Cortometraggio | Usare un vecchio telefono spalanca oscure dimensioni in Rotary
27/03/2018 news di Redazione Il Cineocchio
Patrick Young e Powell Robinson girano un horror forse un po' confuso, ma dal concept davvero intrigante e che lascia lo spettatore con più dubbi che risposte
Da molti dei cortometraggi che vi abbiamo mostrato in passato abbiamo appreso una grande verità: gli oggetti comuni, all’apparenza i meno spaventosi, celano spesso terrificanti risvolti! Se tale assunto era vero per il gioco da tavolo retrò al centro di Your Date Is Here, lo è altrettanto in Rotary (il cui titolo è curiosamente lo stesso di un altro corto sempre del 2017 e sempre incentrato su un telefono, ma ambientato nel 1968 e diretto da Lorenzo P. Adams) di Patrick Young e Powell Robinson, dove quello che pare un semplice vecchio telefono giallo con la cornetta si rivela, purtroppo per la protagonista, essere ben altro.
Cosa succederebbe quindi se un apparecchio ormai in disuso da anni e non più funzionante si mettesse improvvisamente a squillare? Ebbene, non rispondete assolutamente alla chiamata, perché potrebbe essere un viatico per una serie di dimensioni parallele inquietanti e proiettare voi in altre oscure realtà e creature luciferine nella vostra! Lo sperimenta su sé stessa una giovane ragazza, che subito dopo aver alzato la cornetta si ritrova sbalzata in continuazione da una parte all’altra, avanti e indietro a livello cronologico, ma soprattutto in quello che sembra un inquietante universo alternativo, con tanto di demone antropofago ad aspettarla (o in quel caso siamo forse tornati nel mondo reale … ?).
Non esattamente lineare, dunque, anzi strutturato su continui e poco chiari salti inter-dimensionali, Rotary riesce proprio per questa sua enigmaticità a creare non poca angoscia e un effetto profondamente straniante nello spettatore. Inoltre, il breve film è comunque sia girato e recitato molto bene e il fatto che non venga rivelato pressoché nulla, fa certo venire ancora più voglia di vedere e capirne di più.
In ogni caso, scoprite voi stessi di che cosa si tratta:
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