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Esclusivo | Fabrizio De Tommaso presenta la mostra ‘Calibro Acrilico’ (intervista allo Spazio WOW)

22/01/2020 news di Alessandro Gamma

Abbiamo fatto quattro chiacchiere col giovane copertinista di Morgan Lost, facendo un po' il punto della sua carriera in occasione della sua prima mostra personale

fabrizio de tommaso - calibro acrilico wow

Quasi sicuramente noto al grande pubblico dei lettori di fumetti Bonelli per il suo lavoro come copertinista per la collana Morgan Lost, il 34enne Fabrizio De Tommaso ha in realtà alla spalle importanti lavori come disegnatore anche per la testata ‘cugina’ Dylan Dog e collaborazioni prestigiose con Ferrari, Sky Arte e Ford.

fabrizio de tommaso - calibro acrilico wowAll’esordio come fumettista per iComics (Kawama Editoriale) e Xcomics (Coniglio Editore), è seguito nel 2009 l’insegnamento presso la Scuola Internazionale di Comics, prima della consacrazione definitiva nell’autunno del 2015, appunto con sulle copertine della neonata serie Morgan Lost, creata per Sergio Bonelli Editore dallo sceneggiatore Claudio Chiaverotti. Opere capaci di colpire per lo stile pittorico, le atmosfere dark e disturbanti, dove talvolta il protagonista nemmeno compare.

Ora, il WOW Spazio Fumetto di Milano (viale Campania 12) ha deciso di dedicare a Fabrizio De Tommaso una mostra personale, intitolata adeguatamente Calibro Acrilico, che intende ripercorre fin qui la carriera del giovane artista brindisino (trapiantato a Roma) attraverso l’esposizione di oltre 50 opere originali, compreso un fumetto inedito e illustrazioni realizzate per uno sketchbook attualmente in lavorazione.

I visitatori posso così ammirare (fino al 9 febbraio, ingresso libero) da molto vicino le copertine e le illustrazioni realizzate da Fabrizio De Tommaso per editori quali Cosmo (Un eroe una battaglia: Le nebbie di Caporetto) e SaldaPress (Agente Allen) o che raffigurano personaggi come Batman e John Constantine. Non manca naturalmente una sezione dedicata interamente alla collaborazione con la Sergio Bonelli Editore, con l’esposizione delle copertine di Morgan Lost e la miniserie del 2018 che vede l’incontro tra il personaggio di New Heliopolis e Dylan Dog, oltre alle tavole originali delle due storie di Dylan Dog, ‘Il saldo’ e ‘La macchina umana’.

Proprio in occasione dell’inaugurazione della mostra Calibro Acrilico abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Fabrizio De Tommaso.

Quando hai saputo della possibilità di allestire una mostra in tuo onore, e come hai ‘reagito’? Pensi che sia un po’ prematura, visto che sei così giovane?

fabrizio de tommaso - calibro acrilico dylanL’ho saputo circa sei mesi fa. È un po’ strano, non ho ancora ben realizzato che sia stata messa in piedi questa mostra personale … è la prima volta … ma è molto figo! Sul fatto che sia prematuro organizzarla non so, ma direi di no. Ovviamente, come tutti, quando riguardando dopo tempo certi lavori sono pienamente contento solo di pochi … Sai, quando stai settimane dietro a un pezzo finisce che perdi di vista i possibili errori e arrivi al momento della consegna che non sei mai davvero soddisfatto, a parte qualche eccezione, soprattutto le tavole più sofferte. 

Ora che sono tutte nello stesso posto ‘in fila’, dai più vecchi agli ultimissimi pezzi, come giudichi la tua ‘evoluzione’ nel modo di dipingere di questi anni?

Diciamo che ho imparato a dipingere lungo la strada. Ho cominciato a dipingere le copertine che ancora non avevo una grandissima esperienza col colore, quindi ho affinato la mia tecnica un po’ alla volta. Ed è anche per questo che non sono molto contento rivedendo i primi lavori, perché sono ‘vecchi’.

Come mai dalle prime 15 copertine disegnate in bianco e nero e poi colorate in digitale sei passato poi a realizzarle direttamente a colori?  

Inizialmente, Claudio Chiaverotti mi chiedeva di provare un colore piuttosto che un altro prima di andare in stampa, quindi sarebbe stato impossibile per me cambiarlo ‘al volo’ se avessi realizzato già in partenza la copertina dipinta a colori. Poi, prendendo la mano ed essendomi un po’ guadagnato la sua fiducia, sono passato direttamente a colorarle subito, anche perché l’impatto finale è decisamente diverso rispetto al colore digitale. All’inizio era molto più macchinosa la realizzazione di una copertina, mentre ora capita che non mandi più a Claudio nemmeno la bozza di quello che intendo fare, perché mi sento più sicuro. Anche se pecco ancora un po’ di velocità!

fabrizio de tommaso - calibro acrilico (3)Quanto può ancora evolvere il tuo tratto? Che tipo di ricerca fai per migliorarti ulteriormente?

Faccio molta ricerca fotografica, cercando di raggiungere un miglior livello di realismo e disegnando soggetti il più piccoli possibile. Ad esempio, le caricature o i soggetti ‘insoliti’ che posto sui miei canali social li vedo proprio come una ricerca pittorica fatta però con divertimento, non sono esercizio in senso classico ma piuttosto un modo per ‘staccare’.

A quali artisti hai guardato / guardi invece come ispirazione?

Spazio da quelli più storici e blasonati come Norman Rockwell al contemporaneo Jeremy Geddes, e molto spesso guardo ai pittori in senso stretto, del presente e del passato, per capire come siano arrivati a certe soluzioni. Ma seguo molto anche i lavori di quegli artisti degli anni ’60 e ’70 che realizzavano locandine e manifesti per il cinema, che adottavano soluzioni che univano impostazione pittorica e ricerca grafica, mettendole in contrasto. Mi interesso però anche a chi lavora col digitale, come Gigi Cavenego, che adoro ed è in grado di trovare soluzioni interessantissime.

Vista la piega che ha preso la tua carriera, ti consideri solo un illustratore ora oppure c’è ancora spazio in futuro per rivederti un una storia sequenziale?  

Spero di proseguire su questo percorso, ma non precludo niente. Mi piacerebbe magari fare una storia breve a colori di Dylan Dog, come quelle che si vedono nel Color Fest. Al momento però ho altri progetti in ballo, quindi toccherà aspettare!

Per chiudere in bellezza, di seguito trovate invece il video dello sketch di Morgan Lost eseguito da Fabrizio De Tommaso al WOW Spazio Fumetto: