Nel suo film, Andy Muschietti lascia intendere che la forma del clown ballerino assunta frequentemente dalla creatura ghiotta di bambini sia ispirata a un uomo, mentre nel romanzo di Stephen King tutto resta più vago e criptico
In molti, vedendo la prima parte (la recensione), ma ancor di più dopo esser stati al cinema per IT Capitolo Due (la recensione), non avranno potuto fare a meno di domandarsi ‘quando’ la creatura del titolo abbia effettivamente assunto le sembianze del vorace e perverso Pennywise. Ebbene, su questo punto della mitologia, il regista Andy Muschietti ha scelto di affrontare questo aspetto in maniera decisamente più ampia di quanto non abbia mai fatto Stephen King, anche se una qualche ambiguità in merito resta.
Se IT assume molte forme nel romanzo, chiaramente la sua favorita è appunto quello di Pennywise, il Clown danzante, un essere tanto spaventoso quanto presumibilmente accattivante per i bambini. Non è chiaro in quale momento lo scrittore del Maine abbia deciso che Pennywise e IT diventassero in pratica sinonimi, ma il primo incidente di cui si ha traccia nella storia di Derry potrebbe essere quello del 1904, quando un boscaiolo massacrò una dozzina di uomini in un bar della cittadina con un’ascia per vendicarsi dell’omicidio a sfondo omofobo del suo amante – che fa eco a quello che succederà in seguito ad Adrian Mellon. Quando Mike intervista un anziano del luogo che era stato presente personalmente, in mezzo alle dozzine di altri cittadini che non avevano fatto altro che badare ai loro drink, l’uomo gli confida di aver notato “un tizio dall’aspetto comico” in un angolo.
Andy Muschietti sembra quindi sottintendere che Pennywise fosse un essere umano che IT ha in qualche modo ha ‘corrotto’ e che poi si sia divertito così tanto nei suoi panni da inglobare le sue sembianze nel suo personalissimo ‘album di mostri’. Il regista stesso, durante una delle interviste rilasciate lo scorso luglio, aveva espresso l’interesse nell’esplorare ulteriormente la figura di un certo “Bob Gray”, una sorta di incrocio tra Clarabelle e Bozo il clown, un nome che tuttavia non viene mai pronunciato in nessuno dei due capitoli visti al cinema, ma che chi ha letto il libro dovrebbe conoscere, in quanto alias di IT.
“Tutto ciò che riguarda Pennywise e Bob Gray è molto enigmatico, ed è così per un motivo“, ha spiegato Andy Muschietti. “Probabilmente il successo di quel personaggio come mostro, come cattivo, è dovuto a quella cripticità e all’incertezza che la gente ha nei suoi confronti. Non sappiamo esattamente che cosa sia, da dove venga, o come sia correlato a Bob Gray. Bob Gray fu una persona realmente esistita? Si è incarnato in quella cosa perché Bob Gray aveva impersonato un clown? Sapeva che riusciva a attirare i bambini, quindi era per questo un’esca perfetta?”.
Possiamo quindi concludere che in It Capitolo Due Bob Gray sia stato ritratto come un pagliaccio del 19° secolo (o giù di lì) che ha operato in un circo itinerante e che ha fatto l’errore di recarsi a Derry. Allo stesso modo in cui IT può diventare il padre di Beverly e tornare a tormentarla, così spesso diventa Pennywise, crogiolandosi nelle risate – e nelle urla di terrore – dei bambini che lo incontrano.
Di seguito trovate la scena originale di IT Capitolo Due, in cui Beverly incontra la non troppo amorevole signora: