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Stranger Things 2: i fratelli Duffer tra ragazzini cresciuti e videogame a 8-bit

04/08/2016 news di Redazione Il Cineocchio

I due showrunner hanno parlato di come intendono gestire al meglio per lo show l'inevitabile sviluppo dei giovani protagonisti

Stranger Things (QUI tutti gli Eastr Egg nascosti) la serie fanta-horror di Netflix dei fratelli Duffer (Wayward Pines) che più ha riscosso successo nell’ultimo periodo, ha lasciato gli spettatori con la voglia di vederne ancora dopo il cliffhanger finale. Se molte delle trame aperte nel corso degli 8 episodi sono infatti state chiuse, altre sono invece state volutamente lasciate aperte all’interpretazione, nella speranza che la rete darà luce verde alla seconda stagione. Gli showrunner hanno creato con successo un nuovissimo (per modo di dire) e bizzarro mondo pieno di infinite possibilità e personaggi avvincenti, e hanno già confermato di avere in mente materiale per svariate stagioni.

Proprio in considerazione di questo però, gli spettatori si chiedono ora come farà lo show ad approcciarsi ai nuovi episodi, in considerazione della crescita dei giovani protagonisti. In una recente intervista, Ross e Matt Duffer hanno quindi offerto una spiegazione su come intendo affrontare la questione:

Stranger ThingsMatt: Sì, bisogna fare come in Harry Potter. Bisogna saltare avanti di un anno. Perché come successo a Gaten [Matarazzo], il tono della sua voce è già sceso, al punto in cui non siamo riusciti a fare nemmeno l’ADR [Automated dialogue replacement] con lui. Abbiamo dovuto alzarlo molto. E’ crollato. E’ cresciuto. Per quanto mi piacerebbe che si trattasse del Natale immediatamente successivo agli eventi, non è per niente fattibile, quindi salteremo un anno. Saranno un anno più vecchi e tutti i cambiamenti che stanno attraversando verranno presi in considerazione e verranno utilizzati opportunamente nello show.

Ross: E’ anche solamente eccitante avere queste conversazioni iniziali sulla nuova stagione, perché il salto ci permetterà di dire ‘che cosa è successo durante quell’anno?’. In realtà ci permette di aprire molte più possibilità narrative. Questi personaggi sono cambiati e il pubblico dovrà in pratica riempire le lacune di quello che è successo in quell’anno. Per noi è eccitante. Quindi il fatto che dobbiamo fare questo salto, a causa dei ragazzi, stiamo cercando di utilizzarlo a nostro vantaggio.

Quando è stato chiesto loro se avrebbero in considerazione l’idea di realizzare un fumetto per raccontare i 365 giorni di transizione, i Duffer hanno offerto un’alternativa molto più eccitante:

Ross: Questa è una grande idea! Ma quello che voglio davvero è un videogioco.

Matt: Tipo un 8-bit … Questi fan, molti di loro hanno realizzato dei video in stile videogiochi 8-bit che davvero mi hanno fatto impazzire!

Evidentemente, visto che Stranger Things omaggia praticamente tutto ciò che è degli anni ’80, un videogioco a 8-bit sarebbe una belle idea per tenere a bada gli spettatori durante le pause della serie. Ecco un piccolo esempio di seguito:

Fonte: IGN