Voto: 5/10 Titolo originale: Blue Beetle , uscita: 16-08-2023. Budget: $104,000,000. Regista: Ángel Manuel Soto.
Blue Beetle: la recensione del film di Angel Manuel Soto col supereroe DC di terza fascia
17/08/2023 recensione film Blue Beetle di Gioia Majuna
Xolo Maridueña e Susan Sarandon sono i protagonisti di un cinecomic già visto mille volte, ennesimo prodotto stanco e senza idee che conferma il pessimo stato di salute del sottogenere
La stanchezza per il film di supereroi è reale, e potrebbe essere soltanto esacerbata da Blue Beetle, cinecomic estivo di scarso valore che era stato originariamente pensato per arricchire il catalogo della piattaforma Max e che – stando almeno al modesto risultato complessivo – avrebbe fatto meglio a non cambiare i propri piani.
Si tratta pure del primo supereroe di origini sudamericane (seguendo la terza incarnazione del personaggio nei relativi fumetti), anche se questo non gli impedisce di posizionarsi tra i titoli più derivativi di questo ormai esausto sottogenere, prendendo in prestito elementi da così tanti predecessori da finire per essere un pastiche decisamente convenzionale, poco mascherato dall’infarinatura d’obbligo di flebili sottotesti socio-politico-culturali.
Se questa è davvero la fine della prima ‘era DC’ della Warner Bros (prima che James Gunn e Peter Safran riavviino l’intero universo), è una fine opportunamente banale e cacofonica.
Fresco di laurea, Jamie Reyes (il Xolo Maridueña già visto nella serie Cobra Kai) torna nella sua città natale, Palmera City, una metropoli fittizia in cui i ricchi risiedono nello sfavillante centro cittadino costellato di grattacieli mente i poveracci stanno nel barrio operaio di Edge Keys.
Il ragazzo viene accolto calorosamente dal padre Alberto (Damián Alcázar), dalla madre Rocio (Elpidia Carrillo), dalla sorella Milagro (Belissa Escobedo) e dalla nonna (Adriana Barraza), e nel giro di pochi minuti viene sottoposto a due battute consecutive sul debito scolastico accumulato.
Questo è il massimo del ‘commento sociale0 di Blue Beetle ed è anche l’emblema del tipo di umorismo di cui è disseminato il film, la maggior parte del quale è sulle spalle dello zio di Jamie, Rudy (George Lopez), che fa spesso il saputello, mentre tutti quanti urlano in ogni occasione possibile, nel vano tentativo di rendere questo vociante clan chiassosamente esilarante.
In ogni caso, non appena Jamie si riunisce ai suoi cari, viene informato di una serie di brutte notizie: suo padre Alberto ha recentemente avuto un infarto, la loro autofficina è fallita e stanno per perdere la casa perché il proprietario gli ha triplicato l’affitto.
È una classica tripletta di sfortune da cliché, che spinge il protagonista Jamie ad accettare un lavoro umilissimo in resort di lusso.
Sarà pure una posizione ingrata, ma si rivela comunque un’occasione, poiché gli offre l’opportunità di difendere l’onore di una bellezza di nome Jenny Kord (Bruna Marquezine) dopo che lei viene bullizzata da una donna più anziana che sappiamo essere sua zia Victoria Kord (Susan Sarandon), la sprezzante Amministratrice Delegata a capo del complesso militare industriale noto come Kord Industries.
Per ripagare questo atto di cavalleria, Jenny dice a Jamie di incontrarla il giorno seguente. Quando arriva, lei però è in pericolo e gli consegna un pacco il cui contenuto segreto è da proteggere a costo della vita.
Grazie alle sollecitazioni dei suoi parenti a casa, Jamie sbircia all’interno della scatola e scopre uno scarabeo blu e oro che ‘invade’ prontamente il suo corpo, gli si attacca alla spina dorsale e lo trasforma in Blue Beetle, un supereroe multiforme con poteri simili a quelli di Lanterna Verde di poter fare – e creare – tutto ciò che immagina.
Considerando che lo scarabeo alieno gli parla nel casco come un’Intelligenza Artificiale mentre guarda in giro attraverso un visore a lettura digitale, Blue Beetle ricorda un po’ più di un po’ Iron Man. Solo che, essendo di natura insettoide, ricorda inevitabilmente anche Spider-Man (o, più precisamente, l’Iron Spider di Spider-Man: Homecoming).
Le nuove capacità di Jamie includono la guarigione magica in stile Wolverine e, alla maniera del T-800 di Terminator 2, insegna alla sua tuta scarabeo simbiotica a non uccidere nessuno. Come il ragazzo scoprirà poi in seguito, lui non è affatto il primo Blue Beetle; alla maniera di Ant-Man, il suo predecessore Ted Kord (il padre scomparso di Jenny …) era uno scienziato-genio, e Jamie – ovviamente – si ritrova a scontrarsi con un rivale che brama la sua stessa armatura da Scarabeo Blu.
Scopre anche un covo segreto pieno di gadget (con un dirigibile che ricorda quello usato in Watchmen, a sua volta già mutuato dal fumetto originale) simile a una Batcaverna, che entusiasma lo zio Rudy ma non tanto da non fargli esclamare senza mezzi termini che “Batman è un fascista!”.
Se a questo si aggiungono aperti riferimenti a Superman e a Flash (e una scena spoilerosa che fa il verso a Black Panther), Blue Beetle è allora un’amalgama 4.0 di tutto ciò che il pubblico ha già visto e sentito negli ultimi 15 anni, senza contare il costante discorso sull’importanza della famiglia (che è per sempre! E che dà forza a Jamie!) che lo accomuna alla serie Fast and Furious.
Scritto da Gareth Dunnet-Alcocer, il film è il più pigro dei mash-up possibili, che si distingue solo per i suoi richiami alle telenovelas messicane e ai programmi per bambini e per il desiderio di presentare la sua saga come una battaglia tra immigrati leali e laboriosi (ma privi di documenti …) e altezzosi razzisti bianchi.
Questi cattivoni storpiano deliberatamente i nomi spagnoli, usano truppe d’assalto per sgombrare le famiglie dalle loro case nel cuore della notte e corrompono e sfruttano i loro lavoratori ispanici, qui incarnati da Conrad Carapax (Raoul Max Trujillo), l’ex guardia del corpo di Victoria, che è stato ricostruito con parti di cyborg ed è destinato a diventare il capo della sua linea di mecha-soldati alimentati a scarabei.
Diretto con competenza da Ángel Manuel Soto (Charm City Kings), Blue Beetle oscilla tra l’ordinario e l’imbarazzante (per chi ha più di 15 anni almeno …), quest’ultima sensazione esemplificata dal fatto che tutti i membri della famiglia Reyes partecipano all’azione, da Rocio che guida un aereo all’ex-rivoluzionaria Nana che brandisce una mitragliatrice high-tech al grido “Abbasso gli imperialisti!”.
Questa esclamazione è divertente solo perché la sentiamo all’interno di un qualche costosissimo multiplex (budget stimato: 120 milioni di dollari) finanziato da grandi conglomerati dell’intrattenimento. Tale sprovvedutezza, tuttavia, è tipica di un film che non riesce a concepire un solo momento o un personaggio unico; Victoria è la solita villain senza scrupoli milionaria, Rudy è una spalla comica paranoica e standard, e Jenny è un interesse amoroso insipido che funge anche da fonte di spiegoni e offre all’occorrenza aiuto in stile deus ex machina.
Il 22enne Xolo Maridueña è ragionevolmente carismatico ma, come i suoi compatrioti, si riduce praticamente a urlare a squarciagola quando è spaventato, eccitato o … furioso.
Blue Beetle dà l’impressione di volersi rivolgersi deliberatamente a un pubblico di pre adolescenti che non si è ancora stancato di vedere storie delle origini e scontri tra adulti in costume che aiutati dalla cospicua CGI sfrecciano nell’aria, si colpiscono a vicenda con raggi di energia e si scontrano con lame, martelli e altre armi tecnologiche fuori misura.
Se fosse uscito dieci anni fa, sarebbe pure potuto sembrare, se non innovativo, almeno un po’ meno stantio di quanto non appaia nell’attuale panorama cinematografico hollywoodiano.
D’altronde, dato che Blue Beetle è un personaggio di per se insignificante e semi sconosciuto ai più, la sua uscita sul grande schermo non sarebbe stata minimamente presa in considerazione se non fosse per il successo dei suoi precursori.
In tutti i sensi, è l’ultimo chiodo da piantare nella bara dei cinecomic DC /Warner, ennesimo segno che il periodo d’oro del sottogenere alimentato a colpi di incassi clamorosi dai suoi antenati sta rapidamente volgendo al termine.
Ah si, come da copione ci sono due scene post credits.
Di seguito – sulle note di Uptown Vibes di Meek Mill – trovate il trailer finale italiano di Blue Beetle, nei cinema dal 17 agosto:
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