Horror & Thriller

James O’Barr su Il Corvo: “Il reboot avrebbe avuto parti in bianco e nero crude in stile 70s”

L'autore americano è tornato a Lucca Comics, dove ha parlato del film recentemente cancellato e ricordato i sequel cinematografici, a 30 anni dall'uscita del fumetto

Ospite ancora una volta di Lucca Comics & Games, dove era affiancato dalla futura moglie Chiara Bautista, il 58enne James O’Barr – noto al grande pubblico soprattutto per essere l’autore del fumetto Il Corvo (The Crow), da cui poi è stata tratta l’omonimo serie di film – si è intrattenuto con i membri della stampa non solo per (ri)presentare la usa ultima fatica editoriale, la graphic novel Il Corvo: Memento Mori, ma anche per rispondere alle domande più disparate.

Alla domanda se gli piacerebbe vedere una futura nuova versione cinematografica di Il Corvo girata però in bianco e nero – vista la sua passione per il cinema di quell’epoca -, James O’Barr ha detto:

Nel recente reboot che poi è saltato [quello che avrebbe dovuto essere diretto da Corin Hardy con Jason Momoa come protagonista] l’idea era proprio un po’ questa. Ci sarebbero stati dei momenti colorati – pensate un po’ a Il Mago di OZ – alternati a delle parti più violente e cupe, più sporche, ispirate al cinema degli anni ’70 – pensate a Taxi Driver – che sarebbero rimaste in bianco e nero. In ogni caso, non ho idea se un giorno o l’altro vedremo questo reboot/remake de Il Corvo, né tanto meno se sarà in linea con questa idea. 

Chiara Bautista gli ha fatto eco, dicendo che “sarebbe fantastico!”

Alla richiesta invece di un commento sui film della saga (ricordiamo che sono arrivati in sala 4 capitoli tra il 1994 e il 2005, oltre alla serie TV del 1998/99 The Crow: Stairway to Heaven), James O’Barr ha detto:

Cerco di non pensarci proprio ai sequel! Ho lavorato sul primo film [diretto da Alex Proyas] e mi sono fermato lì.

Ripensando invece ai 30 anni dall’uscita della storia a fumetti, all’autore è stato chiesto se abbia mai pensato che avrebbe potuto scriverla diversamente:

No, non penso che cambierei nulla. Sono contento di com’è. L’ho scritto in un momento molto specifico della mia vita che è lì rappresentato. Non ho rimpianti, a parte aver saputo disegnare meglio all’epoca la prospettiva delle tavole! [ride]

Di seguito James O’Barr mentre realizza uno sketch di Eric Draven:

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Alessandro Gamma