Sci-Fi & Fantasy

Troll 2: la recensione del sequel firmato Roar Uthaug (su Netflix)

Il regista norvegese firma un prodotto spettacolare ma meno coraggioso del primo film, tra mito, azione e identità nazionale

Troll 2 approda su Netflix con il peso di un doppio fantasma: il successo del primo film di Roar Uthaug e il ricordo del leggendario disastro cinematografico omonimo del 1990. Non è un film brutto, ma un prodotto solido e spettacolare che, tuttavia, fatica a trovare una vera identità. L’impressione è quella di un sequel costruito con mestiere, ma privo del senso di scoperta che aveva reso il predecessore una sorpresa.

La trama riprende Nora Tidemann, interpretata da Ine Marie Wilmann, rifugiatasi in una baita per proseguire le ricerche del padre Tobias, studioso di troll. La sua solitudine viene interrotta da Andreas, ex portavoce del governo, che la convince a visitare una centrale elettrica dove è custodito un troll ibernato. La creatura, battezzata “megatroll”, si risveglia e scatena il caos, desiderosa di vendetta contro la Norvegia e il suo passato cristiano. Nora, Andreas, la scienziata Marion e il militare Kris tentano di fermarlo, seguendo le tracce del leggendario re Olav e immergendosi in un intreccio tra avventura e mito.

Uthaug costruisce un prodotto che mescola il gusto per l’esplorazione e il mistero con il fascino delle leggende nordiche, ma il risultato è diseguale. L’idea di rivedere la storia dal punto di vista dei troll – vittime di un’antica persecuzione religiosa – è affascinante, ma il film non osa davvero affondare nel tema. Accenna a una riflessione sulla colpa storica e sulla cancellazione culturale, poi si ritrae, preferendo la via dell’intrattenimento sicuro.

Anche i personaggi soffrono di una certa neutralità. Tutti risultano gentili, cooperativi, ma privi di conflitto: Nora e Marion diventano amiche troppo in fretta, Andreas resta una figura marginale e Kris è un eroe convenzionale. I dialoghi, spesso intercambiabili, appiattiscono le differenze e tolgono tensione. Persino il rapporto con i troll è contraddittorio: Nora li considera creature intelligenti, ma non esita a combatterli con granate di acqua santa. Il film introduce un giovane troll “buono”, figlio del colosso del primo capitolo, ma la distinzione morale resta vaga.

Sul piano visivo, invece, Troll 2 è sontuoso. Il megatroll è credibile, maestoso, con un realismo che dà peso fisico al mito. Alcune sequenze colpiscono davvero: la casa sventrata dal colosso, il soffitto di un locale notturno strappato come un coperchio, la devastazione di una stazione sciistica che unisce humour e spettacolo. Trondheim, con la sua cattedrale gotica, offre un finale suggestivo in cui la pietra dell’architettura umana si confronta con quella vivente del troll.

Il limite principale è la regia troppo prudente. L’azione arriva a ondate, alternata a lunghe spiegazioni che rallentano il ritmo. Rispetto al primo Troll, il senso di meraviglia si è affievolito: tutto è più ordinato, meno sorprendente. Uthaug sembra trattenere l’ironia e la poesia che avevano reso il debutto un piccolo miracolo del genere.

Ad ogni modo, Troll 2 resta comunque un esperimento interessante nel panorama dei blockbuster scandinavi. È spettacolare senza essere volgare, ironico ma non satirico, curato ma privo di vera urgenza. Chi cerca un film di mostri da grande schermo domestico sarà soddisfatto: i paesaggi norvegesi sono magnifici, gli effetti visivi convincono, e la dimensione fiabesca mantiene un certo fascino. Ma chi sperava in un passo avanti – un affondo politico, una riflessione sul rapporto tra uomo e natura, o un coraggioso sguardo sul mito – troverà un racconto elegante ma incompiuto.

Il bilancio è pertanto ambivalente: Uthaug conferma la sua abilità visiva e la forza simbolica dei troll, ma non riesce a dare alla saga una nuova anima. Rimane un intrattenimento piacevole, solido ma prevedibile, come una montagna che promette tempesta ma si ferma alla prima folata di vento. Forse il prossimo capitolo dovrà osare di più: meno reverenza per il modello hollywoodiano e più coraggio nel lasciare che i suoi giganti – e i suoi fantasmi – parlino davvero.

Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano di Troll 2, nel catalogo di Netflix dall’1 dicembre:

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Published by
Marco Tedesco