[esclusivo] Intervista a Mehmet Cerrahoglu, il baba di Baskin – La Porta dell’Inferno
13/11/2016 news di Alessandro Gamma
Abbiamo fatto due chiacchiere con il terribile villain dell'horror di Can Evrenol, che ci ha svelato come ha avuto la parte e quali sono i suoi prossimi progetti
Uscito da qualche mese anche in Italia per il mercato home video con il sottitolo La Porta dell’Inferno, Baskin, folgorante esordio al lungometraggio del regista turco Can Evrenol (la nostra intervista esclusiva), che ha destato grande impressione fin dalla sua presentazione al Toronto International Film Festival del 2015, è rimasto nella mente – e negli occhi – degli spettatori soprattutto per la mefistofelica interpretazione di Mehmet Cerrahoglu, che ha dato vita a uno dei villain più terrificanti apparsi negli ultimi tempi sul grande schermo, chiamato semplicemente baba (padre).
Abbiamo fatto due chiacchiere con l’attore, che ha esordito proprio in Baskin, per capire come è arrivato ad ottenere la parte e come si è calato nel personaggio.
Come hai conosciuto Can Evrenol?
Ho incontrato Can la prima volta mentre lui stava iniziando a lavorare al cortometraggio di Baskin, nel 2013. Sono iscritto da una quindicina di anni a un’agenzia per attori di cinema e lui cercava un attore dal viso molto particolare, bruciato. Non appena ha visto le mie foto, mi ha scelto senza pesarci troppo. Ho quindi avuto la possibilità di parlare con Can e abbiamo fatto subito amicizia. Ha visto che ero molto appassionato e avevo voglia di fare il film a ogni costo, e così gli ho detto di darmi un piccolo ruolo. Dopo alcuni mesi Can mi ha richiamato e mi ha fatto partecipare al corto, dove avevo davvero un ruolo piccolissimo. Anche se ci conoscevamo da poco, lui ha capito le mie capacità e mi ha dato fiducia, e questo mi ha reso molto contento. Can mi disse che al cinema o in TV non si era mai vista una faccia come la mia. Ho da sempre voluto entrare nel mondo del cinema, ma nessuno me ne aveva mai dato l’occasione. Ringrazio molto Can per l’opportunità.
Cosa facevi in attesa di avere questa tua prima chance come attore?
Nonostante mi piaccia recitare, facevo – e continuo a fare – l’assistente in un parcheggio pubblico in Turchia.
Sei appassionato di film horror?
Non voglio dire bugie, ma non vado matto per il film horror. Non ne ho mai guardati molti, anche se sono rimasto molto colpito da pellicole come Frankenstein, Un Lupo Mannaro Americano a Londra e Lo squalo.
Come ti sei preparato per interpretare baba nel film?
Per prepararmi al meglio alle riprese del film di Baskin ci ho messo 6/7 mesi. Mi hanno affidato il ruolo di baba ed ero consapevole di essere inesperto e un po’ lontano dal personaggio, ma Can mi ha dato grande fiducia. Ho letto diverse volte il copione per entrare nella parte. Tutti sul set si sono fidati di me, ma io non ero convintissimo ed ero intenzionato a dare il massimo, quindi mi sono allenato prima a casa con i miei amici, mi filmavo e mi rivedevo per capire bene come stessi recitando nei panni di baba. Essendo io bravo a disegnare, ho cominciato anche a fare disegni del personaggio su carta e questo mi ha aiutato e motivato. Mi sono anche avvalso di un coach professionista, Hayati Bey, che alla fine mi ha detto che pur essendo alla mia prima prova sono stato più serio e concentrato di molti attori ‘professionisti’ davanti alla telecamera. A parte questo, sta agli spettatori giudicare se sia stato bravo o meno.
Quindi sei contento della tua interpretazione di baba
Si è trattata della mia prima volta, è stata dura ma ne sono stato molto contento. Vedi, quando leggio lo script sembra una cosa, ma una volta che partono le riprese e vedi tutti gli altri che si muovono intorno a te è tutta un’altra storia. Ogni volta che guardo Baskin rimango sorpreso dalla mia serietà. Mi sono impegnato molto e ci ho messo tanta buona volontà e mi fa piacere vedere che la mia faccia sia proprio perfetta per quel ruolo e il film. Credo sia stato frutto un po’ del lavoro fatto e un po’ del talento.
Hai qualche aneddoto curioso sul film?
Posso dirti che il film è stato girato in posti molto molto freddi, ma con il resto del cast e la troupe eravamo molto affiatati e non ci abbiamo fatto troppo caso!
Ora sei un’icona horror, ne sei consapevole?
Da quando ho iniziato a lavorare molti anni fa non avevo mai preso un giorno di ferie, ma le ho usate tutte – arretrati compresi – quando ho lavorato a Baskin. Non mi sono però montato la testa, e non ho lasciato il mio precedente lavoro. Come detto, continuo a fare il parcheggiatore. Sono felice di essere stato protagonista di un horror di successo e il cinema resta il mio sogno. Mi piacerebbe però avere ruoli anche in film comici, romantici o drammatici. Grazie a Baskin ora la gente sa chi sono, ma vorrei continuare a stupire gli spettatori in ruoli che non si aspettano.
Hai già dei progetti in cantiere?
Si, c’è un film low budget americano, Popcorn Nerd. Ovviamente interpreto un terribile e spaventoso serial killer! Inoltre, ho da poco partecipato a tre episodi della terza stagione della serie televisiva Dirilis: Ertugrul di Mehmet Bozdag. Racconta l’eroica storia di Ertugrul Ghazi, il padre di Osman I, il fondatore dello stato ottomano.
Di seguito il trailer internazionale di Baskin:
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