Martin Scorsese sullo stato di salute del cinema: “Non muore, si trasforma; aggrapparsi alle voci individuali”
28/02/2024 news di Redazione Il Cineocchio
Il regista 81enne ha parlato anche della diffusione della I.A.
Martin Scorsese da anni condivide i suoi pensieri sullo stato del cinema e durante una conferenza stampa al recente Festival di Berlino, dove ha ricevuto un Orso d’Oro onorario, alla domanda se pensa che il cinema stia ‘morendo’, ha risposto:
Non credo affatto che stia morendo, no. Penso che si stia trasformando. Non è mai stata pensato per essere una sola cosa. Eravamo abituati che fosse una cosa sola. Sono cresciuto come se [il cinema] fosse una cosa soltanto: se volevi vedere un film andavi in una sala cinematografica. Una buona sala cinematografica o una brutta, ma era una sala cinematografica. Si trattava sempre di una esperienza comune.
La tecnologia però è cambiata così rapidamente e in modo così estenuante che, in un certo senso, l’unica cosa a cui ci si può davvero aggrappare ora è la voce individuale. La voce individuale, devo ammetterlo, può esprimersi su TikTok o in un film di quattro ore, o anche in una miniserie di due ore.
Passando ai pericoli dell’Intelligenza Artificiale, l’81enne Martin Scorsese ha invece detto:
Non diventiamo schiavi della tecnologia – lasciateci avere il controllo sulla tecnologia e indirizzarla nella giusta direzione. La direzione giusta è quella della voce individuale, piuttosto che quella di qualcosa che viene consumato e gettato subito via.
Di seguito il trailer di Killers of the flower moon:
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