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Voto: 4.5/10 Titolo originale: Retribution , uscita: 23-08-2023. Budget: $20,000,000. Regista: Nimród Antal.

Retribution: la recensione del film a orologeria di Nimrod Antal

19/09/2023 recensione film di Marco Tedesco

Liam Neeson è lo sciatto protagonista di un remake povero ed emotivamente scarico

retribution film 2023 neeson

Quando si tratta di thriller con protagonista Liam Neeson, ormai da tempo abbiamo imparato a moderare aspettative. Il guilty pleasure potrebbe essere un buon compromesso, specie perché negli ultimi anni sono diventati più l’eccezione che la regola. Il problema è che l’attore nordirlandese, a differenza di (per esempio) Nicolas Cage, ha la tendenza a prendersi troppo sul serio.

Interpreta ogni ruolo con la gravitas tipica di un Oskar Schindler e questo trasforma film che potrebbero essere semplicemente ‘divertenti’ in tediose prove di resistenza.

Basandosi solo su un riassunto di poche frasi della premessa, Retribution potrebbe sembrare il tipo di film in grado di invertire la tendenza di Liam Neeson con i B-movie. Ricorda un po’ Speed e, con il regista giusto in sella, potrebbe offrire 90 minuti di svago insensato.

Purtroppo, Nimrod Antal, nonostante una promettente filmografia, è stranamente fuori sintonia col protagonista e il film risultante spreca ciò che avrebbe potuto essere. Ci sono così tanti modi in cui avrebbe potuto funzionare, ma nessuno viene adottato dal regista.

retribution film 2023 posterInvece, si opta per un approccio scialbo e poco creativo, che porta Liam Neeson a fornire forse la peggiore interpretazione della sua carriera. Immaginate l’overacting di cui aveva imbevuto Schindler alla fine del classico di Steven Spielberg applicato a un intero lungometraggio e avrete un’idea approssimativa di ciò che fa in Retribution.

Perché Retribution funzioni, lo spettatore deve essere coinvolto. Ecco perché Speed, per quanto assurdo, è diventato un successo enorme. Ci piacevano Keanu Reeves e Sandra Bullock e odiavamo Dennis Hopper. Inoltre, in quell’epoca a Hollywood pochi erano più bravi di Jan de Bont nel creare sequenze d’azione ad alta tensione.

In Retribution, non ci importa molto di nessuno dei personaggi – sono tutti avatar bidimensionali poco interessanti – e Nimrod Antal non ha il budget per fare di più che pagarsi un paio di esplosioni.

Date le premesse, è scioccante che il film offra così poco in termini di emozioni. Si tratta di un remake di un film spagnolo del 2015 (Desconocido – Resa dei conti) e, prima di questa, ne erano state realizzate già versioni tedesche e sudcoreane – forse alcune (o tutte) superiori.

Come si evince dalle scene iniziali, il losco faccendiere Matt Turner (Neeson) è il migliore in quello che fa: convincere gli investitori a non ritirarsi dai fondi della sua società, anche se sembra che questi stiano subendo un’emorragia di denaro.

Una mattina, mentre trasporta i suoi figli, l’adolescente ribelle Zach (Jack Champion) e la sorella minore Emily (Lilly Aspell), a scuola, Matt riceve una misteriosa chiamata al cellulare che lo informa che c’è una bomba nell’auto e che se lui o i suoi figli tenteranno di uscire, esploderà.

Il chiamante afferma di tenere sotto osservazione Matt e che, se le sue istruzioni non verranno seguite, farà esplodere l’ordigno a distanza. Per dimostrare che fa sul serio, fa esplodere altre due auto e poi spinge Matt in quella che sembra una caccia al tesoro che include un incontro con il suo migliore amico e collega, Anders Muller (Matthew Modine), e coinvolge sua moglie, Heather (Embeth Davidtz, un’altra veterana di Schindler’s List).

Non passa molto tempo prima che la polizia di Berlino inizi a indagare e l’agente incaricato, Angela Brickman (Noma Dumezweni), si mette in contatto con Matt, che ritiene essere un attentatore seriale. Ma, finché i cellulari funzionano, lui non può fermare l’auto per parlare con lei, e di certo non può scendere.

Retribution urla “direct-to-DVD” eppure, per qualche motivo, Lionsgate ha deciso di distribuirlo nelle sale americane (in Italia, chissà …). Probabilmente questo ha a che fare tanto con il numero di sale disponibili quanto con la comprovata capacità di Liam Neeson di attrarre spettatori (cosa che è diminuita da quando ha abbandonato il logoro franchise di Taken).

retribution film 2023 liam neesonAnche da queste parti abbiamo visto alcuni dei film del Bruce Willis di fine carriera che non sono mai stati proiettati nei multisala, e molti erano comunque più guardabili di questo. L’aspetto più scioccante di Retribution non è forse la mancanza di capacità di coinvolgere, ma il fatto che la recitazione sia così uniformemente pessima.

È triste dire che, in un film in cui compaiono Liam Neeson, Matthew Modine ed Embeth Davidtz, la migliore interpretazione sia quella della quindicenne Lilly Aspell, il cui ruolo più importante era stato quello della giovane Diana in Wonder Woman di Patty Jenkins.

È allora giunto il momento di accettare il fatto che Liam Neeson, per qualsiasi motivo, ha anteposto il suo conto in banca alle sue aspirazioni artistiche. È una sua scelta, ma non rende l’esperienza cinematografica gratificante per chi ha associato il suo nome a un certo grado di qualità.

Retribution sembra particolarmente deludente, tuttavia, a causa del suo potenziale non sfruttato da renderlo almeno un onesto prodottino da prima serata su Italia 1.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Retribution, nei nostri cinema dal 26 ottobre: