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Voto: 5/10 Titolo originale: Interceptor , uscita: 26-05-2022. Regista: Matthew Reilly.

Interceptor: la recensione del film d’azione di Matthew Reilly (su Netflix)

07/06/2022 recensione film di Gioia Majuna

Elsa Pataky e Luke Bracey sono i diligenti protagonisti di un prodotto che omaggia senza verve e stile un certo filone in voga negli anni '80 e '90

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Interceptor – ultima entrata ‘originale’ del catalogo di Netflix – è uno di quegli action in cui un eroe deve abbattere sostanzialmente da solo un intero plotone di terroristi nemici. Negli anni ’80 e ’90 questo tipo di prodotti erano molto comuni, pensate ad esempio – tra i moltissimi titoli – a Trappola in alto mare (1992), Decisione esecutiva (1996), Air Force One (1997) e, naturalmente, a Die Hard (1988), a cui questo film si ispira maggiormente.

Si percepisce che l’esordiente Matthew Reilly (che ha anche scritto la sceneggiatura di Interceptor insieme a Stuart Beattie, sfruttando i suoi trascorsi da romanziere) è un fan del genere, forse troppo. La sua regia è infatti eccessivamente ‘lineare’ (aka ‘prevedibile’), aderente un po’ troppo agli schemi del passato. E il risultato è qualcosa che – sebbene dettato da un modus operandi onesto – si prende talmente sul serio da risultare ilare.

Interceptor film netflix 2022 posterIl titolo fa riferimento alle basi militari segrete destinate a difendere gli Stati Uniti da attacchi nucleari. Viene spiegato che se un nemico straniero dovesse un giorno lanciare dei missili nucleari, queste basi “intercettatrici” avrebbero solo pochi minuti per lanciare contromisure e farli cadere dal cielo, rendendoli inoffensivi. Apprendiamo che ci sono solo due postazioni a difesa della costa occidentale. Ovviamente, se dovesse accadere qualcosa – ad esempio un attacco terroristico – il Paese si troverebbe in una posizione precaria.

E, guarda un po’, è esattamente quello che succede. Un gruppo di mercenari mette in atto uno sforzo coordinato per distruggere entrambe le basi. L’azione centrale si svolge in una località sconosciuta dell’Oceano Pacifico.

Quello che i terroristi non avevano previsto è però una protagonista tostissima e disposta a tutto pur di fermarli. Elsa Pataky interpreta il Capitano J.J. Collins, un’ufficiale senza peli sulla lingua che ha ricevuto una forte dose di disprezzo dopo aver denunciato un ufficiale superiore per violenza sessuale (siamo pur sempre nel 2022 no?). Così, l’assegnazione all’avamposto è il modo in cui il governo vuole tenerla lontana dagli occhi e dal cuore.

Sfortunatamente, il piano si ritorce contro non appena Collins si stabilisce là, poiché un gruppo di criminali armati fino ai denti – guidati dal viscido Kessel (Luke Bracey) – inizia il suo attacco. La Collins si barrica allora nel centro di comando con il caporale Shah (Mayen Mehta). Questo è infatti l’unico luogo in cui Kessel e i suoi scagnozzi possono bypassare il sistema e ‘spegnere’ la base. Il principale punto di tensione di Interceptor è rappresentato dalla Collins e da Shah che aspettano l’arrivo dei rinforzi mentre Kessel e la sua squadra cercano di entrare .

Sebbene Interceptor sia principalmente incentrato sull’azione, gran parte della narrazione è caratterizzata da Collins e Kessel che dialogano attraverso un sistema di interfono. Questo ‘botta e risposta’ ricorderà senza dubbio a qualcuno le chiacchiere tra John McClane (Bruce Willis) e Hans Gruber (Alan Rickman) nel già citato Die Hard. I dialoghi, purtroppo, non sono altrettanto interessanti, essendo per lo più composti da una serie di insulti reciproci.

I due personaggi principali sono scritti – e di conseguenza interpretati – in modo molto rigoroso. Elsa Pataky emana la presenza fisica di un’eroina d’azione esperta (è possibile che lei e il marito Chris Hemsworth, qui peraltro tra i produttori, si siano mai scambiati appunti su come sembrare dei ‘duri’ sullo schermo …).

In termini di combattimenti corpo a corpo e di sparatorie, l’attrice spagnola soddisfa i requisiti minimi richiesti per il ruolo. Purtroppo, le cose vanno a rotoli quando le viene richiesto di esprimere i turbamenti interiori del personaggio. Nonostante i migliori tentativi dell’interprete, la Collins non è scritta abbastanza bene da essere dinamica: è solo una ‘variante’ del classico eroe stoico.

Al contrario, Luke Bracey (Point Break) fa quello che può per garantire arguzia e carisma al suo Kessel, ma come cattivo è un po’ deludente. È più viscido che intimidatorio, più fastidioso che minaccioso.

interceptor film netflix 2022L’azione di Interceptor è suddivisa in episodi, intervallati dai battibecchi tra la Collins e Kessel. Per quanto riguarda le coreografie e l’esecuzione tecnica, il risultato è di buona fattura, ma facilmente dimenticabile. La maggior parte del caos avviene nel centro di comando o nei suoi dintorni, il che indica possibili restrizioni di budget. Ciò è ulteriormente esemplificato quando ci viene semplicemente comunicato a voce che i terroristi hanno preso in ostaggio tutti quanti nella base, invece di venirci mostrato.

La fotografia (Ross Emery) e il montaggio (Rowan Maher) catturano le scene di combattimento di Interceptor con uno stile piatto e poco stimolante. L’approccio è così poco incisivo da mettere in risalto solo la goffaggine di alcune scelte, come quando la Collins usa una pistola per accoltellare qualcuno o quando un terrorista ‘spunta dal pavimento’ senza alcun preavviso. Questi momenti dovrebbero essere emozionanti, ma finiscono per essere solo esilaranti.

Per quanto riguarda la struttura della trama e lo sviluppo dei personaggi, Interceptor non è all’altezza degli standard in nessuna delle categorie. Ma se dovessimo esaminarlo da una prospettiva di puro intrattenimento in cui la sospensione dell’incredulità è a mille, potrebbe essere sufficiente per giustificarne la visione casalinga estiva.

Senza arrivare a definirlo un “bel film”, va ammesso che non ci si annoia a morte. Non tutti gli action devono per forza avere stunt da capogiro o scenografie da paura. A volte un po’ di sana e vecchia assurdità è più che sufficiente. Insomma, Arnold Schwarzenegger si è ritagliato un’intera carriera a Hollywood fatta di sequenza ben sopra le righe e battute centellinate.

E, a dirla tutta, sta proprio qui la delusione più grande di Interceptor. La produzione ha speso troppo tempo nel tentativo di renderlo un piatto dieteticamente bilanciato, quando invece la scelta giusta sarebbe stato di andare ‘all in’ sul cibo spazzatura.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Interceptor, nel catalogo di Netflix dal 3 giugno: