Voto: 7/10 Titolo originale: おもひでぽろぽろ , uscita: 20-07-1991. Regista: Isao Takahata.
Dossier: Pioggia di Ricordi di Isao Takahata, il potere del passato che plasma il presente
05/07/2024 recensione film Pioggia di ricordi di Gioia Majuna
Nel 1991 il regista giapponese tornava sulla scene con un'opera delicata e riflessiva, sempre attenta al quotidiano
In Pioggia di Ricordi (Only Yesterday) di Isao Takahata c’è una scena in cui una famiglia, seduta a tavola, fissa un ananas fresco. Non ne avevano mai visto uno prima, con le sue foglie appuntite e la sua buccia pungente. “Ci sono dei frutti inusuali in quei paesi caldi …”, mormora la nonna.
Una serie di primi piani si sofferma sui dettagli: affettare con cura la buccia, tagliarla in quarti, rimuovere la parte legnosa e pallida al centro con un colpo di coltello, dividere la polpa gialla in triangoli ordinati.
Infine, si comincia a mangiare. Taeko, la figlia più giovane nonché eroina della storia, dà un generoso morso. Mastica pensierosa. “È duro …”, dice tra un boccone e l’altro.
“Non è un gran che dolce eh?”. Una delle sue sorelle maggiori aggiunge. “La banana è ancora il re della frutta!”, dice un’altra sorella.
È un esempio di come Isao Takahata utilizzi l’animazione per dare una nuova prospettiva al quotidiano. Nel suo film precedente, La Tomba delle Lucciole del 1988, il regista giapponese aveva esplorato le devastazioni della guerra sui più piccoli, per un effetto devastante come una stilettata nello stomaco.
Pioggia di Ricordi, uscito per la prima volta nel 1991, vede Isao Takahata immerso in uno stato d’animo più riflessivo ma non meno attento. È la semplice storia di Taeko, ora ventisettenne single che vive e lavora a Tokyo. Ci uniamo a lei mentre si concede una vacanza di lavoro nella zona rurale di Yamagata, lontano dal trambusto della città.
Per lo sconcerto dei suoi colleghi, che le consigliano un soggiorno in un hotel di lusso, Taeko vuole invece trascorrere i suoi 10 giorni di vacanza lavorando nei campi, raccogliendo i fiori che da generazioni vengono usati per produrre la tipica tintura rossa. Tutto questo fa parte del desiderio romantico di Taeko di uno stile di vita che immagina più semplice ma in qualche modo più onesto, più legato alla natura e alla terra.
E mentre Taeko si reca a Yamagata su un treno notturno, la sua mente viaggia nel passato: a quando era in quinta elementare.
Isao Takahata si muove sottilmente – e brillantemente – tra l’infanzia di Taeko negli anni ’60 e l’età adulta negli anni ’80 con un montaggio quasi invisibile; all’inizio, il modo in cui discerniamo tra passato e presente è attraverso i morbidi acquerelli degli sfondi nelle scene dell’infanzia di Taeko.
L’uso dello spazio bianco suggerisce una nebulosità che contrasta vividamente con la pittura spessa e i colori intensi del presente. Gradualmente, però, le due cose confluiscono fino a quando, alla fine della storia, passato e presente si fondono.
La seconda parte di Pioggia di Ricordi introduce la crescente amicizia di Taeko con Toshio, un agricoltore che ha abbandonato il lavoro d’ufficio per dedicarsi al tipo di vita che Taeko aveva solamente sognato. La nonna di Toshio suggerisce a Taeko di fare lo stesso: mollare il suo lavoro a Tokyo, sposare Toshio e stabilirsi da quelle parti per lavorare come agricoltrice.
Il che pone una domanda: Taeko vuole davvero adattarsi alla dura realtà della vita rurale, o è solo innamorata dell’idea romantica che se ne ha?
Ispirato all’omonimo manga di Hotaru Okamoto e Yūko Tone, Pioggia di Ricordi è un film di tranquille prese di coscienza e sottili delusioni piuttosto che di momenti drammatici da restare con il fiato sospeso. Il doppiaggio stesso sottolinea l’approccio pacato dell’opera animata.
Quest’aria delicata, per non parlare della durata di un paio d’ore, potrebbe scoraggiare alcuni fan della produzione più fantastica dello Studio Ghibli, ,a d’altra parte c’è anche qualcosa di rilassante e delizioso nel tempo che Isao Takahata si prende per esplorare la vita interiore dei suoi personaggi.
Attraverso di loro, descrive come il passato plasmi il presente e come i ricordi possano balenare nella nostra mente come piccoli pacchi spediti da momenti lontani.
Taeko è un’interessante rivisitazione dell’eroina tipica dello Studio Ghibli; da bambina è pessima in matematica e pignola nel mangiare. La tragedia è del tutto assente dal suo background familiare, ma c’è comunque qualcosa di toccante nel rapporto distante con il padre impiegato, che passa la maggior parte del tempo a tavola a leggere un giornale, o nel modo in cui le sue sorelle si agitano per la sua incapacità di dividere le frazioni.
E poi ci sono quei momenti occasionali in cui Isao Takahata lascia trasparire un piccolo raggio di fantastico, come l’accattivante sequenza in cui Taeko si prende una cotta per uno dei suoi compagni di scuola.
Per un attimo, l’intero film si innamora di lei. Come nella vita, questi momenti sono tanto più significativi quanto più sono fugaci.
Di seguito trovate il trailer italiano di Pioggia di Ricordi, per la prima volta assoluta nei nostri cinema dal 4 al 10 luglio:
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