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Voto: 4.5/10 Titolo originale: Dark Harvest , uscita: 11-10-2023. Regista: David Slade.

Dark Harvest: la recensione del film horror diretto da David Slade (su Prime Video)

17/10/2023 recensione film di Marco Tedesco

Il regista firma un adattamento dal grande potenziale, girato con eleganza ma azzoppato da una sceneggiatura inadeguata

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Le piccole cittadine della provincia americana sono come una calamita nei film horror, luoghi dive si annidano solitamente il mistero e il Male. È in questi ambienti suburbani apparentemente sicuri che le persone celano dei segreti. Le tradizioni sono all’ordine del giorno. L’innocenza è perduta. Per parafrasare il Dottor Loomis di Halloween, “La morte è arrivata nella tua cittadina”. Un avvertimento inquietante, tranne che in questo film, Dark Harvest, la morte ‘è’ la cittadina.

Il regista David Slade (30 giorni di buio) adatta il romanzo omonimo di Norman Partridge. È la storia di un paesotto maledetto che lotta per la sopravvivenza ogni Halloween, mentre il terribile Sawtooth Jack si alza dal suo campo di grano e si incammina verso il centro abitato per mietere vittime.

Se è vero che Dark Harvest – che è finito dritto nel catalogo di Prime Videooffre ben pochi nuovi spunti agli appassionati, con la solita cittadina miserabile abitata da personaggi miserabili e con poche anime pie che cercano disperatamente di fuggirne, la trama offre qualche effetto speciale truce (ma spesso in modesta CGI), una fotografia curata di Larry Smith e un dignitoso commento sul desiderio di scappare.

dark harvest film 2023 posterSiamo nell’Halloween del 1962. Sawtooth Jack ritorna come sempre in questa data, e i diciottenni della città devono passare la notte alla ricerca del mostro prima che le campane della chiesa suonino la mezzanotte.

Questa volta, Jim Shepard (Britain Dalton) uccide con successo la creatura e diventa un eroe dalla comunità. Come premio, la sua famiglia di umile lignaggio riceve una nuova casa e lui un’automobile. Tuttavia, dopo che il ragazzo si è messo in viaggio, non torna più indietro.

Un anno dopo, con la tradizione destinata a ripetersi, il più giovane degli Shepard, Richie (Casey Likes), è determinato a seguire le orme di suo fratello e sconfiggere Sawtooth Jack. Tuttavia, la sua famiglia gli proibisce di competere, spingendolo a scoprire il mistero di quello che è davvero successo a suo fratello e cosa ha a che fare con il ritorno annuale del boogeyman.

Il concept alla base di Dark Harvest – che rimanda inevitabilmente a classici del genere come Jeepers Creepers, Grano rosso sangue e Pumpkinhead – è in fondo pure interessante, e c’è molto potenziale tra le mani di David Slade. Sfortunatamente, il film sbaglia quasi ad ogni svolta.

Uno dei principali problemi di Dark Harvest è che Richie non deve nemmeno partecipare alla ‘caccia’. E sbraca poi completamente quando lui si trova di fronte alle prime avversità. Costantemente enfatizza quanto sia pronto per questa notte, eppure non potrebbe essere meno preparato di così. Nessuno sembra avere un piano solido, il che è strano dato che i partecipanti degli anni precedenti erano così pronti.

È qualcosa che non si può proprio fare a meno di trovare fastidioso, e che rende Richie immediatamente antipatico. La sua evoluzione è troppo ovvia per farci bere una ‘deviazione’ del genere, e danneggia il personaggio. È troppo incapace e fallisce quasi sempre.

Emyri Crutchfield (la serie Fargo) diventa quindi facilmente il membro del cast più in palla, con dark Harvest che ne giova quando è in scena. Il suo minutaggio resta comunque scarso e, alla fine, anche lei soffre di troppa inazione. Un plauso va anche a Jeremy Davies (Black Phone), sempre professionale. Ma tutti gli altri sono piuttosto dimenticabili.

I ragazzi si mescolano infatti al punto che viene da chiedersi come mai gli sceneggiatori si sono presi la briga di dar loro delle storie personali. E assistiamo a così tanti omicidi gratuiti che presto si inizia a perdere il conto. E sebbene un po’ di sana violenza bruta non guasti mai in un horror, una delle grandi rivelazioni ha ben poco senso.

Detto questo, David Slade ha sempre cura dell’aspetto visivo nei suoi film, e qui non fa eccezione. Nel corso dei 90 minuti di Dark Harvest non mancano riprese eleganti. Eppure, avariate sciocche scelte dello script lasciano perplessi. Forse sarebbe meglio spegnere il cervello e semplicemente godersi il film per quello che è, altrimenti la frustrazione non può che salire.

dark harvest film 2023 horrorFa sempre un po’ ridere quando gli adolescenti sono così sicuri di sé e poi un momento dopo falliscono nel compiere quanto promesso. E questo accade ripetutamente in Dark Harvest. E sebbene questo aspetto rispecchi certamente la vita reale, diventa inevitabilmente comico nel film, specie perché entra in conflitto con l’aura ‘leggendaria’ della cittadina.

Non mancano infatti i momenti involontariamente divertenti, su tutti quando i ragazzi si arrabbiano per il digiuno. Sono così capricciosi al riguardo che è difficile non ridere.

Anche le incongruenze nella gestione della violenza sono difficili da comprendere. Un minuto prima ci sono ragazzi troppo spaventati persino per afferrare un’arma, quello seguente sono disposti a uccidere per un po’ di carne. E tutto perché dovevano digiunare? Una motivazione molto debole, specialmente quando tutti conoscono le conseguenze, eppure, nonostante abbiano visto altri essere uccisi davanti a loro, sembrano ancora non avere una marcia in più.

Dark Harvest soffre inoltre costantemente del dilemma tra ‘prenditi un minuto per spiegare il problema’ e il rimanere in silenzio e far montare la tensione. Nessuno dice nulla di significativo quando dovrebbe farlo. Tutto è richieste di aiuto oppure silenzio.

Ad ogni modo, va lodata la conclusione, che quasi (quasi) fa chiudere un occhio su come ci si è arrivati. Il problema, però, è che il finale avrebbe dovuto essere l’intero terzo atto. Avremmo dovuto vedere qualche punizione per le persone cattive, non solo un’implicazione di ciò che accadrà.

Sfortunatamente, le incoerenze e la mancanza di azione di quasi tutti i personaggi rendono Dark Harvest una visione molto deludente. Si arriva ai titoli di coda detestando tutti e senza aver trovato un senso. Che poi sono due sensazioni che un film non dovrebbe lasciare mai, specie se il potenziale lasciava sperare in ben altro.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Dark Harvest, nel catalogo di Prime Video dal 13 ottobre: