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Voto: 6/10 Titolo originale: シティーハンター , uscita: 24-04-2024. Regista: Yuichi Satoh.

City Hunter (2024): la recensione del film live action di Yuichi Satoh (su Netflix)

25/04/2024 recensione film di Gioia Majuna

Il regista riporta sullo schermo i personaggi creati da Tsukasa Hōjō, attualizzandone le avventure senza snaturarne eccessivamente le caratteristiche chiave

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Parte del fascino del City Hunter live action appena finito in esclusiva su Netflix risiede nel fatto che si tratta di un simpatico buddy movie incentrato – naturalmente – su Ryo Saeba (Ryohei Suzuki), un mercenario / investigatore privato che ama davvero tanto le donne e nel mentre si prodiga nell’estirpare il crimine dal quartiere di Shinjuku, a Tokyo.

A volte, però, il suo modo di ‘essere’ intralcia il lavoro e questo non piace affatto a Hideyuki Makimura (Masanobu Andô). E nonostante l’avvertimento di non mettere le mani su sua sorella, perché sa bene di cosa è capace il suo partner ed è per questo motivo iperprotettivo. Quando Makimura muore in servizio, la ragazza si ritrova quindi a sperare che Ryo faccia la ‘cosa giusta’ e che diventi anche una sorta di fratello maggiore per lei.

City Hunter (2024) film netflix posterLa serie animata di City Hunter della Sunrise divenne molto popolare negli anni ’90, con molti degli episodi basati strettamente sull’omonimo manga creato da Tsukasa Hōjō e pubblicato nel decennio precedente. Nel contesto della cultura woke imperante oggi, le azioni di Ryo Saeba non sarebbero più così tollerate ma, nonostante il comportamento ‘inappropriato’ di questo personaggio, l’amore per questo titolo nel corso del tempo non si è certo affievolito. Di conseguenza, un discreto numero di reboot e di reinterpretazioni si è concentrata su ‘altri aspetti’ della carriera del detective mascalzone.

Tra questi, il film cinese del 1993 con Jackie Chan nel ruolo del ‘City Hunter’. Un adattamento non esattamente entusiasmante, che rivisto oggi non è nemmeno invecchiato troppo bene. Nella serie televisiva sudcoreana del 2011, Ryo Saeba abbandonava invece il suo atteggiamento da playboy impenitente orientandosi verso atteggiamenti più vicini a quelli del John McClane di Die Hard. Strana, ma non tremenda.

Nel City Hunter diretto ora dal giapponese Yuichi Satoh (The Master Plan), l’umorismo da cartone animato è certo stato attenuato, e a proposito del martello da 100 tonnellate – a parte il fatto che Ryi Saeba indaga sulla misteriosa morte di una celebrità del cosplay, che include la partecipazione a una convention a tema – non aggiungiamo altro. In ogni caso, il protagonista ritiene che entrambi i casi possano essere ricollegati alla stessa persona che ha ordinato l’assassinio del suo fratello d’armi.

Questa rivisitazione della storia delle origini della serie è comunque molto più dettagliata e non si tratta semplicemente del proteggere Kaori (Misato Morita) dalla malavita locale.

Inoltre, l’attrazione tra la ragazza e Ryo Saeba ricorda da vicino il modo in cui Moonlighting negli anni ’80 sviluppava la relazione tra Maddie e Davie prima che arrivassero ad ammettere – alla fine – di provare qualcosa l’uno per l’altra. Il modo in cui litigano continuamente sembra infatti molto familiare. E per trovare il killer, i due dovranno smettere di bisticciare abbastanza a lungo da fare progressi nell’indagine.

City Hunter (2024) film netflix live actionTutto ciò che sanno è che c’è un’organizzazione segreta che vuole fare del male a vittime innocenti attraverso una nuova droga che conferisce a chi la usa una momentanea superforza prima di morire.

Le scene d’azione di City Hunter non sono troppo folli e i momenti in cui vediamo la prodigiosa abilità di Ryo Saeba con la pistola sono molto stilizzati, per mostrare al meglio quanto sia esperto come tiratore. È in grado di eliminare i nemici in stile Jackie Chan e sicuramente saprebbe dare del filo da torcere anche a un supereroe come Occhio di Falco.

Nel complesso, insomma, le bizzarrie e i momenti action tipici del ‘brand’ City Hunter rimangono in questo live action abbastanza fedeli a tutto ciò che abbiamo imparato ad amare nel cartone animato.

Tra l’altro, questa rivisitazione in chiave moderna è solo un’anticipazione di ciò che – probabilmente – verrà, un nuovo capitolo necessario per capire come Ryo e Kaori gestiranno la loro relazione. Fa senz’altro sorridere il modo in cui il primo rimanga estremamente ‘dipendente’ dall’amore nonostante lei sia determinatissima a cambiare le sue abitudini.

Questa dinamica è ciò che ha sospinto per anni la serie animata e anche se questa versione diretta da Yuichi Satoh non è parimenti ‘iperattiva’, sarà ricordata quasi sicuramente con più benevolenza di altre venute prima.

Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano di City Hunter, a catalogo dal 25 aprile: