Voto: 5/10 Titolo originale: The Gorge , uscita: 13-02-2025. Budget: $70. Regista: Scott Derrickson.
Misteri dal profondo: la recensione del film action infernale di Scott Derrickson (su Apple TV+)
14/02/2025 recensione film Misteri dal profondo di Stella Delmattino
Miles Teller e Anya Taylor-Joy sono al centro di un prodotto dalle due anime, avvincente nella prima parte, ma che poi si perde nell'assurdo

Per la prima metà, Misteri dal profondo / The Gorge possiede tutti gli elementi di un thriller solido e coinvolgente. Sviluppa efficacemente il suo mistero e i personaggi, con una fase di gioco romantico tra i protagonisti, Levi (Miles Teller) e Drasa (Anya Taylor-Joy), che danno vita a un’originale relazione a distanza.
Il film costruisce il proprio climax con intelligenza, conducendo inesorabilmente verso il conflitto atteso e le rivelazioni chiave. Purtroppo, è proprio qui che tutto inizia a crollare.
La seconda metà di Misteri dal profondo – che dura 127 minuti – si trasforma in una miscela di elementi presi da vari zombie movie, innestati su una struttura che ricorda Aliens (e un po’ Annientamento e Silent Hill). Il risultato è derivativo e porta a un finale privo di reale impatto.
Un vero peccato, perché la parte iniziale mostra un grande potenziale. Levi e Drasa sviluppano una reciproca curiosità voyeuristica, seguita da una fase di comunicazione tramite un rudimentale sistema di messaggi testuali, fino all’inevitabile incontro faccia a faccia.
Sullo sfondo, il grande enigma: che cos’è esattamente La Gola? E quali sono le creature che si nascondono nelle sue profondità, emergendo solo occasionalmente? Finché tutto questo resta avvolto nel mistero, Misteri dal profondo mantiene alta la tensione. Il problema è il payoff, che non è all’altezza della costruzione.
Levi, ex cecchino delle forze speciali, e Drasa, una lituana con abilità simili, non si sono mai incontrati prima di essere assegnati alla Gola. Lui si trova nella Torre Ovest, lei nella Torre Est. La comunicazione, pur non vietata, è difficile a causa della distanza e della barriera apparentemente invalicabile che li separa: un burrone minato, perennemente avvolto da una fitta nebbia che nasconde qualcosa di sconosciuto. Il loro compito è lo stesso: eliminare qualsiasi cosa superi le mine e le torrette di sorveglianza. Levi e Drasa sono i guardiani della frontiera.
Mentre i loro predecessori non hanno mai interagito, Levi è subito incuriosito dalla sua controparte. Inizia a osservarla con un binocolo, e lei ricambia. Presto iniziano a comunicare con un sistema rudimentale: lei scrive messaggi su un blocco di carta e li mostra da lontano, mentre lui risponde con lo stesso metodo. La loro attrazione cresce fino a quando Levi prende una decisione avventata pur di incontrarla di persona… rischiando però di finire accidentalmente nel crepaccio.
Gli elementi di Misteri dal profondo rientrano perfettamente nella sensibilità del regista Scott Derrickson (Black Phone, Sinister), che mescola fantascienza, horror e thriller d’azione. Paradossalmente, però, è il lato romantico e fuori dagli schemi a funzionare meglio.
Il film è più efficace nelle scene in cui Levi e Drasa si innamorano a distanza, culminando in quello che è probabilmente l’appuntamento più assurdo della storia del cinema. Questa è davvero una di quelle situazioni in cui l’attesa è più godibile del compimento… almeno per lo spettatore.
Qui entra in gioco il fattore less-is-more, in stile Lo Squalo. Nella prima parte, le creature del burrone vengono mostrate solo di sfuggita durante un tentativo di assalto alle torri.
Il loro design, che sembra un incrocio tra uno zombie e una creazione di H.R. Giger, è interessante e ben realizzato. Tuttavia, più vengono rivelate, meno risultano inquietanti (anche perché la CGI è degna di un gioco per la PS2 …). Questo spiega perché le scene d’azione della seconda parte risultano piatte e prive di mordente.
Le rivelazioni sulla Gola non sono particolarmente sorprendenti e, quando Sigourney Weaver entra in scena (in un ruolo decisamente non da Ripley), Misteri dal profondo precipita nell’assurdo.
Il film rappresenta comunque una vetrina per i lanciatissimi Miles Teller e Anya Taylor-Joy, che mostrano un’ottima alchimia e consolidano il loro status di star del cinema d’azione. I ruoli non richiedono grande intensità recitativa, ma i due lavorano sodo per farci affezionare ai personaggi.
Inoltre, non mancano riferimenti alle loro opere precedenti, con strizzate d’occhio a La regina degli scachci e a Whiplash. Tuttavia, mentre nella prima parte sono loro a reggere la baracca, nella seconda vengono completamente eclissati dagli effetti speciali, che prendono il sopravvento.
Nel complesso, Misteri dal profondo si rivela quindi una mezza delusione – l’ennesimo caso di una piattaforma streaming che investe un budget da grande schermo in un progetto dalla qualità solo mediocre. Funzionerebbe meglio al cinema, dove gli elementi spettacolari potrebbero brillare di più? Difficile dirlo, ma su uno schermo più piccolo, i problemi narrativi risultano ancora più evidenti.
Resta un prodotto guardabile, con alcune buone idee e una dinamica tra i protagonisti che regge, ma difficilmente sarà un grande successo per Apple TV+, impegnata nella sua battaglia per la supremazia dello streaming.
Se volete una spiegazione accurata di quello che accade, Scott Derrickson in persona ha fornito tutte le risposte.
Di seguito trovate il trailer internazionale di Misteri dal profondo, a catalogo dal 14 febbraio:
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