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Doug Bradley su Hellrasier: “In questa foto del 1976 con Clive Barker c’è l’origine di tutto”

28/02/2018 news di Redazione Il Cineocchio

L'interprete di Pinhead in molti film della saga horror ha ripescato dal cassetto dei ricordi una primizia per tutti i fan dei Cenobiti

Come ogni fan che si rispetti sa bene, Doug Bradley ha dato volto al ‘prete infernale’ Pinehad nella maggior parte dei film della saga horror di Hellraiser iniziata 31 anni fa. Tuttavia, il leader dei temibili Cenobiti è apparso per la prima volta sulle pagine di Schiavi dell’Inferno (Hellbound Heart) di Clive Barker, un racconto del 1986 che lo scrittore inglese ha poi adattato per il grande schermo dodici mesi dopo. Gli appassionati più accaniti di Barker potrebbero già esserne a conoscenza grazie alle storie di Bradley, ma le origini di Pinhead risalgono a molto tempo prima in effettwi.

Stando a Wiki: “La prima incarnazione di Pinhead è apparsa in Hunters in the Snow, un’opera teatrale del 1973 con Doug Bradley nel ruolo dell’Olandese [Dutchman], un inquisitore e torturatore non morto. Un film successivo, intitolato The Forbidden, girato in 16 millimetri e in bianco e nero, comprendeva un oggetto di scena a forma di blocco di legno con sei chiodi piantati, che creava ombre distorte a seconda di come lo si illuminava.”

Come la storia ci racconta, Clive Barker finì per reinventare quel curioso oggetto come base per l’aspetto di un nuovo inquisitore e torturatore: Pinhead, interpretato proprio dal suo amico Doug Bradley.

Ora, l’attore ha scelto la propria pagina Facebook per condividere una foto d’epoca con i suoi follower, in cui lui e lo scrittore sono immortalati sul set di Liverpool di The Forbidden nel 1976 e sul lato sinistro, praticamente ‘invisibile’, si intravedono spuntare i chiodi che da lì a un decennio sarebbero finiti sulla sua testa nel primo film di Hellraiser!

Questa le sue parole:

Osservate attentamente il bordo inferiore sinistro della cornice, proprio di fronte al mio braccio, e vedrete un mucchio di chiodi sporgere dalla cornice. Clive aveva preso un blocco di legno, l’aveva dipinto di bianco e (se ricordo bene questo dettaglio) aveva aggiunto una griglia nera. Ad ogni intersezione, aveva martellato un chiodo da 6″ [15 cm] nel blocco.

L’idea era di filmarlo con una luce che oscillasse avanti e indietro di fronte ad esso. In negativo, questo sarebbe apparso come uno sfondo nero con una griglia bianca e ombre bianche date dai chiodi che oscillavano avanti e indietro. 

I chiodi infilati in una griglia svolazzavano accanto a me. Totalmente tipico del genio di Clive che se ne sarebbe venuto fuori con questa idea e dieci anni dopo, prima in Schiavi dell’Inferno e poi in Hellraiser, desiderasse antropomorfizzare e animare quell’immagine. E il resto è storia. 

Di seguito il post integrale di Bradley con la clamorosa immagine:

Fonte: FB

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