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Voto: 5.5/10 Titolo originale: Extraction 2 , uscita: 09-06-2023. Budget: $65,000,000. Regista: Sam Hargrave.

Tyler Rake 2: la recensione del film a tutta azione di Sam Hargrave (su Netflix)

16/06/2023 recensione film di Marco Tedesco

Il redivivo Chris Hemsworth torna sulle scene in un sequel che punta praticamente tutto sulle scene più movimentate e che ricalca il predecessore, senza osare nulla di più

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Dopo essere sopravvissuto per un pelo a una morte apparentemente certa, Tyler Rake (Chris Hemsworth), il mercenario specializzato nel salvataggio di persone da situazioni pericolosissime, si chiede semplicemente quale sia il suo destino ora. Probabilmente noi spettatori speriamo troppo che il sequel di un action di Netflix possa affrontare seriamente una domanda del genere, specie perché ogni film che ha avuto abbastanza successo da giustificare un seguito diventa un sequel che vuole dare inizio a una saga.

Un’ambiziosa impresa del genere può allora sparigliare un po’ le carte, come ad esempio il fatto che Tyler Rake 2 (Extraction II) abbia – prevedibilmente – una portata più ampia della sua già scarna trama e coinvolga inevitabilmente un maggior numero di personaggi, ma la base del materiale a disposizione, forse, è l’unico aspetto che non può essere modificato.

tyler rake 2 film poster 2023Di conseguenza, otteniamo un sequel che è più o meno una copia del suo predecessore. E per certi versi questo va pure bene, perché il regista Sam Hargrave conserva anche qui l’occhio per le scene d’azione che aveva già abilmente mostrato tre anni fa in Tyler Rake (la recensione), il suo film d’esordio, e Chris Hemsworth rimane una delle più competenti tra le moderne star del cinema di questo genere.

È difficile allora trovare un difetto al film nella sua volontà di offrirci semplicemente momenti di azione violenta e abilmente messa in scena quando sceglie di impegnarsi davvero, e poiché non c’è molto altro nella vicenda raccontata o in questi personaggi portati sullo schermo, c’è ben poco minutaggio in cui Sam Hargrave e lo sceneggiatore Joe Russo non ci regalino una qualche sequenza movimentata.

Fondamentalmente, però, Tyler Rake 2 è – come detto – essenzialmente una copia di quello che lo ha preceduto, solo con una serie di location diverse, un cast più numeroso e una motivazione più personale per il nostro eroe.

Per alcuni abbonati questa sembrerà una critica, per altri invece una nota positiva. Purtroppo, però, non è in effetti né l’una né l’altra cosa, perché Tyler Rake 2 è altrettanto competente, facilmente dimenticabile e, quando non sono coinvolte pistole e mitragliatori, pugni o veicoli veloci assortiti, parimenti poco fantasioso del suo predecessore. Insomma,  il film fa quello che deve fare, ma osare un po’ di più coi mezzi a disposizione e gli obiettivi dichiarati era anche lecito.

Comunque. La storia riprende quasi immediatamente dopo la fine del film precedente, con Tyler colpito da un proiettile al collo e caduto in un fiume al termine della sua missione per salvare un adolescente da un rapimento in India. Alcuni abitanti del luogo lo trovano, a malapena vivo, e una squadra di compagni mercenari, guidati dal suo collega e amico di lunga data Nik (Golshifteh Farahani), lo porta in un ospedale di Dubai.

Dopo essersi risvegliato dal coma, Tyler è in pessime condizioni: riesce a stento a camminare, lo sforzo degli arti gli provoca un dolore notevole, e non sa se un uomo che si affida esclusivamente al suo corpo per svolgere l’unico lavoro che sa fare potrà davvero vivere in questo modo. Mettere Tyler in questa situazione è un’idea potenzialmente potente, ma per avere un’idea di come si sia scelto di gettarla via impunemente basta prendere in considerazione ciò che segue immediatamente.

Vivendo ora in isolamento in una baita da qualche parte in Austria, Tyler viene avvicinato da un uomo misterioso (Idris Elba), che ha una nuova missione per lui. La sorella dell’ex moglie di Tyler è sposata infatti con un gangster georgiano, e lei e i suoi due figli vivono nella stessa prigione del criminale, su sua richiesta. La donna vuole che lei e i suoi figli escano il prima possibile da quell’orribile situazione e così un rapido e sempreverde training montage è tutto ciò che serve al protagonista per tornare in gran forma e superare la sua insuperabile crisi esistenziale.

Il resto della trama di Tyler Rake 2 probabilmente non ha bisogno di essere descritto o spiegato, perché è soprattutto una scusa per Sam Hargrave per mettere in scena una serie di sequenze elaborate. La prima di quelle considerabili come principali segue addirittura un certo schema che questo sequel e il film precedente hanno chiaramente stabilito come ‘marchio di fabbrica’.

Si tratta di un finto piano sequenza con Tyler che si infiltra nella prigione georgiana, trova la sua ex cognata e i suoi figli e li fa uscire da lì, senza stacchi di montaggio.

tyler rake 2 film 2023 chrisNaturalmente ci sono delle complicazioni, tra cui una rivolta nella prigione e la banda di gangster che finisce con l’inseguire il team di Tyler, anche se questo – ovviamente – finisce con lo sminuire l’operato di Sam Hargrave.

Il regista ci conduce infatti senza soluzione di continuità attraverso una serie di combattimenti, inseguimenti e sparatorie all’interno della prigione e oltre, in particolare su un treno in rapido movimento che viene attaccato da un paio di elicotteri e assaltato dagli scagnozzi ben armati e corazzati del gangster.

Questa sequenza è puro, esilarante spettacolo. Forse, però, è quella sbagliata per scoprire le carte sul lato action di Tyler Rake 2, poiché tutto quello che segue da lì, per quanto efficace, brutale (anche stavolta la classificazione è Rated R) e, a volte, volutamente spassoso, viene messo inevitabilmente in ombra.

Anche le altre scene d’azione hanno comunque i loro momenti di gloria: da Tyler che usa l’attrezzatura da palestra in modi per cui probabilmente la casa produttrice non ha mai pensato di mettere in guardia fino a un combattimento ‘scricchiolante’ in cima a un grattacielo. Il combattimento finale contro un membro vendicativo della famiglia del gangster, in una chiesa in ristrutturazione, non potrebbe invece sembrare più ‘misero’ del resto.

Insomma, Tyler Rake 2 fa più o meno quello che si prefigge, e Chris Hemsworth aggiunge ulteriori strati di dolore e di rimpianto prima di capire cosa il terzo capitolo – che il sequel preannuncia come diretto verso una direzione simile ma sotto una nuova gestione – abbia in serbo per il protagonista. Niente di tutto questo, però, sembra un passo avanti. L’intero film è sostanzialmente un passo laterale in termini di qualità e forse addirittura un passo indietro, perché preferisce appoggiarsi agevolmente anziché un po’ distanziarsi da quella che sembra una precisa formula.

Di seguito trovate il trailer italiano di Tyler Rake 2, su Netflix dal 16 giugno: