Voto: 5.5/10 Titolo originale: Drop , uscita: 10-04-2025. Budget: $11,000,000. Regista: Christopher Landon.
Drop – Accetta o Rifiuta: la recensione del film di dating di Christopher Landon
16/04/2025 recensione film Drop - Accetta o rifiuta di Gioia Majuna
Meghann Fahy e Brandon Sklenar sono al centro di un thriller che ha qualche buona intenzione, e basta

È sempre un’esperienza straniante quando un film horror volutamente camp riesce a tirar fuori qualcosa di autenticamente emotivo, anche solo per un minuto. Drop – Accetta o Rifiuta, diretto da Christopher Landon (Auguri per la tua morte) per la Blumhouse, si accontenta in genere di essere esattamente ciò che ci si aspetta dalla sua premessa: un film su un appuntamento andato malissimo, reso tale dal continuo controllo compulsivo del cellulare durante la cena.
Violet (interpretata da Meghann Fahy), madre single e sopravvissuta a una relazione violenta, si trova in un elegante ristorante panoramico insieme al fotografo Henry (Brandon Sklenar), affascinante e apparentemente perfetto, ma la situazione precipita quando Violet inizia a ricevere meme minacciosi e messaggi da qualcuno che ha preso in ostaggio suo figlio e vuole che lei esegua esattamente ciò che viene richiesto, pena la morte del bambino. Il colpevole è chiaramente all’interno del ristorante, vista la distanza massima di 15 metri per effettuare questo tipo di airdrop, ma chi potrebbe essere? E qual è davvero il suo scopo?
Girato quasi interamente in un’unica location e costruito attorno a giganteschi messaggini testuali che compaiono sullo schermo come parte integrante della minaccia, Drop – Accetta o Rifiuta prosegue la filmografia di Landon specializzata in questo tipo di horror high concept e dal tono ironico, ma c’è ben di peggio tra le indulgenze del cinema contemporaneo.
C’è un’autentica dose di divertimento nel vedere Meghann Fahy lanciare sguardi furtivi e oscillare freneticamente tra la voglia di fuggire e il tentativo di mantenere in piedi l’appuntamento usando qualsiasi oggetto le capiti a tiro.
Anche alcuni personaggi secondari ottengono qualche buona battuta, anche se è evidente che il regista – dichiaratamente gay – riservi un’attenzione particolare al personaggio di Jeffery Self, un cameriere ex comico dell’improvvisazione dall’atteggiamento marcatamente queer, nello stile di Stephen Stucker, che oscilla tra il divertente e il fastidioso a seconda della qualità delle gag.
In altre parole, ciò che viene messo in scena non ha grande sostanza, ma Drop – Accetta o Rifiuta riesce a mantenere un buon ritmo e a gestire lo spazio con energia frenetica, man mano che Violet si ritrova a dover indirizzare le sue azioni contro un Henry sempre più confuso, colpevole di aver scattato fotografie compromettenti a un sindaco corrotto (il cui cognome, Adams, è una scelta ironica considerando che è il sindaco di Chicago …).
L’aspetto più inquietante di Drop – Accetta o Rifiuta è legato alla condizione di Violet come sopravvissuta a violenze domestiche, oggi impegnata a sostenere altre vittime dopo che il marito abusivo si è tolto la vita davanti a lei. Questo è l’unico elemento che appare davvero oscuro, non solo per la tinta horror-comedy ma per la sua gravità reale, ed è anche ciò che ispira l’unico momento autenticamente toccante del film: quando il sensibile Henry pronuncia un sorprendente monologo che diventa quasi una tesi, spiegando come “gli abusatori vogliono solo distorcere la tua percezione fino a farti dimenticare cosa sia una relazione normale”.
È un passaggio commovente in un’opera che sembra altrimenti contenta di ridere di tutto, e per un attimo dà l’impressione che Drop – Accetta o Rifiuta voglia davvero puntare più in alto. Purtroppo, è proprio da lì che comincia a scivolare verso la genericità.
Veniamo a sapere chi è il colpevole e quali siano le sue motivazioni — che però non hanno alcun legame con il tema della violenza domestica — e poi Violet si precipita a casa per salvare il figlio. Intorno a questo nucleo narrativo, Landon costruisce un numero eccessivo di finti colpi di scena, in cui le persone buone vengono accoltellate o colpite a distanza ravvicinata solo per rivelare di avere riportato una banale ferita superficiale.
A tutto questo si aggiunge una fedeltà fin troppo rigida all’idea di una trama ultracontemporanea e ipertecnologica, il che fa sì che i momenti più intensi restino sospesi a mezz’aria, lasciando lo spettatore — proprio come Henry — a domandarsi se le oscillazioni tra sincerità e affettazione siano affascinanti o semplicemente fastidiose.
Di seguito trovate il secondo trailer internazionale di Drop – Accetta o Rifiuta, nei cinema dal 17 aprile:
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