Voto: 7/10 Titolo originale: Skinamarink , uscita: 13-01-2023. Budget: $15,000. Regista: Kyle Edward Ball.
Skinamarink – Il risveglio del male: la recensione del film horror ‘anomalo’ di Kyle Edward Ball
19/10/2023 recensione film Skinamarink - Il risveglio del male di William Maga
Il regista esordisce con un'opera super low budget e completamente sperimentale, da cui bisogna lasciarsi avvolgere
La cosa che dovreste sapere fin da subito su Skinamarink – Il risveglio del male, finito dritto in esclusiva su Midnight Channel (Prime Video), è che è un film che fa di tutto per non sembrare un film. Chiamatelo un’esperienza, chiamatelo un esperimento, chiamatelo un simulatore di incubi. Qualunque cosa sia, è diverso da qualsiasi altro lungometraggio che vedrete nel 2023, sfuggendo a quasi ogni convenzione cinematografica di cui avete mai sentito parlare.
Ad esempio, i volti degli attori non vengono mai mostrati. Praticamente ogni inquadratura sembra non avere una chiara messa a fuoco, con oggetti e soggetti oscurati o visibili solo parzialmente, la mdp sembra essere fuori posto e lasciata accesa per errore. Le inquadrature sono spesso scomodamente lunghe e prolungate, la qualità dell’immagine è oppressivamente lo-fi, e non c’è una colonna sonora tradizionale da menzionare.
In superficie, sembra quasi che non fosse destinato a essere visto da un pubblico. Ma Skinamarink – Il risveglio del male, diretto da Kyle Edward Ball al suo debutto cinematografico, non è un progetto artistico strano solo per il gusto di esserlo, privo di reale sostanza; è un’opera(zione) affascinante che cattura l’incertezza della paura con una narrazione frammentata che riguarda più il sentire che l’interpretare.
La storia riguarda due giovani fratelli, Kevin (Lucas Paul) e Kaylee (Dali Rose Tetreault), che sono tormentati da un mostro nell’ombra della loro casa quando i loro genitori, e misteriosamente anche le porte e le finestre della casa, scompaiono improvvisamente.
Girato nella casa d’infanzia di Kyle Edward Ball a Edmonton con un micro budget di soli 15.000 dollari, il film è allo stesso tempo effimero e meditativo, scivola dentro e fuori da immagini e momenti nella casa in un modo che sembra disorganizzato all’inizio ma alla fine trova una quadra splendidamente. La storia è in realtà piuttosto semplice e senza tempo, come una favola. Ma non c’è nulla di concreto o di convenzionale nel modo in cui il regista la presenta, ed è questa la sua bellezza.
Visivamente, le inquadrature sono spesso focalizzate su strani angoli della casa, come il soffitto sopra una porta, un pezzo di moquette, il retro di una poltrona, o dal punto di vista di uno dei personaggi. La fotografia di Skinamarink – Il risveglio del male è prevalentemente oscura e ombrosa, con la luce che talvolta proviene dal televisore del soggiorno che sta riproducendo vecchi cartoni animati su VHS.
Le immagini diventano così scure che, in certi momenti, è difficile capire cosa stai guardando (gli effetti di post-produzione lo-fi oscurano ulteriormente le cose). È roba davvero inquietante, specialmente se eri quel tipo di bambino che aveva paura di camminare per casa al buio dopo mezzanotte.
Le lunghe inquadrature di soggetti e paesaggi apparentemente insignificanti possono sembrare inizialmente inquietantemente prolungate, ma sembra essere l’effetto desiderato. Gli incubi possono spesso apparire paralizzanti e ineluttabili, e Kyle Edward Ball dimostra un saldo controllo manipolando il tempo a vantaggio della sua storia, proprio come alcuni grandi del calibro di Apichatpong Weerasethakul e Chantal Akerman hanno fatto prima di lui.
Ma l’aspetto visivo è solo metà dell’esperienza. I suoni e gli scenari sonori di Skinamarink – Il risveglio del male sono sparuti e angoscianti, con squilli acuti che interrompono i momenti di quiete prolungata, e rimbombi cupi che segnalano la presenza dell’essere malvagio proveniente dall’Altrovee.
La maggior parte dei dialoghi dei personaggi che sentiamo è sussurrata, con sottili manipolazioni del suono che aiutano le voci soffocate a integrarsi con l’estetica old school del film. La presentazione è quindi davvero qualcosa di insolito, e il regista dimostra che, attraverso la giusta lente artistica, anche il set o la location più banale possono avere un aspetto e un suono più cinematografico di qualsiasi grande produzione hollywoodiana.
Inoltre, a differenza della maggior parte dei film horror, Skinamarink – Il risveglio del male è in realtà meglio se visto da soli, il che è comodo considerando che è uscito direttamente in streaming saltando i cinema. Ci sono sicuramente momenti di suspense e terrore che funzionerebbero bene anche in una sala affollata, ma guardarlo in solitaria, a tarda notte, mentre il resto del mondo dorme, è l’ambiente ideale per goderselo.
Questo perché è una sorta di test di Rorschach: lo stile di regia di Kyle Edward Ball è così impressionistico e iper-personale che è probabile che evochi alcune delle vostre paure e incubi d’infanzia da proiettare sul film.
È assai improbabile che Skinamarink – Il risveglio del male troverà col tempo un grande seguito mainstream come quello ottenuto da The Blair Witch Project nel 1999, a cui è stato inevitabilmente comparato fin dal debutto al Fantasia del 2022. Lo stile di narrazione è così gloriosamente bizzarro che non sarà di facile ricezione per la maggior parte delle persone. Ma considerando il minuscolo budget del film, i suoi 1.7 milioni di dollari incassati sono certamente sensazionali.
Di seguito trovate il trailer di Skinamarink – Il risveglio del male, in esclusiva per Midnight Channel (Prime Video) dal 18 ottobre:
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