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Voto: 5/10 Titolo originale: Poker Face , uscita: 16-11-2022. Regista: Russell Crowe.

Poker Face: la recensione del film di – e con – Russell Crowe

23/11/2022 recensione film di William Maga

L'attore torna dietro alla mdp con un thriller che vuole riflettere sul 'senso' della ricchezza ma sceglie di mettere troppa carne sul fuoco, perdendo il focus

poker face film crowe 2022

In Poker Face, un uomo ricchissimo che sta guardando verso un futuro cupo riunisce i suoi amici storici per una notte di poker ad alta posta, impreparati per la mano che sta per essere distribuita. Il secondo film da regista di Russell Crowe cerca di coniugare l’eleganza dei film di serie B con uno studio luttuoso del rimpianto, ma gli elementi troppo logori della sceneggiatura non riescono mai a trovare coesione. Nei panni del taciturno miliardario con un mondo di problemi sulle spalle, l’attore premio Oscar rimane una presenza imponente, che conferisce a questo thriller una certa gravitas, anche se i colpi di scena e le svolte si rivelano alla fine poco convincenti.

Dopo essere stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, Poker Face – da non confondersi con l’omonima serie di Rian Johnson di prossima uscita – arriva dal 24 novembre nei cinema e, sebbene Russell Crowe non sia più l’attrazione al botteghino di una volta, potrebbe trovare comunque trovare un suo pubblico prima del passaggio in VOD e streaming.

poker face film poster 2022Jake (Crowe) ha fatto fortuna nel settore tecnologico, scoprendo come trasformare il software del poker online in un sofisticato programma di sorveglianza che ha venduto volentieri ai governi che vogliono spiare i loro cittadini.

Da sempre giocatore d’azzardo, vede il tavolo da gioco come una metafora della vita, ma dopo aver ricevuto notizie preoccupanti dal suo medico, organizza una sontuosa riunione per i suoi amici più vecchi, tra cui l’alcolizzato Mikey (Liam Hemsworth) e l’affidabile socio in affari Drew (RZA).

Jake ha in serbo delle sorprese per loro, ma non sa che un gruppo di ladri sta contemporaneamente progettando di derubare il suo complesso di dipinti dal valore inestimabile.

Avventurandosi in un terreno diverso da quello del suo esordio alla regia nel 2014, The Water Diviner, Russell Crowe realizza un thriller familiare che è tanto un heist movie quanto un ritratto di una tesissima amicizia tra maschi. Sfortunatamente, Poker Face sovrastima il fascino che il pubblico troverà in Jake, la cui voce fuori campo è pensata per suggerire un’anima stanca e combattuta che si ritrova di fronte a una grande resa dei conti.

Barbuto e imponente, Russell Crowe conferisce al ruolo un’autenticità da brividi, ma il suo enigmatico miliardario non colpisce abbastanza perché il mistero che lo circonda risulti accattivante.

Allo stesso modo, gli amici di Jake sono tratteggiati in modo scarno, ognuno di loro nasconde i propri oscuri segreti, alcuni dei quali avranno un impatto diretto sul protagonista e regista. Poiché il cast di supporto interpreta archetipi scialbi – il politico egocentrico, il donnaiolo, l’ubriacone alla deriva – questa riunione di vecchi amici non fa scintille. Ciò è particolarmente problematico quando Jake svela il suo inquietante secondo fine per averli convocati nella sua tenuta isolata, e l’innalzamento della posta in gioco che dovrebbe verificarsi di conseguenza non si concretizza.

Russell Crowe, che ha partecipato anche alla sceneggiatura, aggiunge un’ulteriore complicazione con l’arrivo di alcuni malviventi armati, guidati dal pericoloso Victor (Paul Tassone), che vogliono rubare le opere d’arte di Jake. Potenzialmente, il loro arrivo potrebbe dare al film una nuova e imprevedibile energia, costringendo gli amici a collaborare in questa situazione di crisi e di vita o di morte. Ma il 58enne neozelandese non dimostra una grande abilità nel creare sequenze di suspense e il finale ricco di azione non è dei più riusciti.

poker face film 2022In definitiva, le tendenze di genere di Poker Face sembrano più che altro essere una distrazione da ciò che interessa maggiormente a Russell Crowe, ovvero l’esplorazione della consapevolezza da parte di un uomo ricco che i soldi non possono comprare ogni cosa. Ancora in lutto per la moglie morta dieci anni prima, Jake ha un buon rapporto con la figlia Rebecca (Molly Grace), ma si sente incompleto, un sentimento esacerbato dalla diagnosi allarmante del suo medico.

Russell Crowe riesce a trasmettere l’aspra vulnerabilità di questo giocatore d’azzardo, suggerendo un personaggio che si trova a un bivio spirituale, ma l’inaspettato motivo per cui Jake invita i suoi amici a partecipare a un torneo di poker per soli uomini risulta terribilmente artificioso.

Detto questo, il direttore della fotografia Aaron McLisky conferisce al film un aspetto dinamico e raffinato, con la mdp che si libra sulle lucide auto sportive che Jake regala ai suoi amici e riprende il suo complesso come una fortezza di lusso. Lo scenografo Hugh Bateup contrappone l’appartamento di Sydney, incontaminato e asettico, all’estetica più calda di questo rifugio remoto, accentuando la sensazione che la serata di poker di Jake sia un tentativo di fuggire da qualcosa o, forse, di tornare a uno stato adolescenziale più spensierato (i flashback all’inizio di Poker Face mostrano Jake e i suoi amici da ragazzi, con una vita non priva di pericoli, ma molto più innocente e gioiosa).

Alla fine, però, la condizione medica nascosta di Jake verrà alla luce, dando vita a una conclusione che vuole essere strappalacrime. Però, Russell Crowe non possiede ancora la sicurezza come regista per eseguire questo cambio di tono finale. Poker Face finisce allora per essere un racconto ammonitore sull’apprezzamento di ciò che si ha – ironico, considerato che questo thriller low budget non ha una presa sufficiente su nessuno delle miriadi di elementi che propone per risultare del tutto coinvolgente.

Di seguito trovate il trailer di Poker Face, nei nostri cinema dal 24 novembre: