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Riflessione: Games Week & Cartoomics 2024, tre giorni tra fumetti, ospiti internazionali e qualche criticità

11/12/2024 news di Gabriele Giola

Un’edizione rinnovata che punta sui grandi autori, bilancia comics e games e guarda al futuro con nuovi obiettivi, ma le cose da migliore non sono poche

Games Week & Cartoomics 2024

Il 22-23-24 novembre scorsi si è tenuta la nuova edizione del Cartoomics all’interno della Games Week (MGW&CMX), e come ormai da qualche anno accade la fiera del fumetto milanese è stata inserita all’interno della Games Week, dunque è stata spostata a neanche un mese da Lucca Comics & Games, anziché marzo.

Dopo anni in cui la parte comics faticava a trovare il suo spazio perché fagocitata dalla quella dei games, sembra che con quest’anno la manifestazione abbia aggiustato il tiro e abbia dato il giusto spazio anche alla parte dei comics. Anzi, a essere onesti, ho trovato la zona games in qualche modo sottotono o perlomeno depotenziata rispetto allo scorso anno. Sicuramente la presenza delle case editrici e di una artist alley ha reso la fiera degna di essere considerata una vera e propria fiera del fumetto.

Forse il passo successivo potrebbe essere quello di creare una mostra espositiva, sempre che poi il risultato non diventi quello di una mera esposizione di stampe, e non di originali, di tavole o di disegni o di oggettistica varia, come sta accadendo in pseudo fiere del fumetto organizzate in piccole città, quando va bene, o in paesi sperduti. Ricordo la Cartoomics quando era ancora nella vecchia fiera di Milano dove potevi perderci perfino una giornata intera, tante che erano, a vedere le tavole originali esposte prima di accedere agli stand degli editori e dei commercianti.

Games Week & Cartoomics 2024 (5)Occorre far presente che la mancanza di stand di fumetti di antiquariato o usati si fa sentire al punto che la domenica diventa praticamente impossibile trovare in tutta la fiera, ed è paradossale questo, una qualsiasi white cover da potersi far disegnare in quanto allo stand della Panini tutte quelle portate in fiera, ed erano quelle degli X-Men, erano andate esaurite dalla sera del giorno precedente.

Gli spazi costano e sicuramente questo finisce per influenzare gli stand dei privati che presenziano la fiera. La maggior parte di questi sono ormai dediti alla oggettistica/gadget a tema manga; questo ormai è l’andazzo da anni. In questa edizione pure uno stand da parrucchiere per cosplay (!)

Tornando invece al lato fumetto, è innegabile che la parte del leone l’ha fatta Saldapress, J-popGigaciao e Panini Comics, i quali hanno portato diversi importanti autori che neanche a Lucca si son mai visti.

Iniziamo da Saldapress che ormai con l’universo Energon, iniziato a Bergamo Comicon (che quest’anno incredibilmente non ci ha concesso i pass stampa, confidiamo però nel prossimo) e che a Milano portava una edizione speciale in solo cento copie numerate di Transformers vol.1, è riuscita a creare un fandom italiano che (forse) nessuna altra casa editrice italiana sarebbe riuscita in questa impresa, come anche ribadito di persona a Francesco Gualdi, la persona che oggi si occupa di tutta la parte social di Saldapress dopo Jacopo Masini ora in Coconino Press.

L’autore internazionale che hanno portato è stato Martin Simmonds, autore di Universal Monster: Dracula per la casa editrice di Reggio Emilia e di alcune delle più belle cover per Marvel e DC degli ultimi anni, il quale per tre giorni si è prodigato in lunghe sessioni di firmacopie; pure il primo giorno che a causa di un errore erano state prese le prenotazioni su due orari quando in realtà il venerdì vi era soltanto la sessione pomeridiana e non anche mattutina: dico solo che in orario di chiusura fiera era ancora a disegnare. Oltre a lui, Daniele Di Nicuolo, Andrea Milana e Marco Ferrari, bellissimi sketch quest’ultimo.

Games Week & Cartoomics 2024 (3)Mentre per i manga era presente l’autrice di Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan, ovvero Auri Hirao, la quale non si è limitata a realizzare dei semplici shikishi ma dei veri e propri disegni. Addirittura la domenica mattina, con tanto di stupore di chi era in coda per accedere alle prenotazioni dei firmacopie, ci si è imbattuti in una ragazza, Ayumi, partita dal Giappone per poter incontrare la mangaka.

Anche J-pop, la casa editrice di manga di Milano, ha portato un ospite davvero importante: Hiroyuki Eto, ovvero l’autore di Guru Guru il girotondo della magia.

Così come Shizuka, l’autore del bellissimo Blue Giant, ospite lo scorso anno, anche Eto si è dimostrato felice e particolarmente coinvolto dal clima di festa tributatogli degli appassionati. Il maestro realizzava dei piccoli doodle su una stampa in A5 realizzata apposta per l’evento. Per il firmacopie era richiesto l’acquisto della divertente variant di Guru Guru, peccato non fosse possibile farla firmare da Eto.

Altro autore internazionale del momento, soprattutto in Italia a seguito dell’uscita della storia di “Zio Paperone e il decino dell’infinito”, di cui è lo sceneggiatore, è stato Jason Aaron, ospite di Panini Comics, per la promozione del rilancio editoriale delle Tartarughe Ninja.

In questo caso mi ha molto stupito vedere quanti ragazzi e ragazze, soprattutto giovani, avessero con sé l’albo di Zio Paperone da farsi firmare in mezzo ai vari Thor del ciclo di Aaron. Una conferma di quanto, almeno in Italia, sia stata ben accolta, almeno nel numero di copie vendute, questa storia. Basti dire che già il venerdì mattina, poco dopo l’apertura al pubblico della fiera, erano stati polverizzati i 100 tagliandi che consentivano l’accesso al firmacopie di 3 volumi.

Oltre all’autore di La Potente Thor, erano presenti i due disegnatori Marvel del momento, ovvero Pepe Larraz e Valerio Schiti, il primo impegnato nella promozione della serie Blood Hunt e il secondo invece per la serie G.O.D.S., il nuovo fumetto di Hickman. Onore al merito a Valerio, che si è prodigato in lunghe sessioni di sketch per accontentare il maggior numero di persone.

Non è mancato neanche il parterre Disney, capitanato da Corrado Mastantuono, autore della variant di Topolino n. 3600 apposita per la fiera, Pastrovicchio e Perissinotto, impegnati nella promozione della loro “marvellizzazione” dei personaggi Disney, e Claudio Sciarrone, ormai presenza quasi fissa in tutte le fiere.

Games Week & Cartoomics 2024 (4)Tunuè, la casa editrice di Latina, ha portato Giulio Rincione col suo secondo capitolo di Dirt e la ristampa del primo volume, in quanto era uscito per la defunta Shockdom.

Purtroppo devo ammettere che Astorina è stata relegata in un posto che, se non te lo diceva esattamente qualcuno, non ti ci saresti mai imbattuto; peccato perché avevano anche Silvia Ziche come ospite.

Presente anche un banchetto della neonata casa editrice Musubi Edizioni, che ha portato una edizione variant in 200 copie del loro nuovo manga Wistoria, di cui tra l’altro ho avuto la fortuna di acquistare l’ultima copia la domenica poco prima che chiudesse la fiera.

Ottima cosa aver messo l’area dei talk nel padiglione adiacente: è il primo anno che si riesce a seguire gli incontri senza il frastuono della Umbrella o della musica tunz tunz in sottofondo.

La artist alley, più grande dello scorso anno, ospitava nomi come Francesco Manna, Giovanni Timpano, Elena Casagrande, Lorenzo Pastrovicchio, Giada Perissinotto, Alberto Dal Lago e il team di autori bergamaschi. La maggior parte dei collezionisti erano giunti per Pepe Larraz, il quale però faceva solamente sei disegni (head sketch, nello specifico) al giorno e solamente nel tardo pomeriggio. Saluto l’amico Paolo che il sabato, assieme ad altri “pazienti” cinque, è stato fino alle 18.00 per non perdere il posto.

Per restare in tema di code, impossibile non citare quelle interminabili per Takahiro Yoshimatsu e Shinji Mikami, ospiti della fiera. Sul secondo, l’autore di Resident Evil, non ho tanto da dire in quanto non ho avuto purtroppo modo di incontrarlo. Mentre sul primo posso tranquillamente confermare le quattro ore di fila per avere la firma e un piccolo doodle sullo shikishi con cui si veniva omaggiati. Il primo giorno 100 persone, poi dal secondo dimezzati, suppongo per questioni di tempo.

Diciamo che la gestione non è stata proprio efficientissima: lasciare piantonate 100 persone in coda davanti al tavolo, prima per ritirare il biglietto e dopo per accedere alla sessione di firma, non è stato il massimo della vita sia perché non c’era uno spazio dedicato sia perché di fatto non hai modo di fare altro in fiera in quelle ore se non attendere che arrivi il tuo turno. La gestione della domenica è stata quella più efficace o forse semplicemente perché c’era molta meno gente del sabato.

Games Week & Cartoomics 2024 (2)Sicuramente lo sciopero dei treni ha influito sul numero dei visitatori della domenica. Son certo che se non ci fosse stato lo sciopero del principale mezzo di trasporto pubblico ci sarebbero stati molti più visitatori.

Per concludere, nel complesso migliore edizione da quando le due anime, comics e games, sono state unite assieme. Come detto nelle righe precedenti, sicuramente il risultato di questo è in quasi tutto ascrivibile agli autori presenti, sia internazionali ma anche italiani, ospiti delle case editrici già citate e della fiera stessa e alla loro disponibilità che oggigiorno è sempre più merce rara.

Per quanto riguarda la parte movies, è stato confermato il Fantasticon anche quest’anno ma con una formula diversa da quella del 2023, che aveva puntato decisamente sull’horror (ricordiamo l’anteprima di The Well di Federico Zampaglione e la presenza di Dario Argento l’ultimo giorno, oltre a diversi titoli di genere proiettati ogni giorno), e sul cinecomic, con il terzo capitolo del Diabolik dei Manetti Bros. dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma, e gli anime.

Il taglio di quest’anno, diciamo più autoriale nella scelta dei film e molto improntato sulle serie TV, oltre a un concorso di cortometraggi, non è sembrato riuscire sempre a coinvolgere appieno il pubblico. Mi spiego: va bene parlare di AI, ma occorre ammettere che aver proposto La Bête (La Bestia) di Bertrand Bonello in versione originale sottotitolata il pomeriggio antecedente il primo giorno di fiera è stato forse un po’ troppo ardito.

Vero che il giovedì il tempo su Milano non è stato dei più favorevoli, addirittura fiocchi di neve dal cielo, ma non credo che anche sotto un raggiante sole estivo sarebbe cambiato qualcosa nel numero di spettatori. L’augurio è che il Fantasticon venga confermato anche per il prossimo anno ma si presenti nuovamente con una identità più precisa, che non vuol dire tornare per forza all’horror o fare scelte più mainstream, e che riesca ad attrarre il pubblico di una fiera di fumetto e/o di videogiochi.

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