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Video: in visita alla mostra ‘Il segno di Magnus. Da Alan Ford a Tex’ al Palazzo del Fumetto

01/05/2025 news di Alessandro Gamma

A Pordenone, un viaggio nell’universo visionario di un maestro assoluto della Nona Arte

Visitare la mostra “Il segno di Magnus – Da Alan Ford a Tex” (5 aprile – 12 ottobre 2025) significa immergersi in un mondo grafico, narrativo e poetico che ha attraversato più di trent’anni di storia del fumetto italiano, lasciando un’impronta indelebile e riconoscibile. Ospitata negli spazi del Palazzo del Fumetto, l’esposizione curata da Luca Baldazzi, Michele Masini e Giovanni Namhias propone una retrospettiva senza precedenti sull’opera di Roberto Raviola, in arte Magnus, uno degli autori più innovativi, colti e radicali della Nona Arte.

Fin dall’ingresso, si percepisce la portata eccezionale dell’evento: oltre 500 opere esposte, tra tavole originali, schizzi, disegni preparatori e materiali inediti, molti dei quali mai mostrati al pubblico prima d’ora. L’allestimento è studiato con intelligenza, alternando momenti immersivi, ricostruzioni di ambienti di lavoro e citazioni visive, a sezioni didattiche che accompagnano lo spettatore alla scoperta delle trasformazioni stilistiche e tematiche dell’artista bolognese.

Il percorso si apre con i celebri “neri” degli anni Sessanta, Kriminal e Satanik, realizzati in coppia con Luciano Secchi (alias Max Bunker), dove già si avverte l’originalità di Magnus nel reinterpretare le convenzioni del fumetto popolare attraverso un segno preciso, raffinato e inquieto. Accanto alle tavole di Alan Ford, che rappresenta forse l’apice della satira grottesca e surreale nell’editoria italiana a fumetti, si possono ammirare gli esperimenti grafici e narrativi delle opere più personali: dal sofisticato Maxmagnus, che rilegge in chiave umoristica il potere e la burocrazia, al tormentato e straordinario Lo Sconosciuto, personaggio solitario e problematico che incarna l’antieroe moderno e complesso.

mostra magnus paff 2025 posterUna sezione particolarmente suggestiva è dedicata alle incursioni di Magnus nel fantastico, nella fantascienza e nell’Oriente filosofico e visivo: I Briganti, Milady 3000, Le femmine incantate testimoniano un autore capace di fondere ricerca estetica, riflessione culturale e piacere della narrazione visiva. L’equilibrio tra tratto minuzioso e tensione spirituale rende questi lavori dei veri e propri oggetti d’arte.

Ma è senza dubbio l’ultima sala, quella che ospita per la prima volta assoluta le 224 tavole originali del “Texone”, intitolato La valle del terrore, a rappresentare il cuore pulsante della mostra. Questo lavoro monumentale, che Magnus realizzò negli ultimi sette anni di vita prima della sua scomparsa e che fu pubblicato postumo nel maggio 1996 da Sergio Bonelli Editore, è molto più di un’opera terminale: è un testamento artistico e umano, una straordinaria sintesi del talento, della dedizione e dell’eleganza compositiva dell’autore.

Non si tratta soltanto di una storia di Tex, ma di un incontro epocale tra due universi apparentemente lontani: quello del più popolare e iconico eroe del fumetto italiano e quello del disegnatore che aveva fatto della marginalità, della ricerca interiore e della precisione maniacale le proprie cifre distintive. Le tavole esposte, arricchite da bozzetti, appunti e studi preparatori, mostrano un Magnus completamente immerso nel paesaggio americano, attento alla luce, ai volti, agli spazi e ai silenzi, in un lavoro quasi liturgico che ridefinisce i canoni del western disegnato.

A rendere ancora più preziosa l’esperienza è il catalogo ufficiale della mostra, pubblicato in esclusiva dal Palazzo del Fumetto: un volume elegante e ricchissimo, che raccoglie tutte le opere esposte e le accompagna con testi critici e contributi di studiosi, autori ed esperti. Si tratta non solo di un prezioso oggetto da collezione, ma anche di un fondamentale strumento di approfondimento per chi voglia avvicinarsi con serietà all’universo creativo di Magnus.

La visita guidata, proposta il sabato e la domenica alle ore 16:00, consente di esplorare i dettagli più nascosti delle opere, di comprendere i riferimenti culturali e iconografici e di apprezzare fino in fondo la complessità del linguaggio visivo di Magnus. Prenotare la propria partecipazione significa assicurarsi un accesso privilegiato a una delle mostre più significative degli ultimi anni dedicate al fumetto.

“Il segno di Magnus” non è soltanto un omaggio a un autore geniale, ma anche un’affermazione dell’importanza culturale e artistica del fumetto in Italia. Attraverso il suo sguardo lucido, ironico e profondo, Magnus ha raccontato come pochi altri il disincanto moderno, l’ossessione per il dettaglio, il fascino della contraddizione. Questa mostra, definitiva nel titolo e nella sostanza, ce lo restituisce nella sua interezza, con tutto il mistero e la grandezza del suo tratto.

Di seguito potete visitare virtualmente attraverso il nostro video la mostra ‘Il segno di Magnus. Da Alan Ford a Tex’:

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