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Nel trailer finale di Macchine Mortali, le città predatrici governano il mondo

Il regista Christian Rivers esordisce al lungometraggio sotto la supervisione di Peter Jackson nell'adattamento del romanzo fantasy di Philip Reeve con Hugo Weaving e Hera Hilmar

A oltre un anno dal primo assaggio, Universal Pictures ha diffuso oggi il poster e il final trailer (anche in italiano) di Macchine Mortali (Mortal Engines), adattamento dell’omonimo romanzo fantasy per ragazzi scritto da Philip Reeve e pubblicato nel 2001, che è stato diretto dall’esordiente Christian Rivers (già alla regia di un segmento di Minutes Past Midnight) e prodotto da Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens (trilogie de Lo HobbitIl Signore degli Anelli), i quali hanno firmato anche la sceneggiatura.

Questa la sinossi ufficiale:

Migliaia di anni dopo la distruzione del mondo civilizzato a causa di un cataclisma, la razza umana si è adattata e si è evoluta con un nuovo stile di vita. Gigantesche città in movimento vagano per la Terra, prendendo brutalmente di mira le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy (Robert Sheehan) — proveniente da una classe inferiore della grande città trazionista di Londra — si ritrova a dover combattere per la sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar), una pericolosa fuggitiva. I due opposti, i cui sentieri non avrebbero mai dovuto incontrarsi, sigleranno un’alleanza destinata a cambiare il corso del futuro.

Nel cast del film – costato oltre 100 milioni di dollari e i cui effetti speciali sono stati curati dai prestigiosi WETA – troviamo anche Hugo Weaving (Matrix), Jihae, Ronan Raftery, Leila George, Patrick Malahide e Stephen Lang (Avatar). Il libro, il cui titolo richiama un verso dell’Otello di William Shakespeare, è il primo di una saga in quattro parti (solo i primi due volumi sono recuperabili dalla nostre parti però …).

Di seguito il final trailer italiano e inglese (per meglio apprezzare le voci originali) di Macchine Mortali, che uscirà nei nostri cinema il 13 dicembre e che anticipa un coming of age che ha tutte le carte in regola per diventare il primo capitolo di un nuovo prosperoso franchise, anche se le premesse sembrano piuttosto confuse:

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Published by
Redazione Il Cineocchio