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Voto: 6/10 Titolo originale: Over the Top , uscita: 13-02-1987. Budget: $25,000,000. Regista: Menahem Golan.

Dossier: Over the Top di Menahem Golan, Sly e il braccio di ferro come redenzione

11/09/2024 recensione film di Marco Tedesco

Nel 1987 il boss della Cannon dirigeva un prodotto sportivo insolito, che dava alla star la possibilità di mettersi in gioco con un ruolo meno macho

Uscito nel 1987, Over the Top rappresenta una combinazione particolare di dramma familiare e sportivo ambientato nel mondo del braccio di ferro. Diretto da Menahem Golan, il boss della Cannon Films, è un progetto insolito che cerca di unire la fisicità e l’azione tipiche dei progetti di Sylvester Stallone con una storia più intima, centrata sulla relazione padre-figlio.

Nonostante l’accoglienza critica e commerciale mista all’epoca della sua uscita, Over the Top ha conquistato nel tempo un certo status di cult movie, specialmente per gli appassionati di cinema degli anni ’80 e dei film sportivi.

La storia si sviluppa attorno a Lincoln Hawk (Stallone), un camionista che partecipa a tornei di braccio di ferro per vivere. Dopo molti anni di assenza, Lincoln cerca di riconnettersi con il figlio, Michael Cutler (interpretato da David Mendenhall), dopo la morte della moglie. Michael è stato cresciuto dal nonno materno, Jason Cutler (interpretato da Robert Loggia), un ricco e potente industriale che disprezza Lincoln e lo considera inadeguato per il ruolo di padre.

Il film segue il viaggio fisico ed emotivo di Hawk e Michael, mentre si conoscono e costruiscono un rapporto, nonostante le tensioni e i tentativi di Cutler di tenerli separati.

over the top film 1987 locandinaLe tematiche centrali di Over the Top sono la redenzione personale e il rapporto padre-figlio. Lincoln è infatti un uomo che cerca di riscattarsi, non solo attraverso le competizioni di braccio di ferro, ma soprattutto dimostrando di essere un padre amorevole e degno di rispetto. La sua battaglia per conquistare l’affetto del figlio si intreccia con la sfida più fisica e simbolica del torneo di braccio di ferro, dove cerca di vincere per garantire a Michael un futuro migliore.

Il film esplora anche il conflitto tra classi sociali, rappresentato dal contrasto tra la vita umile di Lincoln, camionista e outsider, e quella agiata di Jason Cutler, un uomo che usa il potere e la ricchezza per controllare la vita di suo nipote. La battaglia di Lincoln non è solo contro i suoi avversari sportivi, ma anche contro un sistema che lo vede come un perdente, un uomo che deve guadagnarsi il rispetto attraverso la forza e la perseveranza.

Uno dei punti di forza di Over the Top è certamente il cast, che, oltre a Stallone, include attori di grande esperienza e talento. Robert Loggia, nel ruolo di Jason Cutler, è l’antagonista principale, interpretando il ruolo del ricco e arrogante nonno di Michael con un’intensità che rende credibile il suo disprezzo per Lincoln e il suo desiderio di tenere il ragazzino lontano da lui. Il suo personaggio rappresenta la figura del patriarca che esercita un controllo eccessivo sui familiari, un tema che appare spesso nei film degli anni ’80, ma che qui si intreccia con il contesto sportivo e familiare.

David Mendenhall, nel ruolo di Michael Cutler, offre una performance convincente come il giovane figlio che si trova tra due mondi contrastanti: quello di suo padre, un uomo semplice ma amorevole, e quello del nonno, opulento ma freddo. Sebbene alcune recensioni abbiano criticato la sua interpretazione come troppo ingenua, Mendenhall riesce a trasmettere la vulnerabilità e il conflitto interiore del personaggio, rendendo il viaggio emotivo di Michael un punto focale della narrazione.

Nel ruolo di Bob ‘Bull’ Hurley, il principale avversario di Lincoln nel torneo di braccio di ferro, troviamo Rick Zumwalt, un vero campione di braccio di ferro nella vita reale. Hurley è l’incarnazione della forza bruta e della violenza, e il confronto finale con Lincoln rappresenta il culmine della tensione fisica e simbolica. La sua presenza dona autenticità alle scene di competizione e crea un antagonista fisico credibile per Sly.

Il film include anche figure minori, come Terry Funk, celebre wrestler professionista, che interpreta uno degli scagnozzi di Cutler, contribuendo ad arricchire l’atmosfera di tensione attorno al protagonista. Anche se il suo ruolo è marginale, aggiunge ad Over the Top un ulteriore strato di intimidazione.

over the top film 1987Come intuibile, Over the Top è un prodotto emblematico della cultura cinematografica degli anni ’80, in cui i film sportivi erano particolarmente popolari. Stallone, già noto per aver consolidato il genere con la saga di Rocky, che nel 1985 aveva raggiunto il culmine con Rocky IV, tenta qui di esplorare un contesto sportivo meno tradizionale rispetto alla boxe.

Mentre la saga di Rocky Balboa rappresentava infatti la lotta dell’uomo comune contro avversità apparentemente insormontabili nel mondo della boxe, Over the Top cerca di raccontare una storia simile nel mondo del braccio di ferro.

Negli anni ’80, film come Karate Kid (1984) di John G. Avildsen e Crazy for You – Pazzo per te (1985) di Harold Becker, avevano portato in primo piano le storie di giovani che affrontavano sfide sportive e morali, con la competizione che diventava una metafora della crescita personale. Anche Over the Top si inserisce in questo filone, ma con un twist: qui il protagonista non è un giovane che si affaccia alla vita adulta, ma un uomo già formato, che lotta per riconquistare il figlio e ridefinire il suo ruolo di padre.

Un altro aspetto che distingue Over the Top dagli altri film sportivi dell’epoca è l’enfasi sul braccio di ferro, uno sport molto meno popolare rispetto alla boxe o al karate. Questa scelta gli permette di distinguersi, pur mantenendo i temi chiave del genere sportivo: la determinazione, la perseveranza e la necessità di superare le proprie paure. In Over the Top, il braccio di ferro diventa una metafora per la forza interiore di Lincoln e per la sua capacità di affrontare non solo i suoi avversari, ma anche le difficoltà della vita.

Quando uscì nel 1987, Over the Top ricevette recensioni contrastanti. Alcuni critici elogiarono il tentativo di Stallone di interpretare un ruolo più emotivo e umano rispetto ai suoi personaggi più noti, ma molti trovarono la trama troppo prevedibile e semplificata. Variety, ad esempio, notò che il film non riusciva a bilanciare il dramma familiare con le sequenze sportive, creando una certa confusione tonale. Tuttavia, la performance di Sly fu generalmente apprezzata, così come quella di Robert Loggia.

Anche dal punto di vista commerciale non fu un grande successo, incassando meno rispetto ai titoli precedenti di Stallone, come Rocky IV o Rambo: First Blood Part II (1985). La scelta di uno sport poco conosciuto come il braccio di ferro potrebbe aver limitato l’appeal del film presso il grande pubblico. Tuttavia, nel corso degli anni, Over the Top ha guadagnato una sorta di status di cult, specialmente tra i fan di Stallone e del cinema degli anni ’80.

Rick Zumwalt in Over the Top (1987)Un elemento che contribuì al fascino di Over the Top è la sua colonna sonora, che riflette lo stile tipico degli anni ’80. Tra i brani principali troviamo “Meet Me Half Way” di Kenny Loggins, una ballata che accompagna i momenti più emotivi del film, e brani rock energici come “Winner Takes It All” di Sammy Hagar, che sottolineano le scene di competizione. La musica, come spesso accade nei lungometraggi di quel decennio, svolge un ruolo importante nell’amplificare l’impatto emotivo delle scene.

Nonostante le critiche ricevute all’epoca, Over the Top è diventato nel tempo una pietra miliare della cultura pop degli anni ’80. La sua estetica, la storia di redenzione e il tema della paternità lo rendono un’opera che, pur con i suoi difetti, riesce ancora oggi a coinvolgere il pubblico. Stallone, che in quegli anni era già un’icona del cinema d’azione, offre una performance che mescola forza fisica e vulnerabilità emotiva, confermandosi un attore capace di attraversare diversi generi.

Insomma, Over the Top è un film che, pur non essendo tra i più noti e apprezzati di Sly, ha trovato un posto speciale nel cuore di molti spettatori. La sua miscela di dramma familiare, azione sportiva e temi di riscatto personale lo rende un’opera rappresentativa del cinema degli anni ’80. Seppur limitato da una trama semplice e da un cast secondario non sempre approfondito, riesce a trasmettere emozioni sincere e a intrattenere, soprattutto grazie alla forza di Stallone e alla sua capacità di portare sullo schermo un personaggio vulnerabile e determinato.

Di seguito trovate la scena finale di Over the Top: