tutto evitando i soliti schemi apocalittici preimpostati.

Nel gioco, la paranoia di Bill è così estrema che l’uomo è arrivato ad allontanare tutti dalla sua vita; nello show, queste paure si spostano e si fanno più rilassate, mentre Bill instaura un rapporto genuino e affettuoso con Frank.

Imbeccati poi dalla maggior parte dei racconti della cultura pop sulle orde di famelici zombie, siamo poi ormai abituati all’idea che nessun personaggio possa mai trovare una felicità duratura in queste avventure horror. Il loro mondo è sempre troppo cupo e opprimente e il genere tende a far sì che l’umanità si riveli come il vero mostro una volta entrati in questi tempi bui.

The Last of Us si sforza invece di presentare una visione più ottimistica, anche attraverso il profondo legame tra Joel ed Ellie, anche se i fan del franchise sanno che finirà per complicarsi (questa prima stagione copre gli eventi del primo capitolo di The Last of Us; quelle future potrebbero affrontare l’ampia e impegnativa seconda parte).

the last of us serie 2023La bravura di Craig Mazin in Chernobyl era stata di riuscire a legare insieme i diversi fili della storia del disastro senza perdere però di vista le relazioni centrali della serie.

Similmente, The Last of Us ha un’ambizione altrettanto elaborata. Alcune ‘deviazioni’ funzionano meno bene di altre – c’è un arco di due episodi su una cellula di resistenza a Kansas City che assomiglia più a una generica sottotrama di The Walking Dead – ma anche questi momenti relativamente mediocri aiutano a sottolineare come l’approccio complessivo riesca a sfuggire per lo più a una disillusa prevedibilità.

Non si tratta del solito concentrato di momenti spaventosi e di uccisioni macabre: The Last of Us rispetta il suo genere di appartenenza, ma si impegna altresì a sfidare i suoi stereotipi più abusati.

Di seguito – sulle note di Take On Me degli A-Ah – trovate il full trailer italiano di The Last of Us, in esclusiva su Sky e NOW a partire dal 16 gennaio: