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Voto: 7/10 Titolo originale: ルパン三世 カリオストロの城 , uscita: 15-12-1979. Budget: $7,202,188. Regista: Hayao Miyazaki.

Dossier: Lupin III – Il castello di Cagliostro, all’inizio del volo di Hayao Miyazaki

04/03/2024 recensione film di Marco Tedesco

Il classico animato del 1979 mostrava già tutto il talento dell'autore giapponese, che qui gettava le basi della sua poetica successiva

lupin III - Il castello di cagliostro film 1979

Una strategia commerciale che da tempo ormai ha preso saldamente piede in Italia – e che, guardando gli ottimi incassi di ogni nuova (o vecchia …) proposta, la dice lunga sulla volontà del pubblico di optare per tali titoli – è di far uscire nei cinema la riedizione restaurata di un classico (poi ovviamente seguita da relativo DVD o BD, spesso finiti fuori commercio).

L’ultima opera in ordine cronologico a tornare nei cinema (ci era già arrivata nel 2007) è Lupin III – Il castello di Cagliostro. Prodotto alla fine degli anni Settanta, sull’onda del successo del popolarissimo cartone animato, il film rappresenta l’esordio come regista di un lungometraggio di Hayao Miyazaki, che proprio da qui prese l’abbrivio per diventare uno dei più grandi animatori della storia.

LUPIN III - IL CASTELLO DI CAGLIOSTRO film poster 2024È tuttavia l’incredibile capacità di plasmare un mondo fantastico in cui la sete di avventura torna a essere padrona incontrastata dei destini dei vari personaggi (e dell’attenzione degli spettatori) a fare di Lupin III – Il castello di Cagliostro una vera rivelazione per chi non avesse mai avuto grande dimestichezza col mondo degli animi et similia.

Uscito dall’esplosiva mente creativa di Monkey Punch (alias Kazuhito Kato) nel 1967, Lupin III è un ladro gentiluomo proprio come l’Arsène Lupin descritto dallo scrittore Maurice Leblanc a cui è dichiaratamente ispirato, ma – almeno nell’originale a fumetti – dotato di un carattere che non rifugge dal cinismo e dalla violenza. Oltre che dalla sfrenata passione per le belle ragazze.

La serie animata prodotta per la televisione a partire dal 1971, smussava già i tratti più aspri del personaggio e anche certe allusioni sessuali, guadagnando in morbidezza e offrendo al simpatico protagonista sfumature più romantiche e meno snob (a partire dalla scelte delle auto che passano dalla raffinata Mercedes Skk del 1928 alla più popolare Fiat 500).

L’anno in cui infine arriva anche dalle nostre parti, il 1979 (su Rete 4), è – non stranamente – lo stesso in cui in Giappone esce invece nelle sale Il castello di Cagliostro.

La storia catapulta quasi subito Lupin e il suo barbuto amico Jigen nel regno alpino di Cagliostro, sulle tracce di un misterioso falsario in grado di imitare alla perfezione le monete di ogni Stato. Il sogno di un colpo sensazionale passa però in secondo piano per l’incontro imprevisto con l’avvenente principessa Clarisse, erede al trono del regno e ‘obbligata sposa’ del conte reggente, che la tiene prigioniera in un impenetrabile castello.

Liberarla diventa allora la missione primaria di Lupin, sensibile al fascino della fanciulla, ma desideroso anche di smascherare il reggente, che sa essere responsabile dell’illegale attività di stampatore di carta moneta.

I colpi di scena e le invenzioni più o meno fantastiche si inseguono così libere e a rotta di collo: il conte mette in campo il subdolo aiutante Jodo e un esercito di ninja dai guanti acuminati, in aiuto di Lupin e Jigen arriva lo spadaccino Goemon, mentre a fare da terzi incomodi ci si mettono la prosperosa ladra ‘concorrente’ Fujiko e il caparbio ispettore Zenigata, sempre speranzoso di poter acciuffare l’imprendibile ladro.

LUPIN III - IL CASTELLO DI CAGLIOSTRO film 1979 4kAl di là del tratteggio delle personalità o delle abilità nel combattimento dei diversi personaggi, Lupin III – Il castello di Cagliostro riesce a veicolare il gusto purissimo per l’avventura, il godimento fanciullesco di credere a quello che ci sta passando avanti agli occhi sul grande schermo e lasciarsi trasportare dal flusso delle trovate visive fino a diventare noi stessi quasi dei coprotagonisti.

In questo turbinio coinvolgimento sensoriale e insieme di spasso, l’arte del giovane Hayao Miyazaki dimostra già in nuce i talenti che esploderanno pienamente nei film successivi (Nausicaä della Valle del vento uscirà nel 1984), a cominciare dalla seduzione per il volo e dal fascino irresistibile emanato dagli amori incompiuti, com’è quello di Lupin per Clarisse e anche quello, molto più ‘represso’, per Fujiko. Ma Lupin III – Il castello di Cagliostro è anche attraversato da un’evidente vena di romanticismo che dona al pubblico lievi squarci di dolcezza dentro una vicenda che – in fondo – parla di ladri, rapimenti e assassini.

Senza scordare infine i fini rimandi cinefili (il castello di Cagliostro è ispirato a quello disegnato da Paul Grimault per Le Roi e l’oiseau del 1952) e il colto gusto pittorico del regista giapponese (lo scontro tra le opposte fazioni si fa esplosione di fuochi d’artificio).

Così, ogni cosa contribuisce a plasmare l’atmosfera fatata e straordinaria fondamentale per ammantare la visione di Lupin III – Il castello di Cagliostro di fascino e meraviglia. Certo, le animazioni di Hayao Miyzaki sono ancora acerbe rispetto a quelle che arriveranno da lì a qualche anno, quando si sentirà più libero di sperimentare e creare, ma i fondamenti della sua poetica sono palesi, specie in retrospettiva.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di Lupin III – Il castello di Cagliostro, nei cinema SOLO il 4, 5, 6 marzo: