Anthony Hopkins è al servizio di un prodotto modesto - ma in qualche modo gustoso - che riafferma il modo ormai tipico di far cinema del regista tedesco
I fan del Saturday Night Live si ricorderanno probabilmente quello sketch musicale in cui Jason Momoa parodiava l’idea che la maggior parte degli uomini pensi costantemente all’Impero Romano.
Ebbene, Those About to Die – serie in 10 episodi di Peacock (proposta in Italia da Prime Video), sembra fatta apposta per questi soggetti, apparentemente poco difficili da accontentare, a cui non dispiacciono affatto una CGI approssimativa, momenti prevedibili di sword & sorcery e quel tanto di Anthony Hopkins nei panni dell’imperatore ormai in declino Vespasiano da garantire il fascino di una prestigiosa televisione togata.
Dopotutto, Roland Emmerich, il regista di disaster movies come Independence Day e L’alba del giorno dopo, un uomo piuttosto allergico alle sottigliezze, è una delle menti dietro questa saga dal retrogusto di soap opera, quindi siete avvertiti.
Invece, Those About to Die tradisce queste inebrianti aspettative.
Tuttavia, è divertente, violenta e guardabile in maniera compulsiva. Non è all’altezza di un cult come Spartacus – Gli dei dell’arena, sia chiaro, ma si potrebbe definire ugualmente un guilty pleasure.
Ambientata nel 79 d.C. tra i variopinti personaggi che popolano il Circo Massimo, il famoso circo di Roma costruito per le corse delle bighe e gli incontri tra gladiatori, Those About to Die presenta una moltitudine di trame e di personaggi.
A capo della catena alimentare ci sono Vespasiano e i suoi due figli, il battagliero e schietto militare Tito (Tom Hughes) e l’intrigante e doppiogiochista Domiziano (Jojo Macari), che ambiscono entrambi al posto di comando.
Poi ci sono tutti quelli che stanno sotto di loro, che lottano per gli avanzi quando non combattono per le loro vite. Ci sono i numidiani provenienti dall’Africa, come il gladiatore Kwame (Joe Hashim), portato nella caput mundi come schiavo.
Ci sono i giovani commercianti di cavalli spagnoli pronti per entrare in una boy band (Pepe Barroso, Eneko Sagardoy, Goncalo Almeida) che vogliono vendere le loro bestie al miglior cavaliere di Roma, Scorpus (Dimitri Leonadis). Nel frattempo, Scorpus ha stretto un’alleanza segreta con Tenax (l’Iwan Rheon di Il Trono di Spade), l’uomo che supervisiona il gioco d’azzardo e le scommesse sulle corse dei carri, che potrebbe mettere a repentaglio l’intera impresa. Vuole fondare una propria fazione, o squadra, di corse che possa rivaleggiare con le fazioni già consolidate approvate dall’imperatore e dall’aristocrazia.
Poi c’è Berenice (Lara Wolf), la regina di Giudea, che ha una relazione bollente con Tito, ma forse lo fa solo per proteggere il suo popolo dal massacro e da un’ulteriore sottomissione. E così via, con tutte le pugnalate alle spalle e la brutalità che ci si può aspettare.
Con così tanti personaggi e storie interconnesse, Roland Emmerich e il co-regista Marco Kreuzpaintner riescono a far procedere le cose in modo spedito. E lo fanno con un numero di spruzzi di sangue e di sudore sexy e insaponato sufficiente a non farvi perdere troppo tempo a pensare agli scarsi effetti speciali.
E, per rispondere alla domanda che alcuni spettatori potrebbero farsi, sì, c’erano persone di colore nell’antica Roma.
Those About to Die si può apprezzare al meglio stando alle sue condizioni, perché se lo si confronta con altre opere televisive di genere greco-romano – che si tratti della già menzionata Io Claudio Imperatore, del memorabile Roma della HBO o persino di Xena – Principessa guerriera – non ne esce bene.
Piuttosto, Those About to Die è come un modesto auriga senza nome, le ruote del cui carro si staccano a metà della corsa.
Ma per quegli uomini, e forse anche per più di qualche donna, che ‘pensano molto’ all’antica Roma e che non vedono l’ora che arrivi nei cinema Il Gladiatore II, questo prodotto soddisferà quel pruriginoso appetito al limite della fantasia per quel vecchio mondo andato.
Di seguito trovate il full trailer italiano di Those About to Die, su Prime Video dal 19 luglio: