Viene dal Nord Europa la risposta violenta e oscura al cinecomic americano. Una classicissima storia di feroce vendetta - anche piuttosto ingenua e sempliciotta - che risulta però una boccata d'aria fresca rispetto al buonismo imperante delle mega produzioni made in USA
Al di là di ogni considerazione o giudizio personali è innegabile l’ascesa e l’importanza dei ‘cinefumetti’ (o cinecomic) all’interno del contemporaneo panorama cinematografico. La Marvel / Disney un tassello per volta è riuscita a stabilire un format che ha fatto breccia nel pubblico che puntualmente ripaga in massa, tanto che anche la casa “rivale” – la DC / Warner – ha dovuto fare retromarcia sull’impronta oscura e seriosa che aveva iniziato a imprimere con le trasposizioni dei suoi Batman e Superman (e relativo crossover), cercando in qualche modo di plasmare quell’immaginario pop coloratissimo che sembra essere ormai diventato l’unico possibile: battute su battute alternate a scene d’azione catastrofiche, mega effetti speciali, star system incontrollato e una complessità narrativa di intrecci elaboratissima che più ad assomigliare a “sequel” sembra creare una immensa serie TV con puntate da 140 minuti l’una. Si può quindi parlare tranquillamente della vittoria di un “buonismo” (giustissimo per carità) e di un’accomodante “sicurezza” che sembra però escludere, almeno in sala, ogni altro tentativo di proporre qualcosa per un pubblico magari over 13.
Il mondo di Rendel è una Finlandia oscura e notturna, dove il divario tra poveri e ricchi ha raggiunto vette insostenibili. Potentissime compagnie mondiali investono su sperimentazioni mediche atte a disintegrare il terzo mondo partendo proprio dai bambini, ai quali vengono somministrati “vaccini” che invece di curare portano all’annientamento dei deboli a favore di una classe cannibale di corporazioni deviate. Un bravo padre di famiglia licenziato dai suoi superiori (Kristofer Gummerus) finirà a lavorare come “contabile” per queste società potentissime e, come prassi insegna, la sua curiosità verrà ripagata amaramente: verrà barbaramente giustiziato insieme a sua moglie e alla sua piccola figlia. Ma qualcosa accade. Una misteriosa donna lo risveglia e così l’uomo risorge come un oscuro vendicatore muto e spinto da un’irrefrenabile voglia di uccidere e vendicarsi di tutti quanti.
Sia chiaro che Rendel – Il Vigilante rimane un filmetto con tante cose gettate un po’ a caso e non sviluppate, non aggiunge e inventa niente, non ha certo negli attori il suo punto di forza e a fine visione non rimarrà impresso nella memoria per chissà quanto tempo, ma resta una visione onesta e piacevole che aiuta tutti gli amanti dei cinefumetti a disintossicarsi da tanta “bontà” standardizzata e che merita di essere recuperata. In attesa del sequel annunciato, che chissà verso quali lidi potrebbe traghettare questo oscuro e violento vigilante.
Di seguito il trailer originale di Rendel – Il Vigilante, uscito dalle nostre parti direttamente in home video (la recensione del blu-ray):