Il regista di Weapons ha detto la sua anche sui cinecomic
Mentre Hollywood arranca tra la cosiddetta “superhero fatigue”, continuando a produrre film basati su franchise per tentare di trovare il prossimo genere redditizio, l’horror procede spedito e in ottima salute al box office. Con budget contenuti e incassi costanti, il genere si conferma tra i più solidi sul mercato.
Negli ultimi anni piccoli horror hanno incassato milioni: dall’incubo immersivo Skinamarink ai controversi Winnie the Pooh: Blood and Honey, fino ai disturbanti Terrifier. L’esempio più lampante resta Barbarian (2022), debutto horror di Zach Cregger che con soli 4 milioni di budget ha superato i 45 milioni d’incasso.
Ora Cregger ha bissato il successo: nel 2025 Warner Bros. ha stabilito un record al box office con sei film consecutivi sopra i 40 milioni di debutto in Nord America. L’ultimo di questi è stato proprio Weapons, che ha incassato 72 milioni nel weekend di apertura mondiale, a fronte di un budget di 38 milioni.
In un’intervista all’Hollywood Reporter, Zach Cregger ha raccontato la sua visione dell’industria:
«Il genere horror è una delle poche valvole di vera creatività su larga scala», ha detto. «Senza l’horror, vai al cinema e vedi solo gente in calzamaglia per 200 milioni di dollari, e in quei film non c’è molto spazio per il rischio».
«Sono a favore dell’intrattenimento, ma la situazione al botteghino è deludente, per dirla tutta».
E ha aggiunto:
«È un peccato che non ci sia più spazio per altro. Amo l’horror, la mia sensibilità creativa vibra con l’horror, quindi sono fortunato. Ma desidererei tanto che potessimo rivedere al cinema commedie folli e graffianti, o drammi adulti. Mi sembra che ormai ci siano pochissimi film per adulti».
Cregger non è il solo a pensarla così. Negli ultimi anni molti registi hanno usato l’horror per raccontare storie drammatiche o sociali: Ari Aster con Hereditary (una tragedia familiare mascherata da film dell’orrore), o Remi Weekes con His House, capace di trasformare il dramma dei migranti africani in Gran Bretagna in un racconto inquietante e profondamente umano.
Per questo l’horror non è più soltanto “intrattenimento di paura”, ma un vero strumento narrativo che spesso sostituisce commedie e drammi di medio budget, ormai relegati allo streaming.
Il panorama cinematografico del 2025, dominato da franchise miliardari, può sembrare desolante. Ma per Cregger, l’horror è la risposta: un genere popolare, redditizio e sempre più maturo, in grado di offrire al pubblico sia emozioni forti che riflessioni adulte.
Con Weapons, il regista conferma che il successo di Barbarian non era un caso isolato. E il suo auspicio è chiaro: meno supereroi, più cinema che rischia.
Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano di Weapons: