Titolo originale: The Avengers , uscita: 25-04-2012. Budget: $220,000,000. Regista: Joss Whedon.
Riflessione: The Avengers (2012) e come ridefinire il significato di blockbuster multimilionario
13/01/2025 news di Redazione Il Cineocchio
Joss Whedon riusciva nell'apparentemente impossibile compito di assemblare un team e infrangere ogni record, ma la ragione del successo va cercata a monte

Ci sono momenti nella storia del cinema che definiscono un’epoca, cambiando per sempre il modo in cui vengono realizzati i film. Uno di questi momenti è avvenuto esattamente tredici anni fa, quando The Avengers dei Marvel Studios ha debuttato nei cinema (era il maggio del 2012).
Non è un’esagerazione: da allora, i blockbuster non sono più stati gli stessi. Questo film ha segnato una linea di demarcazione netta: c’è un “prima” e un “dopo” The Avengers.
Dopo oltre un decennio proviamo quindi a riflettere su come questo esperimento rivoluzionario sia nato, come abbia avuto un successo senza precedenti e come abbia spinto l’intera Hollywood a inseguire un modello spesso emulato male. Vediamo allora cos’ha reso The Avengers così speciale e le lezioni che possiamo trarne ancora oggi.
Può sembrare oggi quasi scontato, ma nel 2012, l’idea di un crossover multi-franchise era pura follia. Certo, nei fumetti Marvel era normale che eroi come Iron Man o Thor si incrociassero nelle stesse storie, ma il cinema non aveva mai osato tanto.
Dopo il successo dello Spider-Man di Sam Raimi nel 2002, la Marvel decise di portare i suoi eroi sul grande schermo e prima dell’acquisto da parte di Disney nel 2009, aveva stretto un accordo con la Paramount Pictures per distribuire i film della Fase 1 dell’Universo Cinematografico Marvel (MCU), mettendo persino i diritti dei suoi personaggi come garanzia finanziaria.
Il successo di Iron Man nel 2008 fu la miccia che accese questa rivoluzione, nonostante il personaggio fosse molto meno popolare di Spider-Man. Anche se Hulk era già noto, gli altri eroi – Thor, Captain America, Vedova Nera e Occhio di Falco – non avevano certo lo stesso richiamo.
Eppure, in soli quattro anni, la Marvel introdusse con successo tutti questi personaggi nei suoi film, creando il terreno fertile per un crossover colossale. Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, spiegò così la strategia:
“La mia unica preoccupazione è che, quando lanciamo un franchise — qualunque sia il personaggio protagonista —, debba reggersi sulle proprie gambe… Così, quando The Avengers arriverà nel 2012, non sarà semplicemente un film di supereroi in team con un gruppo di personaggi dotati di superpoteri. Saranno tre persone — quattro includendo Hulk, cinque includendo Nick Fury — che hai già visto in altri film, che collaborano per la prima volta.”
A sorprendere molti fu anche la scelta del regista. La Marvel affidò il progetto a Joss Whedon, noto per Buffy l’Ammazzavampiri e Firefly. Whedon, che all’epoca era considerato un eroe dai nerd, accettò il compito di scrivere e dirigere il film, riscrivendo anche la sceneggiatura di Zak Penn (L’incredibile Hulk del 2008).
La sua visione era chiara: Loki, il fratello adottivo di Thor, sarebbe stato il cattivo principale, aiutato da un misterioso scettro che conteneva una delle potentissime Gemme dell’Infinito, parallelamente al Tesseract.
Feige, sempre nel 2010, si espresse così sulla decisione:
“Conosco Joss da molti anni. Stavamo cercando il progetto giusto e lui è venuto a parlarcene. Come avrete già sentito dire nei suoi interventi, è incredibilmente intelligente, ha idee straordinarie al riguardo, e se guardate ai registi con cui abbiamo lavorato, scegliamo registi che hanno il potenziale per fare grandi cose e vogliamo che il nostro film sia quella grande cosa.”
Eppure, quando il film uscì negli USA l’11 aprile 2012 (in Italia il 25 aprile), nessuno poteva prevedere quanto sarebbe stato grande il suo impatto. Nel primo weekend, The Avengers incassò 207 milioni di dollari solo negli Stati Uniti, frantumando record e aprendo la strada a una valanga di miliardi. Alla fine, il film raccolse 1,51 miliardi di dollari al botteghino globale, dietro solo ai blockbuster di James Cameron Avatar e Titanic.
Questo successo consolidò la Marvel come una potenza assoluta, trasformandola da un’azienda che rischiava il fallimento negli anni ’90 a uno dei più grandi colossi di Hollywood.
Naturalmente, Hollywood non poteva ignorare questa formula vincente, ma la maggior parte degli studi ha imparato le lezioni sbagliate. La Warner Bros., ad esempio, cercò di replicare il successo della Marvel con il DC Extended Universe, ma accelerò troppo, passando da L’uomo d’acciaio a Batman v Superman senza costruire una base solida. Lo stesso vale per la Universal, che tentò il suo “Dark Universe” con La Mummia di Tom Cruise nel 2017, fallendo clamorosamente dopo un solo titolo.
Il segreto del successo della Marvel non era solo – almeno all’epoca – l’interconnessione tra i film, ma il fatto che i personaggi e le storie erano ben scritti e coinvolgenti. Feige e Disney sapevano bene cosa li aveva portati lì: concentrazione su prodotti di qualità che piacciano al pubblico, senza distrarsi con troppe promesse sul futuro. Come dimostrano i flop di Morbius, Madame Web e Kraven, concentrarsi troppo sul “domani” e poco sull’oggi è una ricetta per il disastro.
The Avengers ha cambiato per sempre il cinema, dimostrando che con una visione chiara e una cura per i dettagli, anche un sogno apparentemente impossibile può diventare realtà. E Hollywood farebbe bene a ricordare che, prima di costruire un intero ed intrecciato universo, bisogna realizzare un grande film.
Di seguito il full trailer di The Avengers:
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