Voto: 6/10 Titolo originale: Encounter , uscita: 03-12-2021. Regista: Michael Pearce.
Encounter – L’incontro: la recensione del film fanta-paranoide di Michael Pearce (su Prime)
10/12/2021 recensione film Encounter - L'incontro di Marco Tedesco
Riz Ahmed e Octavia Spencer sono i protagonisti di un thriller Rated-R abilmente in bilico tra dramma esistenziale e crescente paranoia
La fantascienza ultraterrena incontra il realismo psicologico molto concreto nell’impressionante Encounter – L’incontro, ultima fatica del regista e co-sceneggiatore Michael Pearce dopo il brillante Beast del 2017. Vantando l’ennesima performance straordinaria di Riz Ahmed, le cui sfumature sono superbamente amplificate dalla colonna sonora in lenta mutazione ad opera di Jed Kurzel, questo film – classificato Rated R e distribuito da Prime Video in esclusiva in Italia – è un prodotto ‘di genere’, in equilibrio tra esperienza personale tangibile e crescente paranoia, una fusione commovente di mondi interni ed esterni in cui stress familiari e spettri extraterrestri si scontrano.
Come L’uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg, verso cui ha un debito di tono, Encounter si apre con immagini di oggetti che precipitano attraverso l’atmosfera verso la superficie del nostro pianeta. Da qui passiamo ai primi piani di insetti in stile Velluto Blu, che illustrano vividamente i microbi alieni che entrano nell’ecosistema. Quindi finiamo nel territorio di Apocalypse Now, mentre il Malik Khan di Ahmed si sveglia nella sua stanza d’albergo. “Questa violenza è endemica”, proclamano i telegiornali circa una serie di rivolte. “È come una malattia che sta infettando un’area sempre più in crescita”.
Marine decorato, Malik è ora immerso in una battaglia segretissima contro microscopici invasori spaziali – e gli sta chiaramente entrando sotto la pelle. Sente gli insetti nel muro e si copre ossessivamente di spray per insetti. Una notte si intrufola addirittura nella casa della sua ex moglie e riunisce i suoi giovani figli, Jay e Bobby (i notevoli Lucian-River Chauhan e Aditya Geddada), dicendo loro che stanno per fare un viaggio a sorpresa.
“Perché hai foto di mostri?” chiede un bambino dopo aver frugato nel suo bagaglio. “Non sono mostri”, risponde Malik. “Sono microrganismi non terrestri”, invasori che vivono all’interno dei loro ospiti, controllando le loro azioni. Apparentemente, la mamma dei ragazzi ha già ceduto a queste spore spaziali, così come un poliziotto che ferma Malik nel cuore della notte e nei cui occhi vede segni rivelatori di infezione.
Nell’evocazione di Michael Pearce di una minaccia latente che porta il protagonista alla fissazione estrema c’è un forte afflato di Bug – La paranoia è contagiosa di William Friedkin (la recensione). Dal ritmo sempre più frenetico della zanzariera elettrica sulla veranda dei suoi figli a un primo piano della loro madre che cade preda di una zanzara (“Mi mangiano viva oggi!”) e poi si ammala misteriosamente, sono i piccoli dettagli a fare la differenza in Encounter.
Come in ogni altro film road-trip per famiglie, c’è anche dell’umorismo. “È ufficiale: siete entrambi infetti”, scherza Malik quando i suoi figli gli dicono di spegnere la musica heavy metal a tutto volume che suona dalla sua autoradio, preferendo le melodie K-pop e Barbra Streisand. Nel frattempo, in una narrazione parallela, il premio Oscar Octavia Spencer cerca di mantenere i piedi per terra nei panni dell’ufficiale per la libertà vigilata Hattie Hayes, donna che punta forte sul “beneficio del dubbio” e che si ritrova rinchiusa in un mondo da incubo fatto di “annientatori di famiglie” e sospetti rapimenti quando le si palesano alcuni agenti governativi.
All’inizio, Encounter sembra seguire le orme di thriller soprannaturali di M. Night Shyamalan come Signs o E venne il giorno, film in cui un certo tipo di apocalisse inizia silenziosamente prima di trasformarsi in un cataclisma globale. Ma Joe Barton (che ha scritto la sceneggiatura originale) è più interessato alla narrazione interiore, collegando sottilmente le attuali lotte di Malik con le cicatrici che gli hanno indotto il disturbo da stress post-traumatico delle precedenti battaglie.
Dopo aver cercato di proteggere i suoi figli dal loro scopo più terribile vendendo questa “missione di salvataggio” come un gioco, Malik scopre che le favole si trasformano in realtà. “Non sei più un bambino”, dice a un certo punto a Jay, “non puoi esserlo”, suggerendo che circostanze terribili hanno già privato il piccolo della sua infanzia. Oppure, forse, indica una crescente consapevolezza della fallibilità del padre, vero campanello d’allarme per i bambini.
Il cameratismo in stile ‘tre moschettieri’ viene invocato mentre il trio dichiara che “le famiglie si prendono cura l’uno dell’altro”, anche se le crepe nell’armatura da guerriero del papà vengono messe a nudo. Le performance terribilmente coinvolgenti e naturalistiche dei giovanissimi Lucian-River Chauhan e Aditya Geddada aggiungono peso emotivo a Encounter, rendendolo alla fine un affare di famiglia.
Nel frattempo, il direttore della fotografia Benjamin Kračun, che Michael Pearce ha indirizzato verso L’invasione degli ultracorpi e Paris, Texas come punti di riferimento da tenere a mente, delinea con cura le mutevoli prospettive di Encounter, scivolando tra punti di vista soggettivi e oggettivi, enfatizzando gli elementi alieni della storia senza mai perdere di vista il suo nucleo umano.
Di seguito trovate il full trailer internazionale di Encounter – L’incontro, nel catalogo di Amazon Prime Video dal 10 dicembre:
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