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Voto: 7/10 Titolo originale: Jodorowsky's Dune , uscita: 30-08-2013. Regista: Frank Pavich.

Jodorowsky’s Dune: la recensione del docu di Frank Pravich sul film mai fatto

07/09/2021 recensione film di Gioia Majuna

Inedito dal 2013 in Italia, arriva finalmente sui nostri schermi la ricostruzione dell'ambiziosissimo progetto del regista cileno, che resta uno dei più grandi dispiaceri della storia del cinema, non solo di fantascienza

Jodorowsky's Dune docu 2013

Dune di Alejandro Jodorowsky, Jodorowsky’s Dune. Già il titolo è evocativo. Combinare uno dei registi più visionari (o più pazzi, a seconda di chi interpellate …) della storia del cinema con uno dei più grandi romanzi di fantascienza mai scritti, anche solamente fianco a fianco in un titolo, potrebbe causare il sollevamento di un sopracciglio o due.

Nel 2013, anno in cui ha fatto la sua comparsa nel circuito internazionale (qui da noi le cose arrivano sempre un po’ dopo per qualche ragione…), i fan più devoti della sci-fi avevano ormai ascoltato innumerevoli storie in merito alla leggendaria versione di metà anni ’70 e mai filmata da Alejandro Jodorowsky del classico di Frank Herbert, che erano state sussurrate per decenni. Sul lavoro svolto dall’artista svizzero H.R. Giger e da Dan O’Bannon. Sui minuziosi storyboard realizzati dal geniale Jean “Moebius” Giraud. Sulla colonna sonora affidata ai Pink Floyd. Sul cast che avrebbe incluso Mick Jagger, Orson Welles e persino il pittore Salvador Dalì, col suo esosissimo cachet. Era però tutto vero … ed era in qualche modo addirittura più strano di quanto potesse sembrare.

Il documentario Jodorowsky’s Dune del regista Frank Pavich, non è solo una storia incredibilmente ben studiata sul film più incredibile mai pensato, ma è la testimonianza più prossima a capire cosa avremmo visto se la visione del regista cileno per Dune fosse andata in porto.

Jodorowsky's Dune di Frank Pravich poster ITAFrank Pavich ha intervistato tutti, dallo stesso Alejandro Jodorowsky, che infonde alla narrazione una presenza parimenti carismatica e sciamanica (oltre a un vivace senso dell’umorismo), al regista Nicolas Winding Refn, così come pure pilastri del giornalismo nerd come Devin Faraci del Badass Digest.

I prevedibili spezzoni con i commenti degli ospiti sono interrotti da innumerevoli fotografie d’archivio, spezzoni di film dell’epoca (inclusi alcuni momenti notevoli di El Topo e La Montagna Sacra, per aiutare i ‘non iniziati’ a capire cosa sarebbe potuto diventare un adattamento di Dune per mano di Alejandro Jodorowsky), una appropriata soundtrack psichedelica di Kurt Stenzel e molto altro. Ed è proprio il “molto di più” che alla fine rende Jodorowsky’s Dune un’esperienza così speciale.

Il leggendario disegnatore di fumetti francese Jean “Moebius” Giraud venne contattato per progettare il design generale e disegnare gli storyboard di gran parte di Dune. E questo fece. Quasi 1.000 pagine di sforzi. La versione di Jodorowsky di Dune, in effetti, esiste, almeno sotto forma di un immenso volume con copertina rigida illustrata (solo pochissime copie sono ancora esistenti pare), con ogni scena storyboardata accuratamente da Moebius, oltre a costumi e scenografie aggiuntivi.

Syd Garon e Paul Griswold prendono allora gli storyboard di Moebius (così come i disegni dell’artista di fantascienza Chris Foss) e li animano, spedendo Jodorowsky’s Dune in un nirvana psichedelico, facile per l’occhio degli spettatori (e probabilmente un po’ più facile per le loro menti … ) come una qualsiasi altra versione cinematografica della storia potrebbe mai sperare di essere. Purtroppo, non è chiaro perché nessuno abbia provveduto a pubblicare il ‘librone’ in questione: difficilmente il prevedibilmente altissimo costo frenerebbe infatti i collezionisti e i completisti dal possedere – per poi avidamente studiare – questo favoloso tomo.

In ogni caso, il documentario solleva la questione se Dune, così come concepito su carta dal suo autore Frank Herbert, sia davvero filmabile. Lo stesso Alejandro Jodorowsky ammette candidamente e ripetutamente di non averlo mai nemmeno letto. Tra gli innumerevoli momenti inestimabili sullo schermo c’è il racconto del regista cileno della sua prima visione dello sfortunato adattamento di David Lynch, che viene raccontato con un tale buon umore che è impossibile non lasciarsi trasportare con lui.

Jodorowsky's Dune (2013) libroAnche se dire che c’è “qualcosa per tutti” in Jodorowsky’s Dune è un po’ una semplificazione eccessiva, c’è sicuramente qualcosa che saprà soddisfare il palato della maggior parte dei fanatici della materia. Volete qualche raro filmato dal vivo dei Pink Floyd dei primi anni ’70 che eseguono “Set The Controls For the Heart of the Sun?”. C’è. Qualche terrificante performance rock dei loro compagni progster degli anni ’70, i Magma? Anche questo c’è. Salvador Dalì chiede che una giraffa in fiamme appaia sullo schermo al suo fianco durante la sua interpretazione dell’Imperatore? Certo. Perché diamine non dovrebbe esserci??

Se Jodorowsky’s Dune potrebbe apparire come un’opera che mira esattamente a segmenti molto specifici della cultura nerd (sia cinematografica che letteraria), non va sottovalutato il suo fascino più ampio. Una sequenza che traccia quanto del lavoro svolto su questo film mai realizzato alla fine sia comunque finito – sotto varie forme – in altri famosi titoli di fantascienza del successivo decennio o giù di lì, dovrebbe esserne la prova definitiva.

Mentre è facile lasciarsi prendere dal fascino e dall’assurdità della storia dietro a questo progetto incredibilmente ambizioso e vagamente ridicolo, è impossibile provare anche un senso di tristezza lì per un film che ha richiesto anni di vita a diversi artisti, il tutto per un lavoro che non avrebbe mai visto la luce del giorno.

Impeccabilmente ricercato, brillantemente montato e una gioia assoluta da guardare, sia che siate amanti del cinema in generale o maniaci della fantascienza, Jodorowsky’s Dune – come lo stesso Alejandro Jodorowsky ama ribadire nel corso dei 90 minuti – “vi aprirà la mente“.

Di seguito il trailer italiano di Jodorowsky’s Dune, nei nostri cinema dal 6 settembre: