Horror & Thriller

Dossier: Bubba Ho-tep di Don Coscarelli, il Re è qui ed è pronto alla lotta

Nel 2002, Bruce Campbell e Ossie Davis erano gli improbabili protagonisti di un horror satirico ispirato da un racconto breve di Lansdale, in cui si ride molto e ci si spaventa poco

Nel 2002, a scuotere la sciattezza dei convenzionali horror americani ci pensava Bubba Ho-tep – Il Re è qui, stranezza cinematografica frutto della mente del regista Don Coscarelli (quello dell’altrettanto ‘anomala’ saga di Fantasmi). Basato su fatti altamente indiscutibili, il film rivela finalmente cos’è successo veramente a Elvis Presley dopo anni di speculazioni in merito e come mai così tante persone sono ancora riluttanti ad ammettere che sia morto.

Infatti, l’uomo sepolto nella tomba del Re sarebbe qualcun altro. A un certo punto, Elvis (un istrionico Bruce Campbell) si stancò semplicemente di essere la più grande star del mondo e decise di perpetrare la più grande bufala della storia del rock ‘n roll, scambiandosi di posto con il suo miglior imitatore.

Quando “Elvis” morì, il vero cantante rimase quindi intrappolato in una vita fatta di parcheggi per roulotte e concerti da quattro soldi, finché non si ruppe l’anca, cadde in coma e finì in una casa di riposo del Texas orientale.

Ed è lì che il settantenne Elvis dovrà ora affrontare la sua più grande sfida. Insieme a un JFK nero (Ossie Davis), si troverà a dover fermare l’antica e malevola mummia succhia-anime Bubba Ho-Tep (Bob Ivy).

Ok, forse il film si prende qualche piccola licenza artistica con i fatti … La sceneggiatura, scritta dallo stesso Don Coscarelli, è infatti basato sull’omonimo romanzo breve di fantasia di Joe R. Lansdale, pubblicato originariamente nel 1994. Tra i titoli più interessanti e bizzarri usciti vent’anni fa (in Italia, dopo il passaggio in alcuni Festival di settore e qualche proiezione ‘speciale’, il pubblico ha invece dovuto aspettare fino al DVD del 2010), Bubba Ho-tep – che è costato appena 1 milione di dollari e si è avvalso per gli effetti speciali della collaborazione ‘amichevole’ di artisti del calibro di Robert Kurtzman, Howard Berger e Greg Nicoteronon ha certo paura di sperimentare e osare.

Elvis Presley (quello vero e suoi interpreti) è apparso in molti film nel corso degli anni, ma questa è la prima volta che è viene presentato come un vecchio eroe d’azione che combatte contro un mostro non morto mentre viene ostacolato nell’impressa dalla sua necessità di usare un deambulatore.

In mezzo a tutta l’oltraggiosità e l’assurdità della premessa, gli spettatori potrebbero però essere sorpresi di sapere che, sebbene questa versione di Elvis sia sostanzialmente caricaturale, è stato fatto a monte un grande sforzo per svilupparlo in un individuo simpatico e multidimensionale.

In più di un’occasione, infatti, il protagonista esprime un sincero rammarico per aver abbandonato sua figlia, e si chiede se Priscilla lo riprenderebbe con sé qualora dovesse venire a sapere che lui è ancora vivo.

Bruce Campbell – all’epoca lontano dai cinema da ben dieci anni – offre qui quella che è probabilmente la migliore imitazione di Elvis mai arrivata sul grande schermo. Dimenticate il Kurt Russell di Elvis, il re del rock di John Carpenter (la recensione); Campbell è il Re. Oltre a interpretarne i manierismi esagerati, la voce e il look, ci mette pure un pizzico di Ash (l’antieroe dei film di La Casa / Evil Dead). Dopo tutto, in Bubba Ho-Tep si parla di alzarsi e prendere a calci qualche culo non morto!

Dal canto suo, Ossie Davis, normalmente un attore ‘serio’, sembra essersi diverto molto a interpretare il Presidente John Fitzgerald Kennedy almeno quanto Donald Pleasance aveva fatto col Sam Loomis della saga di Halloween. A volte, gli attori devono proprio lasciarsi andare e seguire il flusso creativo di copioni insoliti come questo.

Come satira – e come commedia – fuori dagli schemi, Bubba Ho-Tep colpisce nel segno. Come film horror puro, ha invece meno successo. Forse siamo troppo occupati a ridere per essere genuinamente terrorizzati dalle situazioni, ma il personaggio del titolo non è affatto spaventoso e riconosciamo istintivamente che non è affatto all’altezza del carisma dell’Elvis di Bruce Campbell.

Ciononostante, mentre ci si gode questo racconto a basso budget di un egiziano morto e incartapecorito lasciato libero di tornare a seminare il panico in una casa di riposto nel mondo di oggi, non si può fare a meno di chiedersi cosa sarebbe successo se alla regia dei contemporanei blockbuster della Mummia ci fosse stato Don Coscarelli.

Detto questo, con ben pochi dubbi a riguardo, Bubba Ho-Tep li spazza tutti via. Per quel che vale, allo sceneggiatore e regista – che sarebbe tornato dietro alla mdp di un lungometraggio solamente nel 2013, con John Dies at the End – vanno comunque gli elogi e i complimenti degli amanti dei fan del genere, che grazie a filmmaker come lui possono di tanto in tanto riconciliarsi con le produzioni americane (la nostra intervista esclusiva).

Di seguito trovate il full trailer di Bubba Ho-Tep – Il Re è qui:

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Published by
William Maga