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Voto: 6/10 Titolo originale: All the Money in the World , uscita: 21-12-2017. Budget: $50,000,000. Regista: Ridley Scott.

Tutti i soldi del mondo | La recensione del tribolato film di Ridley Scott

15/05/2020 recensione film di William Maga

Christopher Plummer, Michelle Williams e Mark Wahlberg sono i protagonisti del racconto della storia vera del rapimento di John Paul Getty III nel 1973

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Sgombriamo subito un dubbio dal tavolo. In Tutti i soldi del mondo (All the Money in the World) di Ridley Scott, la performance di Christopher Plummer è di gran lunga la cosa migliore e le scene in cui appare sono a mani basse le più avvincenti. L’ironia di queste affermazioni è evidente, poiché Plummer non era in realtà previsto nella versione originale del film completo. Indipendentemente dal fatto che il ritratto del veterano 88enne del magnate del petrolio J. Paul Getty sia migliore o peggiore di quello che avrebbe offerto il ‘reietto’ Kevin Spacey (le cui scene sono state rigirate in seguito alle accuse di molestie sessuali e abusi presentate contro l’attore di I Soliti Sospetti), non altera la questione centrale dello squilibrio che lo rende un’opera frustrantemente irregolare. Quando Getty non è sullo schermo, il film arranca, e non aiuta il fatto che Mark Wahlberg sia completamente fuori parte e che gli elementi thriller sulla carta siano tutt’altro che tesi.

tutti i soldi del mondo poster itaTutti i soldi del mondo è vagamente basato sul rapimento del 1973 di John Paul Getty III (Charlie Plummer), nipote dell’avaro miliardario J. P. Getty (Christopher Plummer – nessuna parentela), da alcuni mafiosi italiani (Nicolas Vaporidis, Maurizio Lombardi). Per il sicuro ritorno a casa dell’adolescente, i criminali chiedono un riscatto di 17 milioni di dollari. Tuttavia, la madre di Paul, Gail (Michelle Williams), non ha i soldi e Getty non è disposto a separarsi nemmeno da una minima parte di ciò che gli viene richiesto, dichiarando di avere altri 14 nipoti e che, se pagasse il riscatto, tutti verrebbero prima o poi rapiti. Invece di offrire denaro, invia così in zona il più fidato degli uomini della sua sicurezza, l’ex agente della CIA Fletcher Chase (Wahlberg), per trovare e recuperare Paul.

Le scene con Paul nelle mani dei suoi rapitori e il dettaglio della sua interazione con l’apprensiva Cinquanta (Romain Duris), non sono convincenti. Sembrano ‘recitati’ e artificiali. Gli aspetti del film che si concentrano sui tentativi di Fletcher e Gail di localizzare e salvare Paul sono privi della necessaria suspense. Appaiono ‘obbligati’ e la scarsa performance di Mark Wahlberg rende difficile relazionarsi con Fletcher a qualsiasi livello. Sulla base delle prove disponibili sullo schermo, l’uomo sembra piuttosto incompetente, il che è in contrasto con le ripetute affermazioni che sia il migliore del settore.

Tutti i soldi del mondo ha acquisito nel 2017 una certa risonanza globale grazie alla ‘rielaborazione’ dell’ultimo minuto avviata da Ridley Scott sulla scia delle rivelazioni dannose su Kevin Spacey. Per salvare il film, il regista ha scelto di rimuovere (letteralmente …) lo scomodo protagonista dal progetto finito. Scegliere Christopher Plummer come sostituto è stata una decisione ispirata e le riprese (di circa 21 scene) sono state completate alla velocità della luce. Chiunque non sia a conoscenza di tutto il dramma dietro le quinte non sarebbe in grado di rilevare il prodotto finito; l’inclusione dell’attore è fluida e, con la possibile eccezione di una scena aiutata dalla CGI, non c’è nulla che indichi che qualcun altro potrebbe aver interpretato il ruolo prima.

tutti i soldi del mondo filmTutti i soldi del mondo brilla quando Christopher Plummer è in scena, perché Getty è di gran lunga la figura più avvincente del film. Come spesso accade quando un interprete ‘secondario’ attira l’attenzione dello spettatore, ciò crea uno squilibrio che l’opera non è in grado di risolvere. Getty è audace e, con l’anziono interprete che inietta un po’ di umanità in quell’uomo solitamente freddo e amorale, diventa più di un semplice anti-eroe bidimensionale.

Ma quando il film rivolge la sua attenzione ai partecipanti in prima linea nel rapimento e nel salvataggio, perde energia. Forse parte del problema è ciò che ci viene detto da una voce fuori campo: che i membri della famiglia Getty sono “diversi”. Forse quella mancanza di umanità alimenta una certa apatia per quanto riguarda il destino di Paul. La possibilità della sua morte non ci turba abbastanza (o affatto).

Non sorprende che il film abbia un bell’aspetto. Ridley Scott è un artigiano di prim’ordine anche quando lavora con una sceneggiatura tutt’altro che magistrale (di David Scarpa). La sua capacità di aggiustare in corsa una produzione in misura così significativa soltanto un mese prima della sua uscita nei cinema è una lampante testimonianza di ciò che un regista affermato ed esperto può ottenere. Il problema, tuttavia, è che Tutti i soldi del mondo non vale lo sforzo eccezionale messo nella sua pubblicazione, costata alla fine 50 milioni di dollari.

Nella migliore delle ipotesi è un thriller decente che informa lo spettatore su una storia vera e, sebbene la performance di Christopher Plummer sia degna di lode, il fallimento del film è di non aver saputo riconoscere che il personaggio largamente più interessante del mazzo avrebbe dovuto occupare un minutaggio decisamente più sostanzioso invece che essere relegato nelle retrovie.

Di seguito trovate il trailer italiano di Tutti i soldi del mondo: