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Titolo originale: Death Proof , uscita: 22-05-2007. Budget: $25,000,000. Regista: Quentin Tarantino.

A prova di morte: Kurt Russell temeva che Tarantino non lo volesse nel film

07/12/2024 news di Redazione Il Cineocchio

Ma poi nacque un lungo sodalizio

È difficile immaginare Kurt Russell preoccupato per un casting, ma quando si tratta di lavorare con un regista leggendario come Quentin Tarantino, anche l’attore che ha dato vita a Snake Plissken può iniziare a sudare.

In un’intervista del 2007 con IGN, Russell, noto per classici come La Cosa, 1997: Fuga da New York e Tombstone, ha spiegato che il suo coinvolgimento in A prova di morte (Death Proof) non era garantito. La competizione per il ruolo era intensa, come scoprì da una telefonata con Freddy Rodriguez, co-protagonista di Planet Terror.

Russell racconta:

“Freddy mi disse: ‘Penso che Quentin stia pensando di proporti questo film. Mi sembra che inizialmente fosse pensato per Mickey Rourke, ma non credo che succederà. So che c’erano altri nomi in ballo, come Ving Rhames, che veniva spinto parecchio.’ Non so se Quentin l’avesse preso in considerazione seriamente o meno.”

Questa conversazione diede il via a un gioco di “telefono senza fili”, come lo definì Russell, che culminò in una conversazione decisiva con Tarantino. Durante questa chiamata, il regista di Pulp Fiction fece un’offerta perfetta per convincere l’attore a salire a bordo di A prova di morte, un adrenalinico slasher su un autista stuntman omicida.

Anche se il film occupa spesso le posizioni più basse nei ranking dei lavori di Tarantino, resta un’opera con un’identità forte e un’esperienza cinematografica unica.

tarantino set a prova di morte filmTarantino voleva Stuntman Mike nella “galleria di furfanti” di Russell

Dopo alcuni scambi di opinioni e chiarimenti sui dettagli, Russell ricorda come Tarantino abbia giustificato la sua scelta:

“L’ho chiamato. Ci siamo sentiti, e lui mi disse: ‘Nel corso degli anni hai costruito una galleria di furfanti con personaggi incredibili che ho amato, e mi piacerebbe vedere Stuntman Mike diventare uno di quei personaggi, uno di quelli che appendi al muro quando hai finito.'”

Questa visione convinse Russell a indossare gli iconici occhiali neri e a interpretare uno stuntman serial killer. Russell aggiunse:

“Ho detto che mi sarebbe piaciuto farlo. Ho letto la sceneggiatura, e ho pensato che fosse esattamente il tipo di film con cui avrei voluto lavorare insieme a Quentin. Nell’ambiente che descriveva, non c’era motivo per non saltare a bordo e dire: ‘Facciamolo e divertiamoci.’”

E divertimento ce n’è stato. A prova di morte segnò la prima collaborazione tra Russell e Tarantino, una partnership che si sarebbe rinnovata otto anni dopo con The Hateful Eight. Russell è poi tornato a lavorare con Tarantino in C’era una volta a… Hollywood, dove ha interpretato un ruolo significativo sia come narratore che come attore, apparendo anche in una scena memorabile.

Una collaborazione costruita sul rispetto reciproco

Tarantino ha espresso grande ammirazione per Russell, evidenziando il suo legame con il cinema classico e le storie d’azione che hanno definito un’epoca. In un’intervista del 2019 con Entertainment Weekly, Tarantino disse:

Kurt è assolutamente il più giovane tra gli attori con cui posso lavorare, che però ha vissuto davvero quel tipo di vita.”

Questa dichiarazione sottolinea come Russell non sia solo un attore, ma anche una figura che incarna un certo stile di cinema e una filosofia di narrazione ormai rara. L’esperienza e il carisma di Russell lo rendono una presenza unica sul set, e il suo contributo ai film di Tarantino riflette una collaborazione che va oltre la semplice performance attoriale.

Il lascito di A prova di morte

Anche se spesso sottovalutato rispetto ad altre opere di Tarantino, A prova di morte è un omaggio al cinema grindhouse, un genere di film di serie B caratterizzato da violenza esagerata e un’estetica volutamente grezza. Il personaggio di Stuntman Mike si inserisce perfettamente nella “galleria di furfanti” citata da Tarantino, accanto a personaggi iconici come Snake Plissken o R.J. MacReady.

Il film offre un’esperienza cinematografica diversa, con scene d’azione spettacolari e dialoghi pungenti, elementi tipici del regista. Russell ha saputo trasformare Stuntman Mike in un antagonista memorabile, con un mix di fascino e inquietudine che lo rendono indimenticabile.

Di seguito trovate il trailer di A prova di morte:

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