Titolo originale: The Devil's Advocate , uscita: 17-10-1997. Budget: $57,000,000. Regista: Taylor Hackford.
L’avvocato del diavolo e la prima versione senza Keanu Reeves (ma con Al Pacino)
12/05/2025 news di William Maga
Un casting alternativo dagli esiti imprevedibili

Oggi è impensabile vedere qualcuno diverso da Keanu Reeves nel ruolo di Kevin Lomax, l’ambizioso avvocato di provincia trascinato nel cuore oscuro della New York demoniaca di L’avvocato del Diavolo. Ma nel 1997, la storia sarebbe potuta andare diversamente: quel ruolo era infatti inizialmente destinato a Brad Pitt.
Come rivelato da Al Pacino in un’intervista al Los Angeles Times, L’avvocato del Diavolo ha attraversato un lungo periodo di “development hell”, con diverse versioni mai realizzate.
A un certo punto, Joel Schumacher — regista di Ragazzi Perduti e Batman Forever — era legato al progetto, con Brad Pitt come protagonista e un copione firmato da Jonathan Lemkin (Showdown in Little Tokyo). Ma Pacino rifiutò la prima sceneggiatura, giudicando il personaggio del diavolo troppo stereotipato, e Schumacher non riuscì a trovare l’attore giusto per interpretarlo.
Alla fine, quando il progetto passò a Taylor Hackford, la produzione optò per Keanu Reeves, fresco del successo di Speed e Point Break, ma ancora capace di incarnare l’innocenza smarrita.
La sua ingenua vulnerabilità si contrappone perfettamente alla teatralità e all’energia sfrenata di Pacino nei panni di John Milton, un Satana che mescola il Tony Montana di Scarface con il detective Hanna di Heat, il tutto immerso in un’esuberanza camp che oggi sarebbe difficile da replicare.
Brad Pitt sarebbe stato più cinico, forse troppo acuto per cadere nei tranelli di Milton. Reeves invece, con il suo sguardo confuso e il celebre (e bizzarro) accento sudista, funziona proprio perché sembra un agnello tra i lupi, rendendo il film anche un viaggio morale.
Non è un caso che L’avvocato del Diavolo venga spesso citato tra le migliori interpretazioni di Reeves e Pacino.
Il cast di contorno, con Charlize Theron (la cui performance convinse Patty Jenkins a sceglierla per Monster), Connie Nielsen, Tamara Tunie, Craig T. Nelson e Chris Bauer, arricchisce un thriller soprannaturale che, tra visioni infernali e aule di tribunale, eleva lo scontro tra Bene e Male a livello apocalittico.
E mentre Pitt finì per interpretare L’ombra del Diavolo, thriller sul terrorismo irlandese uscito nello stesso anno, il destino ci ha regalato una delle coppie più magnetiche degli anni ’90.
Un film come L’avvocato del diavolo, con quel cast, oggi non si farebbe più — troppo teatrale, troppo sfacciato, troppo perfetto.
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