Voto: 6.5/10 Titolo originale: Rendel , uscita: 22-09-2017. Budget: $1,686,858. Regista: Jesse Haaja.
Rendel – Il Vigilante | La recensione del film sull’oscuro supereroe finlandese
24/01/2019 recensione film Rendel - Il vigilante di Raffaele Picchio
Viene dal Nord Europa la risposta violenta e oscura al cinecomic americano. Una classicissima storia di feroce vendetta - anche piuttosto ingenua e sempliciotta - che risulta però una boccata d'aria fresca rispetto al buonismo imperante delle mega produzioni made in USA
Al di là di ogni considerazione o giudizio personali è innegabile l’ascesa e l’importanza dei ‘cinefumetti’ (o cinecomic) all’interno del contemporaneo panorama cinematografico. La Marvel / Disney un tassello per volta è riuscita a stabilire un format che ha fatto breccia nel pubblico che puntualmente ripaga in massa, tanto che anche la casa “rivale” – la DC / Warner – ha dovuto fare retromarcia sull’impronta oscura e seriosa che aveva iniziato a imprimere con le trasposizioni dei suoi Batman e Superman (e relativo crossover), cercando in qualche modo di plasmare quell’immaginario pop coloratissimo che sembra essere ormai diventato l’unico possibile: battute su battute alternate a scene d’azione catastrofiche, mega effetti speciali, star system incontrollato e una complessità narrativa di intrecci elaboratissima che più ad assomigliare a “sequel” sembra creare una immensa serie TV con puntate da 140 minuti l’una. Si può quindi parlare tranquillamente della vittoria di un “buonismo” (giustissimo per carità) e di un’accomodante “sicurezza” che sembra però escludere, almeno in sala, ogni altro tentativo di proporre qualcosa per un pubblico magari over 13.
Per fortuna all’ombra del grande colosso con le orecchie tonde qualcosa esiste, e a ogni grande fenomeno di massa corrisponde sempre una risposta più “piccola”. In questo caso dalla Finlandia. Ecco che arriva allora come un UFO la risposta al “supereroismo” a stelle e strisce con Rendel – Il Vigilante (Rendel: Dark Vengeance), che in patria è andato anche benissimo al botteghino nonostante il suo “piccolo” budget (si parla di circa un milione e mezzo di euro complessivi) e che si impone in questo mondo andando totalmente contro corrente alle logiche che si descrivevano prima. Nato da una serie di disegni e sketch dello stesso regista, Jesse Haaja, il film, a differenza dei suoi ‘concorrenti’, è una storia di origini oscura e violentissima, totalmente lontana da ogni compromesso a cui oggi abbiamo fatto la tara e che ricorda in un certo senso i tentativi “adulti” della Marvel di proporre al cinema qualcosa per i più grandicelli (Punisher – Zona di Guerra uscì sotto il logo Marvel Knights, ma, nonostante l’assoluta bontà del film, il suo inspiegabile insuccesso commerciale fece naufragare il progetto).
Il mondo di Rendel è una Finlandia oscura e notturna, dove il divario tra poveri e ricchi ha raggiunto vette insostenibili. Potentissime compagnie mondiali investono su sperimentazioni mediche atte a disintegrare il terzo mondo partendo proprio dai bambini, ai quali vengono somministrati “vaccini” che invece di curare portano all’annientamento dei deboli a favore di una classe cannibale di corporazioni deviate. Un bravo padre di famiglia licenziato dai suoi superiori (Kristofer Gummerus) finirà a lavorare come “contabile” per queste società potentissime e, come prassi insegna, la sua curiosità verrà ripagata amaramente: verrà barbaramente giustiziato insieme a sua moglie e alla sua piccola figlia. Ma qualcosa accade. Una misteriosa donna lo risveglia e così l’uomo risorge come un oscuro vendicatore muto e spinto da un’irrefrenabile voglia di uccidere e vendicarsi di tutti quanti.
Tutto qui, semplicissimo. Già questa ricerca di linearità va contro le intricate trame di supereroi più blasonati, ma quello che sorprende maggiormente è l’assoluta durezza dell’insieme: bambini uccisi o usati come cavie di tremendi esperimenti, donne strangolate, criminali giustiziati e appesi come monito. Il modus operandi di Rendel (che in ungherese significa “Ordine”, tutto un programma …) farebbe felice Frank Castle: botte spezzaossa come se non ci fosse un domani, accettate, crudeltà, personaggi sgradevoli e zero spazio per sentimentalismi: solo una furia cieca, implacabile e indistruttibile. Un po’ Punitore, un po’ Corvo e un po’ Spawn, questo “supereroe” ha veramente ben poco di “eroico” ed è proprio in queste caratteristiche che il film si ritaglia un suo piccolo e curioso spazio. Inoltre, nonostante sia privo di grosse scene spettacolari e chissà quali pittoreschi villain da affrontare, anche visivamente Rendel – Il Vigilante se la cava più che egregiamente, utilizzando una fotografia tanto patinata quanto attenta a valorizzare l’atmosfera fredda e notturna che impregna tutto il film.
Sia chiaro che Rendel – Il Vigilante rimane un filmetto con tante cose gettate un po’ a caso e non sviluppate, non aggiunge e inventa niente, non ha certo negli attori il suo punto di forza e a fine visione non rimarrà impresso nella memoria per chissà quanto tempo, ma resta una visione onesta e piacevole che aiuta tutti gli amanti dei cinefumetti a disintossicarsi da tanta “bontà” standardizzata e che merita di essere recuperata. In attesa del sequel annunciato, che chissà verso quali lidi potrebbe traghettare questo oscuro e violento vigilante.
Di seguito il trailer originale di Rendel – Il Vigilante, uscito dalle nostre parti direttamente in home video (la recensione del blu-ray):
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