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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Aporia , uscita: 11-08-2023. Regista: Jared Moshé.

Aporia: la recensione del film sci-fi con insolita macchina del tempo di Jared Moshe (Fantasia 2023)

08/08/2023 recensione film di Sabrina Crivelli

Judy Greer è la protagonisti di un'opera indie e intimista che sfrutta i parchi mezzi a disposizione per intavolare un non banale discorso morale sul peso - e le conseguenze - delle alterazioni al continuum

aporia film 2023 greer

C’è una particolare tipologia di film sci-fi da Festival che, dato un budget spesso limitato, si avvale solamente di altrettanto limitati effetti speciali. Il tasso di spettacolarità è quindi per forza modesto, ma sovente ne emerge una riflessione interessante sui quesiti e gli elementi chiave della fantascienza – e scienza – stessa.

Questo è anche il caso anche di Aporia, fanta-drama che parla di insoliti viaggi nel tempo diretto da Jared Moshe e con protagonisti Judy Greer (Halloween 2018) ed Edi Gathegi, visto in anteprima al Fantasia 2023 di Montreal.

La storia, ad alto tasso emotivo, si apre con un evento tragico. Sophie (Greer) ha perso il marito Mal (Gathegi) in un incidente causato da un guidatore ubriaco, e la sua vita è – prevedibilmente – distrutta. La donna cerca di tirare avanti tra il dolore per il lutto, le bollette da pagare, un lavoro estenuante come infermiera e una figlia adolescente ormai fuori controllo.

aporia film 2023 posterUn giorno, però, il migliore amico del marito, l’ex fisico Jabir (Payman Maadi), le vagheggia la prospettiva di poter evitare che quel fatale incidente avvenga del tutto, grazie all’uso di una peculiare macchina del tempo da lui progettata in casa.

La sua scoperta, infatti, avrebbe – almeno in teoria – il potere di uccidere una persona nel passato, impedendole perciò di compiere azioni malvage o altro. Questa possibilità incredibile solleva tuttavia dilemmi morali non secondari, in quanto implica di compiere un’ardua scelta, di vita e di morte, che potrebbe peraltro comportare conseguenze imprevedibili sul presente.

Aporia affronta un interrogativo centrale nella narrazione di fantascienza classica, che va da La macchina del tempo di H.G. Wells fino a Ritorno al Futuro di Robert Zemeckis: cosa potrebbe succedere nel presente se, avendo la possibilità di tornare indietro nel tempo, venissero fatti dei ‘cambiamenti’ più o meno fondamentali per lo status quo?

Il film Jared Moshe esplora in modo intelligente alcune delle implicazioni più problematiche di questa teoria. Indubbiamente, l’assunto iniziale è tanto improbabile quanto assurdo: con una macchina del tempo costruita in casa da materiale di recupero di varia natura (rottami, resti di elettrodomestici, cavi ecc.) si può agire su un evento già avvenuto. Basta solo che si conoscano le giuste coordinate geografiche per colpire il target in maniera molto precisa ed eliminarlo dal continuum. La tecnologia usata sembrerebbe essere la medesima di un acceleratore di particelle come quello al CERN di Ginevra, solo nella sua versione decisamente portatile.

Se non si bada troppo i dettagli tecnici e ai normali paradossi del caso, quindi, Aporia riesce ad approntare un discorso originale e sufficientemente coerente, almeno su un piano puramente teorico. Non solo infatti viene fornito un insieme di spiegazioni coeso alle domande riguardanti le modifiche più o meno sostanziali al continuum spazio-temporale, ma viene messa sul tavolo anche una riflessione morale non sempre adeguatamente affrontata ad Hollywood: avendone il potere, sarebbe infatti lecito oltre ogni dubbio uccidere qualcuno prima che commetta un grave crimine?

Tale dilemma dostoevskiano, affrontato, tra gli altri, anche in Death Note o Minority Report di Steven Spielberg, attanaglia inevitabilmente Sophie. La protagonista si sente comunque responsabile non solo della morte di qualcuno, ma anche per le conseguenze degli scenari alternativi risultanti dalla sua scelta egoistica, che arrivano a cascata su tutto e tutti.

aporia film 2023Infatti, Aporia si sofferma sull’interrogarsi se sia veramente giusto prendere una decisione così importante, e con implicazioni imprevedibili e a largo spettro, basandosi su motivazioni personali. Emerge anche l’idea dei essere nel ‘giusto’ eliminando un criminale per salvare un proprio caro, sostituendosi così a una Giustizia (divina e umana) che non pare funzionare; eppure togliere una vita a  non è così facile, o scontato.

Partendo da una riflessione filosofica più che da una messa in scena spettacolare, Aporia gioca allora moltissimo sulla componente interiore, sulle sfumature psicologiche dei protagonisti e sui dialoghi.

Anzitutto, questo indie sci-fi lirico e viscerale poggia sulla performance vivida di Judy Greer, che accentua ogni emozione fino a esprimerne la minima sfumatura. Le dinamiche di coppia sono dominanti almeno quanto il discorso fantascientifico e filtrate attraverso le percezioni iper-emotive della protagonista. I fan della hard science fiction ad alto tasso dì spettacolarità potrebbero perciò patire questo lato smaccatamente introspettivo, o anche la recitazione dal pathos un po’ troppo marcato.

Considerato ciò, il film di Jared Moshe racchiude tutti i pregi e i difetti della fantascienza indipendente, ma ha il merito non secondario di intavolare un discorso puntuale e sfaccettato sui pericoli dei viaggi nel tempo e sui paradossi morali legati a scelte capitali.

In attesa di capire se lo vedremo dalle nostre parti, di seguito trovate il trailer internazionale di Aporia: